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Politica

Meloni: al Parco Verde di Caivano risponderemo colpo su colpo ai clan

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“Risponderemo colpo su colpo: non ci fate paura. Lo dico alla criminalità organizzata che a Caivano pensa di intimidirci con le sue paranze”. La premier Giorgia Meloni torna a parlare del Parco Verde, dopo la visita di due settimane fa e gli spari all’impazzata da parte della camorra. Questo, assicura Meloni parlando all’assemblea di Fratelli d’Italia, “sarà l’anno in cui si vedrà che lo Stato è tornato nelle zone franche”. Un impegno al quale il parroco Maurizio Patriciello rinnova l’apertura di credito: “Se Meloni non avesse avuto la certezza di mantenere le promesse non penso che ci avrebbe messo la faccia, per cui ci voglio credere. Ci sono volte in cui la tattica dello Stato non ha funzionato, vediamo se ora funziona. Io spero sia così e ho detto a Meloni: abbiamo un grande desiderio di applaudire, ma sappiamo anche fischiare. Ora aspettiamo che inizi il cammino, mentre già arrivano i profeti di sventura”.

“Stiano tranquilli i cittadini di Napoli, noi alla domanda di Stato risponderemo con la presenza, con tutto quello che questo comporta”, ribadisce il ministro degli Interni Piantedosi, mentre proseguono le indagini dei carabinieri sulla ‘stesa’, il raid dell’altra notte in cui sono stati esplosi colpi all’impazzata lungo viale delle Margherite, in pieno Parco Verde. Un gesto interpretato come una risposta di sfida dei clan all’attenzione delle istituzioni, concretizzatasi anzitutto nell’aumento degli organici delle forze dell’ordine. I malviventi erano in quattro, avevano il volto coperto e sono entrati in azione in sella a due potenti scooter. I militari hanno trovato otto bossoli calibro 7,65 e undici calibro 9×21 che ora sono al vaglio dei reparti scientifici, così come è in corso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona. Don Patriciello non esclude che dietro questi spari, così come all’origine di gran parte dei problemi della sua gente, ci sia la droga.

“Una cosa va detta con grande chiarezza: il Parco Verde è diventato una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa e la vengono a comprare da Napoli e Caserta i professionisti, quelli con la cravatta, la camicia, che poi vengono chiamati dottori”. Una piaga contro la quale il governatore Vincenzo De Luca torna a chiedere risposte ancora più nette in tema di ordine pubblico: “I blitz servono a poco, bisogna raddoppiare o triplicare le forze dell’ordine stanziate in modo permanente sul territorio. Servono pattuglie in strada 24 ore su 24, e anche le telecamere sempre accese dappertutto. Problemi di privacy? Quando si è in guerra, si è in guerra. E ognuno faccia il suo dovere, non solo parole come sento in questi giorni”. De Luca interviene e, dopo poco, si reca al Parco Verde senza avvisare i media. Al ritorno posta sui social un video in cui beve un caffè in un bar poco distante dal luogo del raid dell’altra notte: “Venire da solo a prendere un caffè a Caivano ha un gusto fantastico”. Evidente la sottolineatura del “da solo”.

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Politica

Elezioni comunali Napoli: sfida di Paolo Russo a Marigliano e ritorno degli ex sindaci

Paolo Russo in corsa a Marigliano, ex sindaci in campo e centrodestra solido: ecco come cambiano le elezioni comunali nella provincia di Napoli tra sorprese e conferme.

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Tornano tanti ex sindaci nella città metropolitana di Napoli, mentre il campo largo annaspa e crolla l’asse Pd-Cinque Stelle. Il Movimento fondato da Conte praticamente scompare, mentre il centrodestra, pur con qualche difficoltà, regge. Proliferano le liste civiche e resta alta l’attenzione sulle liste pulite e sull’eventuale presenza di “impresentabili”.

Marigliano: la sfida di Paolo Russo

A Marigliano la novità è Paolo Russo (nella foto Imagoeconomica in evidenza assieme a Mara Carfagna), ex deputato di lungo corso, che scende in campo nella sua città d’origine. La sua coalizione “Cuore civico” raccoglie pezzi di centrodestra, società civile ed esponenti progressisti. Il Pd ha invece scelto un altro candidato: Gaetano Bocchino, sostenuto anche da Azione, Verdi e Sinistra. Terzo candidato è Ciro Panariello, appoggiato da una lista civica.

Giugliano: centrodestra contro un centrosinistra diviso

A Giugliano, la città più popolosa della provincia, si sfidano Giovanni Pianese con il centrodestra, Diego D’Alterio con il centrosinistra senza il Movimento 5 Stelle, e Salvatore Pezzella, ex esponente grillino, ora sostenuto da una civica. Resta la spada di Damocle della commissione d’accesso prefettizia che potrebbe portare allo scioglimento per infiltrazioni.

Nola: il Pd rinuncia e resta fuori dalla corsa

A Nola il Pd si sfila a sorpresa e lascia il campo a quattro candidati: Maurizio Barbato (Fratelli d’Italia), Andrea Ruggiero (Per e civiche), Agostino Ruggiero (sostenuto dai socialisti) e Antonio Ciniglio (civiche territoriali). Il ritiro del candidato Pd Giuseppe Tudisco ha lasciato spazio a una corsa senza bandiere ufficiali del centrosinistra.

Volla: sei candidati e la conferma dell’instabilità politica

A Volla si conferma il record di instabilità politica: sei i candidati a sindaco. Tra loro due ex primi cittadini: Giuliano Di Costanzo (sostenuto dal Pd) e Pasquale Di Marzo (civiche). In corsa anche Lino Di Donato (centrodestra), Roberto Barbato (civica), Gennaro Burriello (Potere al Popolo) e Gianluca Pipolo (civiche).

Casavatore: sfida tra ex sindaci

A Casavatore la sfida è tra Vito Marino (appoggiato da cinque civiche), Fabrizio Celaj (Pd e civiche) e Mauro Muto (Fratelli d’Italia). Marino e Muto hanno entrambi già guidato il Comune in passato.

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Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

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“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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