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Mourinho in guerra con arbitri, Serra altra audizione

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Tra la Roma e gli arbitri è scontro aperto. Neanche il tempo di archiviare la conferma della squalifica di due giornate a Mourinho, e tra gesti delle manette e panolade pro-tecnico va in onda una nuova polemica (silenziosa, vista la scelta della societa’ a seguito della conferma delle due giornate) contro le decisioni arbitrali nel match contro il Sassuolo. “Non potevo mica farmi espellere..”, le uniche parole giallorosse, pronunciate da chi aveva sostituito in panchina il portoghese, Foti, ai tifosi che fuori dallo stadio chiedevano della rabbia in panchina per le scelte di Fabbri. E oggi, nel giorno in cui e’ stato fissata la nuova audizione del quarto uomo di Cremona, Serra, alla Procura Figc, vengono rese note le motivazioni con le quali la corte di appello ha respinto il ricorso di Mourinho: e tra le pieghe emerge quel ‘non sei un uomo’ detto dal tecnico a Serra. Insomma, e’ altissima tensione sul tema arbitrale.

Dalla pesante sconfitta col Sassuolo, tifosi ma anche spogliatoio sono usciti con malumori contro Fabbri frutti dell’elettricita’ che attraversa i giorni giallorossi. La gestione dei cartellini di Fabbri, ma soprattutto il rigore e l’espulsione di Kumbulla, ecco gli argomenti. Quest’ultimo è il più contestato perché secondo la società viziato da un precedente calcio di Berardi ai danni dell’albanese. Un’azione che Pairetto, richiamando al Var Fabbri, ha mostrato integralmente, con la decisione del direttore di gara di Ravenna di non valutare né fallo né come gesto provocatorio il piede alto Berardi, già a terra in seguito allo scontro di gioco. Lettura che non è piaciuta alla Roma come hanno dimostrato le proteste di ieri in campo nonostante il silenzio stampa indetto dalla società.

“Non potevo farmi buttar fuori…” sono state le uniche parole proferite da un tesserato della Roma, in questo caso Foti, ai tifosi che ieri uscendo dall’Olimpico gli chiedevano perché non si fosse lamentato di più con Fabbri. Il vice di Mourinho, intanto, dovrà guidare la squadra anche contro la Lazio, quando lo Special One sconterà l’ultimo turno di stop. A tal proposito la corte sportiva d’appello ha fornito oggi le motivazioni con le quali ha rigettato il ricorso della Roma, bocciando su tutta la linea la tesi difensiva giallorossa “sia in ragione di quanto dichiarato dagli ufficiali di gara, sia in virtù degli elementi a disposizione dell’istruttoria svolta dalla Procura federale, che non offre evidenze certe per ribaltare la decisione del giudice” si legge nella nota. Intanto Serra verrà nuovamente ascoltato mercoledì nell’ambito dell’inchiesta federale dopo l’avviso di deferimento annunciato nei suoi confronti. Ma dalle motivazioni pubblicate dalla corte sportiva emergono anche frasi “gravemente allusive” di Mourinho al IV Uomo come “sei un bugiardo” e “non sei un uomo”. La guerra continua.

 

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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È morto a 84 anni Jair, protagonista della ‘Grande Inter’ Helenio Herrara

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Il mondo del calcio è in lutto. È morto questa sera Jair da Costa, in arte Jair. Aveva 84 anni. Fu campione del mondo col suo Brasile nel 1962 (pur senza giocare). Amatissimo anche in Italia per il suo decennio di trionfi, gol e soddisfazioni con l’Inter tra il 1962 e il 1972. Fu uno dei protagonisti assoluti della Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrara. Con i nerazzurri vinse 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinetali.

“É scomparso Jair – scrive l’Inter sui social – Ala destra dal dribbling fenomenale, ha vinto tutto con la Grande Inter. Quattro campionati, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, un posto nell’eternitá di una squadra leggendaria. Il Club si stringe alla sua famiglia in questo momento difficile”.

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Calcio:3-2 al Real Madrid, Barcellona conquista la Coppa del Re

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Il Barcellona ha vinto la Coppa del Re battendo 3-2 i rivali di sempre del Real Madrid al Sanchez Pizjuan di Siviglia. A regalare il Clasico di Coppa ai blaugrana il gol nel secondo tempo dei supplementari di Koundé (116′) dopo che il match, bellissimo e avvincente, era terminato 2-2 dopo i tempi regolamentari. Ad aprire le marcature la prodezza di Pedri nel primo tempo (28′), poi nella ripresa la reazione del Real con Mbappè su punizione (70′) e Tchouameni (77′) che la ribaltano, Ma non è finita con il pari blaugrana di Ferran Torres nel finale (84′). Decisivo il Var, nel prolungamento della partita, che annulla un rigore concesso al 96′ per la scivolata di Asencio su Raphinha che si lascia andare e poi viene ammonito per simulazione. Mercoledì prossimo il Barcellona incontrerà l’Inter nell’andata delle semifinali di Champions League.

Partitissima preceduta da feroci polemiche arbitrali: nell’occhio del ciclone Ricardo de Burgos Bengoetxea, arbitro designato per la partita, che a poche ore dal fischio d’inizio si è sfogato in conferenza denunciando la pressione subita quest’anno dai direttori di gara dalla tv ufficiale del Real (“Quando un figlio va a scuola e ci sono bambini che gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo, fa male.

Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, soprattutto onesto. E che può sbagliare, come chiunque”). Dichiarazioni non andate giù ai Blancos, che con il presidente Florentino Perez avevano pensato di boicottare la finale, facendo poi un passo indietro.

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