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Marco Tardelli: “Napoli in pole per lo scudetto, Conte sa come fare”

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Marco Tardelli, eroe del Mundial ’82 e voce autorevole del calcio italiano, non ha dubbi: il Napoli di Antonio Conte resta una delle principali candidate al tricolore. Nonostante una rosa meno profonda rispetto all’Inter e l’assenza di un bomber di razza come Retegui, l’ex centrocampista azzurro sottolinea la forza mentale della squadra e l’importanza della guida di Conte. Lo ha raccontato in un’intervista rilasciata a “Il Mattino di Napoli”, analizzando la lotta scudetto e i dettagli che potrebbero fare la differenza.

NAPOLI, INTER E ATALANTA: UN EQUILIBRIO INCERTO

Il pareggio tra Napoli e Inter al Maradona ha lasciato il campionato apertissimo, con le prime tre squadre raccolte in pochi punti. Tardelli vede un leggero vantaggio per gli azzurri:
“Dico sempre Napoli, perché non ha altre competizioni che possano distoglierlo. L’Atalanta ha perso una grande occasione contro il Venezia, ma se Gasperini trova il ritmo giusto può diventare pericoloso. L’Inter, invece, deve migliorare: non sta attraversando un momento eccezionale sul piano del gioco.”

L’ex campione del mondo spiega che il campionato di quest’anno è atipico e la quota scudetto potrebbe essere più bassa del solito:
“I tanti pareggi delle squadre di vertice hanno mischiato le carte. Con 90 punti probabilmente vinci, ma anche qualche punto in meno potrebbe bastare.”

CONTE FINALMENTE PUÒ PARLARE DI SCUDETTO

Dopo il big match contro l’Inter, Antonio Conte per la prima volta ha ammesso le ambizioni tricolore del Napoli. Per Tardelli, era solo questione di tempo:
“Non può più nascondersi. È corretto dirlo ora, ma Conte ci ha sempre creduto. Il Napoli ha una rosa meno ampia, ma con meno impegni può arrivare fino in fondo.”

Uno dei fattori decisivi sarà la gestione delle energie, soprattutto per l’Inter, che ha Champions League e Coppa Italia:
“Inzaghi dovrà dosare le forze, perché il primo obiettivo è la Champions. Il rischio di “risparmiare” qualche giocatore in campionato è reale. Inoltre, la condizione fisica e gli infortuni saranno determinanti.”

CHI PAGA DI PIÙ GLI INFORTUNI?

Napoli e Inter stanno vivendo un momento complicato sulle fasce, con diversi giocatori fuori. Chi perde di più? Tardelli risponde senza esitazioni:
“Sarebbe facile dire il Napoli, perché ha meno alternative, ma anche l’Inter ha problemi. Thuram, ad esempio, non ha reso quanto ci si aspettava. Inzaghi potrebbe pagare più di Conte, perché Antonio sa sempre come trovare soluzioni. Ha un centrocampo compatto con Gilmour, Lobotka e Billing e riesce a sopperire alle assenze.”

ALLENATORI A CONFRONTO: CHI HA PIÙ ESPERIENZA?

Inzaghi, Conte e Gasperini sono i tre grandi protagonisti della lotta scudetto. Per Tardelli, tutti hanno qualità, ma Conte ha un vantaggio:
“Antonio ha un’esperienza internazionale maggiore grazie agli anni passati all’estero. Inzaghi e Gasperini esprimono un grande calcio, ma Conte sa gestire le situazioni difficili in un campionato lungo e stressante.”

Sulla possibilità che Juve o Lazio possano rientrare nella corsa al titolo, l’ex campione è scettico:
“La Lazio sta facendo un campionato strepitoso, ma è quasi impossibile che possa puntare al titolo con tre-quattro squadre davanti.”

IL RUOLO DEGLI ATTACCANTI: CHI DECIDE LO SCUDETTO?

Il tricolore si deciderà con i gol dei bomber?
“Retegui ha fatto benissimo, Lautaro si era ripreso, Lukaku non è più il goleador di una volta ma resta fondamentale per il Napoli. Non è un caso che Conte lo abbia sempre voluto con sé. È un punto di riferimento e può migliorare in questo rush finale.”

Ma nel calcio moderno conta più la difesa o l’attacco?
“Una volta si diceva che le difese vincono i campionati. Oggi serve equilibrio, e il Napoli lo ha trovato.”

GLI ARBITRI E IL VAR: “DEVONO FARSI AIUTARE”

Il dibattito sugli arbitri continua ad accendere polemiche. Tardelli è chiaro:
“Non servono regole come gli 8 secondi per il rinvio del portiere. Gli arbitri dovrebbero accettare di essere affiancati da ex calciatori. Capire se un fallo è volontario o meno, se un giocatore voleva fare male, è qualcosa che solo chi è stato in campo può comprendere.”

Critico anche sul Var:
“Abbiamo avuto una classe arbitrale tra le migliori al mondo, ma il Var l’ha bloccata. Inoltre, dovrebbero smettere di fare i protagonisti. In campo i protagonisti sono i calciatori, non gli arbitri.”

CONTE, IL NAPOLI E UNA CORSA SCUDETTO ANCORA APERTA

Tardelli chiude con una riflessione su Billing, l’uomo della provvidenza nel match contro l’Inter:
“È entrato e ha segnato un gol pesantissimo. È un giocatore strutturalmente forte e vuole dimostrare di poter essere un protagonista.”

La lotta scudetto resta apertissima, ma per l’ex campione del mondo il Napoli ha tutto per restare in pole fino alla fine. E con Conte in panchina, la sensazione è che nulla sia impossibile.

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Calcio: Big match Inter-Roma, Napoli pronto alla fuga

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L’Inter prova a cambiare verso alla sua sciagurata settimana, che le ha sottratto certezze, insinuato dubbi. Dopo il ko di misura col Bologna e quello extralarge nel derby di Coppa Italia col Milan, in quattro giorni si gioca gran parte della stagione. Arriva al Meazza domenica una Roma con le speranze d’Europa fortemente ridotte, ma con una striscia di 17 risultati positivi. Poi mercoledì al Nou Camp la aspetta la spietata macchina da gol del Barcellona nella semifinale di Champions. Inter-Roma è il clou di una giornata compressa con sette gare domenicali, retaggio di un passato remoto, sulla scia di due diversi lutti: il funerale di Papa Francesco ha cancellato le gare di domani mentre l’improvvisa morte del fisioterapista del Lecce ha prodotto lo slittamento della gara di Bergamo.

La crisi dell’Inter, di cui si erano avute avvisaglie nelle scorse settimane, è un trampolino di lancio prezioso e insperato per il Napoli che, nonostante le inopportune esternazioni di Antonio Conte, sa di giocarsi un jolly scudetto. Se l’Inter frenerà ancora, potrà lanciarsi in fuga battendo in casa il tranquillo Torino, potendo poi contare su un calendario migliore rispetto a un’avversaria stanca e concentrata sulla Champions. Inzaghi non avrà gli squalificati Mkhitaryan e Bastoni, l’infortunato Thuram, dovrà utilizzare dei panchinari che non lo stanno convincendo con l’assillo di dosare le forze in vista di Barcellona. Ranieri spera di sfatare il tabù nerazzurro visto che la Roma non vince da tre anni, unico successo delle ultime 16 sfide. Il Napoli invece farà a meno di Neres, punterà su Lukaku e Politano e sull’uomo squadra-goleador McTominay. Il Toro è in corsa per il modesto decimo posto, ma ha qualità e mordente per cercare il risultato di prestigio. I recuperi di mercoledì ingarbugliano la volata Champions: se l’Atalanta col Lecce perde Kolasinc, cerca la terza vittoria consecutiva gestendo con tranquillità un terzo posto che appare difficilmente attaccabile, la bolgia del quarto posto coinvolge un grappolo di squadre. Il Bologna precede Juve e Lazio di un punto, a tre c’è la Roma e a quattro la Fiorentina. Gli impegni più facili sembrano quelli di Juve e Bologna. I bianconeri, reduci dalla scossa di Parma che ha movimentato la luna di miele di Tudor con la nuova squadra, ricevono il dimesso Monza che attende solo la certificazione della sua retrocessione.

Mancherà Vlahovic per cui dovrebbe essere rispolverato Kolo Muani, deludente dopo un buon inizio. Il Bologna, sulla scia di una serie di risultati eccellenti e della finale di Coppa Italia conquistata dopo 51 anni, rende visita all’Udinese che, raggiunta la salvezza in anticipo, è incappata in cinque sconfitte di fila. La terza contendente più accreditata per il quarto posto, la Lazio che ha vinto a Genova con una prodezza di Castellanos (e ha protestato molto per le modalita’ dei rinvii delle partite), riceve lunedì un Parma in ottima forma a conferma del buon lavoro di Chivu: ha fermato Inter e Fiorentina, ha sconfitto la Juve. Baroni sente puzza di bruciato e raccomanderà la massima concentrazione.

La Fiorentina, che spera di arrivare fino in fondo nella Conference, dopo il brillante successo in recupero di Cagliari senza il suo goleador Kean, ha in programma il derby toscano con un Empoli in gravi difficolta’, ma cerca il quarto successo in sei gare col due Gudmundsson-Beltran. Un nuovo ko avrebbe conseguenze gravi per la squadra di D’Aversa, a pari punti del Venezia, uno in meno del Lecce. Solo una delle tre si salverà. I veneti affronteranno in casa il Milan, lanciato dal derby trionfale, ma che non sembra in grado di garantire un rendimento omogeneo. Per Di Francesco + un altro appuntamento da non fallire. Le ultime due gare non hanno particolari criticità: Verona e Cagliari accoglierebbero senza battere ciglio un pari sulla strada di una salvezza quasi agguantata. Piu’ ambiziose, Como e Genoa provano a mettere nel mirino il decimo posto del Torino, a coronamento di una stagione molto lusinghiera.

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Sci, muore la giovane promessa francese Margot Simond: aveva 18 anni

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Tragedia in Val d’Isère durante un allenamento. La procura di Albertville apre un’indagine Una nuova tragedia ha sconvolto il mondo dello sci internazionale: Margot Simond, 18 anni, giovane talento della nazionale francese, è morta ieri in allenamento sulla pista di Val d’Isère, in Savoia. La ragazza, campionessa francese Under 18 di slalom, è caduta rovinosamente durante un esercizio ad alta velocità. I soccorsi sono stati immediati, ma ogni tentativo di rianimarla è stato inutile.

L’incidente durante la preparazione al trofeo Red Bull

Margot si stava preparando per il trofeo “Red Bull Alpine Park”, organizzato con la collaborazione del campione di slalom Clément Noël. La sciatrice, associata allo Ski Club di Les Saisies e originaria di Aillons Margeriaz, era una delle atlete più promettenti del panorama francese. Nel marzo scorso aveva vinto il titolo nazionale giovanile nello slalom a Les Menuires, e in stagione aveva già debuttato in Coppa Europa e preso parte ai Mondiali Juniores a Tarvisio, classificandosi al ventesimo posto.

Secondo quanto riportato da L’Équipe, la caduta è avvenuta poco dopo un tratto di zig-zag tra le porte, attorno alle ore 13. Il medico di pista è intervenuto immediatamente, ma ha confermato: «Non è stato possibile rianimarla».

Indaga la procura di Albertville

La dinamica dell’incidente è ora al vaglio della procura di Albertville, che ha aperto un’indagine per accertare le cause della morte. La comunità sportiva francese è sotto choc. «I nostri pensieri sono con la Francia e con tutta la comunità dello sci sconvolta per la perdita di Margot», ha scritto in un messaggio la Federazione francese di sci.

Una stagione nera per lo sci internazionale

La morte di Margot arriva pochi mesi dopo quella di Matilde Lorenzi, 20enne azzurra caduta durante un allenamento in Val Senales lo scorso ottobre. E tra questi due tragici eventi, lo sci piange anche Marco Degli Uomini, promessa 18enne del SuperG italiano, morto lo scorso 10 marzo sullo Zoncolan dopo un salto di 40 metri.

Tre lutti in meno di sei mesi che riaccendono i riflettori sulla sicurezza degli allenamenti e delle piste. Intanto, il mondo dello sport piange un’altra giovane vita spezzata troppo presto.

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Lecce, il fisioterapista Graziano Fiorita muore in ritiro prima del match con Atalanta: gara rinviata

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Un risveglio drammatico per tutto il mondo giallorosso. L’US Lecce piange la scomparsa improvvisa di Graziano Fiorita, storico massofisioterapista della squadra, scomparso a soli 47 anni. A comunicarlo è stata la stessa società salentina con una nota ufficiale intrisa di dolore: «L’Us Lecce, profondamente sconvolta, comunica che è venuto a mancare improvvisamente Graziano Fiorita».

La tragedia si è consumata nella camera d’albergo di Coccaglio, in provincia di Brescia, sede del ritiro scelto dal Lecce per preparare la sfida di campionato contro l’Atalanta, poi rinviata a domenica alle 20.45. Non vedendolo arrivare al consueto appuntamento mattutino, i membri dello staff hanno cercato Fiorita, trovandolo senza vita nella sua stanza.

Professionista stimato e figura storica del club, Graziano era legato al Lecce da oltre vent’anni, seguendo le orme del padre Fernando, anch’egli fisioterapista e scomparso due anni fa. Lascia la moglie Azzurra e i figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo, oltre alla madre Francesca e a una comunità intera che oggi si stringe attorno alla sua famiglia.

«In questo momento di dolore profondo e di totale incredulità – prosegue la nota del Lecce – il club può solo stringersi intorno alla sua famiglia».

Anche l’Atalanta ha voluto esprimere il proprio cordoglio con una nota ufficiale. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte, tecnico partenopeo e leccese di nascita, hanno inviato messaggi di vicinanza e solidarietà alla famiglia Fiorita e al club.

Graziano Fiorita resterà per sempre nel cuore di chi ha condiviso con lui la passione per il calcio, il lavoro dietro le quinte, la dedizione silenziosa e costante a una maglia che amava come una seconda pelle.

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