Collegati con noi

Politica

Mattarella chiama Roberto Salis: le sono vicino

Pubblicato

del

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sperava che “fossero giorni diversi” per la famiglia di Ilaria Salis, e invece sono giorni di rabbia e tristezza dopo che nessuna buona notizia è arrivata dall’udienza di giovedì scorso. Ma quella di oggi è stata senz’altro una mattina migliore delle altre per Roberto Salis, padre della 39enne docente italiana detenuta da oltre un anno a Budapest con l’accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra: poco prima delle 11 ha ricevuto la telefonata del capo dello Stato. Ieri, per la seconda volta, aveva inviato una pec al Quirinale.

Ma mentre dopo la prima del 17 gennaio aveva ricevuto la telefonata di un funzionario, questa mattina è stato Mattarella personalmente ad esprimergli vicinanza e solidarietà. Al presidente Roberto Salis ha spiegato il diverso trattamento che sta avendo sua figlia rispetto a quello riservato a Gabriele Marchesi, due imputati in attesa di giudizio accusati delle stesse aggressioni a cui vengono applicate misure cautelari opposte: Marchesi era ai domiciliari a Milano ed è tornato libero, Salis era in carcere a Budapest e nello stesso carcere è tornata. Due cittadini italiani giudicati da due tribunali di due stati diversi con una disparità evidente, sulla quale Salis spera che Mattarella possa intervenire, dopo che dal governo non è arrivato l’aiuto sperato.

“Questa disparità colpisce la nostra pubblica opinione”, gli ha spiegato Mattarella, aggiungendo che “la differenza tra il nostro sistema, ispirato ai valori europei, e il loro sistema” ha determinato questa situazione. Inoltre, gli ha detto di comprendere bene il suo stato d’animo e gli ha assicurato che farà quanto è nelle sue possibilità, che non sono ampie sul piano operativo e passano attraverso il governo. “Il presidente ha ribadito la sua vicinanza personale a me e alla famiglia – ha raccontato Roberto Salis – e mi ha garantito il suo personale interessamento al caso. Lo ringrazio per la solerzia con cui mi ha risposto e soprattutto per la sensibilità e la vicinanza al dramma che sto vivendo con la mia famiglia”. La vicinanza umana soprattutto, ma anche la rapidità della risposta è stata una delle differenze maggiori notata da Roberto Salis rispetto alle interlocuzioni avute finora con il governo. Ieri ha mandato la pec al Quirinale alle 10.30 e questa mattina era al parco con il cane e non si aspettava certo di ricevere la telefonata del presidente arrivata alle 10.50.

“Siamo tutti molto contenti e lo sarà anche Ilaria quando la sentirò, è stata una telefonata molto cordiale di circa cinque minuti che mi ha fatto molto piacere e alla fine ci siamo fatti gli auguri di Pasqua”, ha concluso Roberto Salis, che si augura di mantenere aperto questo dialogo con il capo dello Stato per trovare un canale istituzionale diverso e mantenere alta l’attenzione nei confronti della vicenda processuale di sua figlia. Che ora attende la prossima udienza del 24 maggio quanto meno sapendo che anche la più alta carica dello Stato è intervenuta sul suo caso, appoggiando la sua famiglia.

Soddisfazione per le parole di Mattarella sono state espresse da rappresentanti dell’opposizione, a partire da Debora Serracchiani, responsabile giustizia del Pd, che ha definito “un grande segno di attenzione umana e istituzionale” la telefonata del capo dello Stato a Roberto Salis, mentre il segretario di Più Europa Riccardo Magi ha sottolineato che “solo il governo italiano non si è voluto accorgere di ciò che Ilaria Salis sta passando” e “Giorgia Meloni probabilmente ha perso il telefono dove conservava il numero di Orban”. “Mattarella ha espresso vicinanza e solidarietà” mentre “dal governo Meloni, finora, un silenzio carico di calcoli elettoralistici”, ha detto Osvaldo Napoli, della segreteria di Azione.

Advertisement

Politica

Elezioni comunali Napoli: sfida di Paolo Russo a Marigliano e ritorno degli ex sindaci

Paolo Russo in corsa a Marigliano, ex sindaci in campo e centrodestra solido: ecco come cambiano le elezioni comunali nella provincia di Napoli tra sorprese e conferme.

Pubblicato

del

Tornano tanti ex sindaci nella città metropolitana di Napoli, mentre il campo largo annaspa e crolla l’asse Pd-Cinque Stelle. Il Movimento fondato da Conte praticamente scompare, mentre il centrodestra, pur con qualche difficoltà, regge. Proliferano le liste civiche e resta alta l’attenzione sulle liste pulite e sull’eventuale presenza di “impresentabili”.

Marigliano: la sfida di Paolo Russo

A Marigliano la novità è Paolo Russo (nella foto Imagoeconomica in evidenza assieme a Mara Carfagna), ex deputato di lungo corso, che scende in campo nella sua città d’origine. La sua coalizione “Cuore civico” raccoglie pezzi di centrodestra, società civile ed esponenti progressisti. Il Pd ha invece scelto un altro candidato: Gaetano Bocchino, sostenuto anche da Azione, Verdi e Sinistra. Terzo candidato è Ciro Panariello, appoggiato da una lista civica.

Giugliano: centrodestra contro un centrosinistra diviso

A Giugliano, la città più popolosa della provincia, si sfidano Giovanni Pianese con il centrodestra, Diego D’Alterio con il centrosinistra senza il Movimento 5 Stelle, e Salvatore Pezzella, ex esponente grillino, ora sostenuto da una civica. Resta la spada di Damocle della commissione d’accesso prefettizia che potrebbe portare allo scioglimento per infiltrazioni.

Nola: il Pd rinuncia e resta fuori dalla corsa

A Nola il Pd si sfila a sorpresa e lascia il campo a quattro candidati: Maurizio Barbato (Fratelli d’Italia), Andrea Ruggiero (Per e civiche), Agostino Ruggiero (sostenuto dai socialisti) e Antonio Ciniglio (civiche territoriali). Il ritiro del candidato Pd Giuseppe Tudisco ha lasciato spazio a una corsa senza bandiere ufficiali del centrosinistra.

Volla: sei candidati e la conferma dell’instabilità politica

A Volla si conferma il record di instabilità politica: sei i candidati a sindaco. Tra loro due ex primi cittadini: Giuliano Di Costanzo (sostenuto dal Pd) e Pasquale Di Marzo (civiche). In corsa anche Lino Di Donato (centrodestra), Roberto Barbato (civica), Gennaro Burriello (Potere al Popolo) e Gianluca Pipolo (civiche).

Casavatore: sfida tra ex sindaci

A Casavatore la sfida è tra Vito Marino (appoggiato da cinque civiche), Fabrizio Celaj (Pd e civiche) e Mauro Muto (Fratelli d’Italia). Marino e Muto hanno entrambi già guidato il Comune in passato.

Continua a leggere

In Evidenza

Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

Pubblicato

del

“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

Continua a leggere

In Evidenza

Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

Pubblicato

del

Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto