Michael Sandel: “L’attacco di Trump a Harvard è una minaccia alla democrazia americana”
Il celebre filosofo di Harvard al Corriere della Sera: “Vuole piegare le università come Orbán ed Erdogan. La libertà accademica è sotto assedio”
Michael Sandel (foto Imagoeconomica in evidenza), uno dei filosofi politici più noti al mondo, insegna a Harvard e il suo corso “Justice” è seguito da milioni di studenti in tutto il pianeta. In una lunga intervista al Corriere della Sera, commenta il duro scontro tra l’amministrazione Trump e le istituzioni accademiche americane, in particolare Harvard, finita nel mirino della Casa Bianca con il congelamento di 2,2 miliardi di dollari di fondi federali. Per Sandel, si tratta di un attacco diretto all’autonomia dell’istruzione superiore e di un pericolo per la democrazia statunitense.
“Trump vuole controllare la società civile”
«L’attacco a Harvard fa parte di un tentativo più ampio di esercitare potere al di fuori delle istituzioni governative, mirando a strutture culturali, intellettuali e civiche», spiega Sandel. L’obiettivo, secondo il professore, è intimidire e piegare le università, considerate da Trump «roccaforti dell’ideologia woke e dei valori liberali».
Sandel traccia un parallelo preoccupante con i regimi di Orbán in Ungheria ed Erdogan in Turchia, che hanno colpito la libertà accademica per indebolire le democrazie.
“Tagli ai fondi e minacce sui visti: colpita la ricerca”
Il congelamento dei fondi e la minaccia di revoca dello status fiscale agevolato rappresentano un attacco senza precedenti. E le conseguenze, secondo Sandel, sarebbero gravi:
«Saranno colpiti progetti cruciali sulla ricerca medica: tumori infantili, Alzheimer, Parkinson, malattie autoimmuni. E se dovesse togliere i visti agli studenti stranieri, l’impoverimento sarebbe culturale e intellettuale».
“Le élite universitarie non sono innocenti”
Nel suo libro La tirannia del merito, Sandel ha già denunciato come le università abbiano rafforzato le disuguaglianzeinvece di combatterle.
«Offrono grandi opportunità solo a una ristretta élite: ci sono più studenti dell’1% più ricco che dell’intera metà più povera della popolazione. I lavoratori si sono sentiti umiliati, e Trump ha raccolto quel malcontento».
“Serve una nuova educazione civica”
Per Sandel, la vera risposta non è il controllo autoritario, ma riformare l’università dall’interno:
«Dobbiamo riscoprire la filosofia morale, la riflessione civica, il pensiero critico. Le università devono insegnare ai giovani a discutere le grandi questioni del nostro tempo, a confrontarsi con rispetto e profondità, anche con chi la pensa diversamente».
“Harvard deve opporsi e difendere la democrazia”
Secondo Sandel, Harvard oggi ha tre compiti fondamentali:
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Resistere legalmente all’ingerenza del governo
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Rafforzare l’educazione civica
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Ricostruire la fiducia nell’istruzione superiore
«Trump minaccia non solo l’autonomia delle università, ma la democrazia americana. Se queste istituzioni vengono piegate, sarà un colpo durissimo per l’intero sistema democratico», conclude il professore.