Collegati con noi

Esteri

Meloni invita Zelensky a Roma, Kiev chiede l’anti-aerea

Pubblicato

del

Volodymyr Zelensky cerca la sponda dell’Italia sui sistemi anti-aerei vitali per difendere l’Ucraina dagli attacchi russi. Dopo una telefonata con Giorgia Meloni, il leader ucraino ha riferito che la premier lo ha “informato” che a Roma “si sta valutando la questione della fornitura di sistemi di difesa aerea a protezione dei cieli ucraini”. Da Palazzo Chigi, Meloni ha rinnovato “il pieno sostegno” del governo all’Ucraina in ambito politico, economico, umanitario e anche militare. E confermando la sua intenzione di recarsi a Kiev con l’arrivo del nuovo anno, la premier ha invitato Zelensky a venire in visita a Roma, dopo il recente viaggio a Washington. Il presidente ucraino ha ringraziato l’Italia “per la solidarietà e il supporto” e lodato “lo stanziamento del governo italiano di ulteriori 10 milioni di euro in aiuti”. Per poi discutere con Meloni del piano di pace promosso da Kiev, con il quale Zelensky punta a organizzare un summit all’Onu a febbraio, in occasione del primo anniversario della guerra.

Dall’Italia c’è “il massimo impegno per ogni azione utile per arrivare ad una pace giusta per la Nazione ucraina”, sottolineano da Palazzo Chigi. Ma la pace è ancora un’utopia, mentre crescono le minacce da Mosca, con il ministro degli Esteri Serghei Lavrov che ha lanciato l’ennesimo ultimatum a Kiev: “Accetti le nostre proposte in modo amichevole, o in caso contrario sarà l’esercito russo ad occuparsi della questione”. Secondo il capo della diplomazia russa, “il nemico è ben consapevole delle nostre proposte sulla smilitarizzazione e la denazificazione dei territori controllati dal regime di Kiev, e l’eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia che include i nostri nuovi territori” di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. Tutte proposte ovviamente inaccettabili per Kiev, che vede un solo finale possibile per il conflitto: “L’Ucraina smilitarizzerà la Federazione Russa, estromettendo gli invasori da tutti i territori occupati”, ha detto il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. Mosca si è poi scagliata di nuovo contro l’Occidente e gli Stati Uniti, accusati da Lavrov di “fare di tutto per rendere il conflitto ancora più violento”, di aver portato “alla rottura dei legami tra Russia ed Europa” e anche di tramare per assassinare Vladimir Putin (qui il ministro russo ha citato non meglio precisate minacce di “funzionari anonimi” del Pentagono). In serata è arrivata la contromossa sul price cap al petrolio russo, con il decreto firmato dallo zar che blocca le forniture di greggio dal primo febbraio al primo luglio a tutti i Paesi che hanno imposto un tetto al prezzo.

Con queste premesse, la pace o anche solo una tregua restano un miraggio, e mentre il presidente Putin incontrava l’alleato bielorusso Lukashenko a San Pietroburgo per “mettere a punto molte questioni”, è risuonato di nuovo l’allarme aereo in tutta l’Ucraina a causa di due Mig decollati da un aeroporto nella regione di Minsk. Suscita orrore poi la notizia di una famiglia di otto persone sterminata a colpi di pistola alla testa a Makiivka, nella regione di Donetsk occupata dai russi. Tra le vittime, anche quattro bambini di 1, 7 e 9 anni. Una strage per la quale il consigliere del sindaco di Mariupol, Petr Andryushchenko, ha accusato i sanguinari mercenari della Wagner. I russi avrebbero infine bombardato il reparto maternità di un ospedale a Kherson, fortunatamente senza fare vittime. Nel Donbass la “situazione è difficile e dolorosa”, ha riferito Zelensky, mentre continuano i combattimenti a Bakhmut nel Donetsk e a Svatove e Kreminna, nel Lugansk. E se milioni di persone restano ancora senza elettricità, una speranza spunta per Capodanno: “In assenza di bombardamenti, le vacanze passeranno senza blackout di emergenza”, ha detto il primo ministro Denys Shmyhal. In mezzo a tanta disperazione, viene già chiamato ‘il miracolo di Natale’ quanto accaduto il 23 dicembre a Kherson: due razzi sono volati contro la chiesa cattolica piena di persone e anche bambini, ma non sono esplosi. Uno è caduto e si è spezzato in due, l’altro è rimasto incastrato nel muro. “Dio comanda. Una persona spara ma Dio controlla quel razzo”, ha commentato il vescovo di Odessa-Simferopol, Stanislav Szyrokoradiuk.

Advertisement
Continua a leggere

Esteri

Sindaco Istanbul Ekrem Imamoglu contro Erdogan: Hamas è un gruppo terroristico

Pubblicato

del

Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, definisce Hamas “un gruppo terroristico” e afferma che la Turchia è stata “profondamente rattristata” dal massacro del 7 ottobre. Intervistato dalla Cnn, il primo cittadino della metropoli turca spiega che “qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un’organizzazione terroristica”, aggiungendo però che crimini simili stanno colpendo i palestinesi e invita Israele a porre fine alla sua guerra contro Hamas.

Il governo turco di Erdogan sostiene apertamente Hamas, ha duramente criticato l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Il leader turco ha paragonato le tattiche del primo ministro Benyamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler e ha definito Israele uno “stato terrorista” a causa della sua offensiva contro Hamas a Gaza.

Continua a leggere

Esteri

Usa: sondaggio “Cnn”, Trump in vantaggio su Biden di 6 punti a livello nazionale

Pubblicato

del

A poco meno di sei mesi dalle elezioni negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump gode del sostegno del 49 per cento degli elettori, in vantaggio di sei punti percentuali sul suo successore Joe Biden, fermo al 43 per cento. Lo indica l’ultimo sondaggio pubblicato dall’emittente “Cnn” ed effettuato dall’istituto Ssrs. Rispetto alla precedente rilevazione condotta lo scorso gennaio, il candidato repubblicano e’ rimasto stabile, mentre l’attuale presidente ha perso il due per cento del proprio consenso. Soprattutto, e’ in miglioramento l’idea che gli elettori hanno degli anni della presidenza Trump. Ora il 55 per cento degli statunitensi considera “un successo” la sua amministrazione, contro il 44 per cento che la definisce “un fallimento”.

Nel gennaio del 2021, pochi giorni dopo l’insediamento di Biden, era il 55 per cento a considerare un fallimento la presidenza di Trump. Al contrario, il 61 per cento ritiene che la presidenza Biden sia stata un fallimento, mentre il 39 per cento la definisce “un successo”. Il sondaggio mostra anche come i repubblicani siano piu’ convinti dell’idea che la presidenza Trump sia stata un successo (92 per cento) rispetto a quanto gli elettori democratici abbiano la stessa opinione della presidenza Biden (solo il 73 per cento). Tra gli indipendenti, l’amministrazione Trump e’ guardata con favore dal 51 per cento, contro il 37 per cento che ha opinione positiva dell’attuale presidenza. Poi vi e’ un 14 per cento che considera un fallimento entrambe le esperienze, e un 8 per cento che invece ritiene un successo sia la presidenza di Donald Trump che quella di Joe Biden.

Il sondaggio rileva anche come il 60 per cento degli elettori disapprovi l’operato dell’attuale presidente e come il tasso di approvazione, attualmente al 40 per cento, sia al di sotto del 50 per cento anche su materie quali le politiche sanitarie (45 per cento) e la gestione del debito studentesco (44 per cento). A pesare sull’opinione che i cittadini Usa hanno di Biden e’ soprattutto la gestione della crisi a Gaza (il 71 per cento disapprova), in particolare nel caso degli under 35 (tra questi e’ l’81 per cento a esprimere valutazione negativa). Non molto meglio il giudizio degli elettori sull’operato della Casa Bianca in economia (solo il 34 per cento approva), tema che il 65 per cento degli intervistati considera “estremamente importante” per il voto di novembre.

Tra questi ultimi, il 62 per cento ha intenzione di votare Trump, il 30 per cento Biden. In generale, il 70 per cento degli elettori si lamenta delle attuali condizioni economiche del Paese, e il 53 per cento si dice insoddisfatto della propria situazione finanziaria. Tale insoddisfazione sale soprattutto tra gli elettori a basso reddito, tra le persone di colore e tra i piu’ giovani. L’impressione per entrambi i candidati resta per lo piu’ negativa (il 58 per cento ha opinione negativa di Biden, il 55 per cento di Trump) e il 53 per cento e’ insoddisfatto delle opzioni a disposizione sulla scheda elettorale il prossimo novembre.

Continua a leggere

Esteri

Sconosciuti uccidono sette giovani nel sud dell’Ecuador

Pubblicato

del

Sette giovani, che la polizia sospetta facessero parte di una banda dedita al furto di veicoli, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco da sconosciuti a Petrillo, località del sud dell’Ecuador. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, riferisce il portale di notizie Primicias, sei dei giovani, tutti fra i 15 e i 21 anni, sarebbero caduti in un’imboscata mentre stavano riportando una moto rubata al proprietario per incassare il riscatto. Il cadavere di un settimo giovane è poi stato ritrovato ore dopo poco lontano dal luogo del massacro. Gli inquirenti hanno comunicato che praticamente tutte le vittime avevano precedenti penali per furti di vario genere, ed in particolare di veicoli, formulando l’ipotesi che le persone che hanno sparato da un’auto sarebbero membri di una banda rivale o residenti del luogo stanchi delle ripetute estorsioni.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto