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Missione Ue a Roma. Gentiloni, no a ritardi sul Pnrr

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La prossima settimana i tecnici della Commissione europea saranno a Roma per proseguire il lavoro con quelli italiani sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, in vista delle modifiche che il governo sta elaborando anche nel quadro della revisione del RepowerEu. A confermare la missione un portavoce dell’esecutivo Ue: “Prevediamo che le discussioni si concentreranno sulle richieste di pagamento, oltre che sulla via da seguire per la revisione del piano e del capitolo RePoweEu”, afferma, ribadendo ancora una volta come Bruxelles “ha un costante scambio costruttivo con tutti gli Stati membri, compresa l’Italia, sull’attuazione dei loro piani”. L’appuntamento era calendarizzato da tempo. “Fin dall’inizio dell’attuazione del Recovery, questo processo prevede incontri regolari per discutere i progressi compiuti”, precisa il portavoce proprio nel giorno in cui dal commissario Ue, Paolo Gentiloni, arriva il richiamo a fare presto nella revisioni del Piano. “Col passare del tempo la strada si fa più in salita perché i tempi sono stretti”, ha avvertito ribadendo “la totale apertura a discutere”. Le richieste però “devono arrivare presto, perché i ritardi di cui parla la relazione del governo possono essere gestiti, ma non devono accumularsi”.

La prossima settimana, dunque, potrebbe essere quella buona per ottenere il via libera alla terza rata del Pnrr data ogni giorno per “imminente”. L’assegno da 19 miliardi contribuirebbe ad allentare le polemiche politiche e a distendere i nervi alquanto tesi negli ultimi giorni. Mentre il ministro della Salute, Orazio Schillaci, non nasconde che il Pnrr avrebbe potuto dedicare alla sanità “ben più del 20 miliardi previsti”. Intanto il ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto, da un lato cerca di rintuzzare l’ultima polemica sui giornali e dall’altro apre il dialogo con la Corte dei Conti. “Il governo non si contraddice e non sbianchetta” ,taglia corto in una nota, negando le “discrepanze” tra le due versioni della terza relazione sul Pnrr: quella presentata in Parlamento e quella pubblicata sul sito del ministero degli Affari Europei. E dopo il braccio di ferro sullo “scudo erariale” e sul “controllo concomitante”, il ministro tende idealmente la mano al presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino. Lo scenario della tregua è la Cattolica di Milano, dove Fitto ha aperto la seconda giornata del convegno “Pnrr. Il Controllo: motore del rilancio del Paese”.

“Riteniamo quanto mai importante avere un livello di confronto ed essere supportati dalla Corte dei Conti dal punto di vista dei controlli. Governance e controlli sono fondamentali per la positiva riuscita del Pnrr”, ha assicurato. Quanto allo scudo erariale, concede che “sul merito” il governo “può discutere”, ricordando però che si tratta solo della proroga di una scadenza (“la quarta proroga del terzo Governo”), parlando invece di “un percorso in attesa di una riorganizzazione successiva”. Il governo non vuole andare “di proroga in proroga” e pensa invece “di mettere mano a una riorganizzazione che definisca nel dettaglio questi aspetti”, ha spiegato. Intanto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, promette che “ove riuscissimo a convincere la Commissione europea ad autorizzarci a trasferire risorse da progetti non realizzabili nei tempi dovuti del Pnrr, il primo capitolo che finanzieremo sarà il Piano transizione 5.0 per sostenere con significativi crediti d’imposta le imprese che investono in macchinari hardware e software ambientali e digitali”.

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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