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Cronache

Morta in ospedale, gli investigatori: accoltellata durante una lite

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Era scampata alla morte quando il 7 gennaio 2017 a Messina il suo ex le aveva dato fuoco dopo averle versato addosso della benzina e la notte scorsa e’ morta nell’ospedale Garibaldi – Centro di Catania con una coltellata inferta probabilmente al culmine di una lite e dopo aver assunto alcol e droga. Una vita non facile quella di Ylenia Bonavera, 24 anni. La giovane dopo l’aggressione era andata a vivere a Catania, dove aveva preso una casa in affitto. Del caso si sta occupando la squadra mobile del capoluogo etneo, che ha ascoltato la persona che l’ha trasportata in ospedale per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza e le sue frequentazioni. La Procura ha aperto una inchiesta e disposto una autopsia, che potra’ far luce sulla vicenda. Mantengono il massimo riserbo comunque gli investigatori, che in un primo momento avevano escluso la coltellata come causa della morte, propendendo per una overdose di droga mischiata con alcol, come evidenziato da una prima ispezione cadaverica. Stando a quanto accertato dalla Polizia di Stato, la ragazza e’ arrivata in condizioni gia’ gravi in ospedale ma non vi sono finora conferme che sia risultata positiva alla cocaina. Ylenia, nell’aggressione da parte dell’ex che aveva tentato di darle fuoco – Alessio Mantineo, 25 anni, condannato a 10 anni in appello – aveva riportato ustioni nel 13 per cento del corpo ed aveva perso il bambino che aspettava. Durante il processo prese le difese dell’ex considerando il gesto una prova d’amore e per questo fu rinviata a giudizio a Messina per favoreggiamento e falsa testimonianza. Il processo era cominciato il 27 novembre scorso e la prossima udienza era stata fissata per il marzo del 2021. La sua legale, l’avv. Rosaria Chille’, stamane appresa la notizia e’ rimasta sconvolta “L’ho sentita su Whatsapp.Premevo perche’ potessimo incontrarci e perche’ potesse presenziare al processo, che ormai e’ morto con lei”. L’ultima “diretta” di Ylenia su Facebook, 22 ore fa, la ritrae in auto mentre ascolta e canta una canzone d’amore napoletana. Ylenia era una bella ragazza con i tatuaggi sulle braccia, amava farsi i selfie. Ascoltava musica neomelodica e postava foto di cagnolini, pietanze e invocazioni a Gesu’. Sul profilo col nome di “Dolce stella” aveva scritto “fidanzata ufficialmente”. “Accanto a me voglio persone sincere, positive come sono io…la vera amicizia non esiste. E’ un mondo perso ed e’ brutto perche’ io con una persona mi ci devo confidare ma mi devo anche fidare ed al giorno d’oggi so per certo che e’ impossibile”, ha scritto nel suo ultimo post.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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