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Maneskin, è polemica per il ‘vaffa’ a Putin

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 I Maneskin infiammano il pubblico del Coachella Festival in California trasformando la loro Gasoline in un grido di sostegno all’Ucraina contro la violenza russa (‘Free Ukrain, fuck Putin’) citando sul palco il Charlie Chaplin del Grande Dittatore, incassando alla fine, oltre agli applausi di una folla in delirio, i ringraziamenti di Kiev. Ma sul loro impegno arriva inesorabile anche la polemica sui social, dove c’e’ chi li accusa di conformismo e di cercare l’applauso “seguendo l’onda”. Tra i primi a polemizzare su Twitter e’ Chef Rubio, conduttore televisivo che va giu’ dritto contro la band romana: “Sarebbe bello che @thisismaneskin, vista la visibilita’ che hanno, scrivessero e cantassero una canzone per #Gaza, per la #Palestina e invitassero a boicottare sotto tutti i fronti #Israele”, twitta feroce. Concisa e sarcastica la risposta di Damiano: “Per me due salsicce” si limita a scrivere il frontman, che poi torna sull’argomento dalle sue storie Instagram. Rubio non ci sta, insiste, ma intanto su Twitter si scatenano le fazioni e sono in tanti a pensarla come lo chef: “Damiano dei Maneskin urla “Fuck Putin!” dal palco. Ma la domanda e’: Chi e’ Damiano dei Maneskin?”, si chiede Sabrina F. Mentre un altro aggiunge: “So ragazzi, plagiabili, ricattabili, non sanno che c… dicono!!si fanno trasportare dall’onda! E.. come tutti i ragazzi si sentono onnipotenti, forza della gioventu’! non si rendono conto fino a quando non ci sbattono” il muso! “..” Sono le cattive compagnie!!. . Inevitabilmente c’e’ chi torna alla polemica sui vaccini: “Il governo ha stanziato milioni perche’ la stampa (tutta) facesse propaganda per i vaccini.- scrive Andrea – Anche il mondo artistico (???) si e’ adeguato nel ripetere la cantilena (Gassman). Damiano e’ ottimo medium per influenzare gli stessi giovani che si sono punti solo per tornare a bere spritz”. Una deriva che si estende anche oltre : “Selezionato dal nwo per fargli vincere tutto e poi fargli fare propaganda contro Putin. – sostiene Giorgio Z. – Come zele, selezionato e messo al potere con il preciso scopo di provocare un guerra altrimenti improbabile. Le nuove armi si chiamano MASSMEDIA, l’atomica e’ superata tanto nessuno la usa”. E ancora: “Fuck Maneskin”, scrive un altro utente che sfoggia una bandierina russa accanto al nickname. “Ma quanto e’ pagliaccio Damiano dei Maneskin da 1 a 10?” Damiano alla fine risponde con un post tutto nero e una sola, laconica, scritta: “Benvenuti in Italia”.

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Calcio, se la Fiorentina vince la Conference nove squadre italiane in Europa

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La stagione 2024-25 potrebbe essere un anno storico per i club italiani nelle competizioni europee. Molto dipenderà dai risultati del finale di stagione, sia in Serie A sia nelle competizioni europee, come l’Europa League e la Conference League.

L’Italia potrebbe avere infatti fino a nove squadre nelle coppe europee, con cinque o sei partecipanti alla Champions League. La situazione più favorevole si verificherebbe se la Fiorentina vincesse la finale di Conference League e terminasse il campionato dall’ottavo posto in giù. In questo scenario, l’Italia avrebbe ben nove squadre nelle competizioni europee per la stagione successiva.

Tuttavia, i risultati di Atalanta e Roma in Europa League saranno cruciali per determinare il numero di squadre italiane in Champions League.

Super Champions a 36 Squadre
La prossima stagione vedrà l’introduzione della nuova super Champions League a 36 squadre. L’Italia potrebbe partecipare con sei squadre, a condizione che una tra Atalanta e Roma vinca l’Europa League senza qualificarsi tra le prime quattro in Serie A. Se questa condizione si avverasse, e con la Fiorentina vincitrice in Conference League, la ripartizione sarebbe:

Sei squadre in Champions League
Due in Europa League
Una in Conference League
Con l’attuale classifica della Serie A, le squadre qualificate per la Champions League sarebbero: Inter, Milan, Juventus, Bologna, Atalanta e Roma. Lazio e Fiorentina andrebbero in Europa League, mentre il Napoli giocherebbe in Conference League.

Ma ci sono anche altri scenari possibili.  Se una squadra italiana dovesse vincere l’Europa League e la Fiorentina perdesse la finale di Conference League, la ripartizione sarebbe di sei squadre in Champions League, una in Europa League e una in Conference League, con la Fiorentina fuori dalle competizioni europee.

Se solo la Fiorentina dovesse vincere la Conference League, senza altri successi italiani in Europa League, la ripartizione sarebbe di cinque squadre in Champions League, tre in Europa League e una in Conference League.

La stagione 2024-25 ha il potenziale per essere memorabile per il calcio italiano nelle competizioni europee. I risultati delle prossime settimane saranno determinanti per definire il numero di squadre italiane in Champions League, Europa League e Conference League. I tifosi italiani possono sperare in un finale di stagione ricco di successi che potrebbe portare a una partecipazione record nelle coppe europee.

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Esteri

Fico fuori pericolo, non esclusa più la pista del gruppo

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Non è più in pericolo di vita il premier slovacco Robert Fico, colpito mercoledì scorso dai proiettili di Juraj Cintula, il 71enne da ieri in custodia cautelare. Ma le indagini mostrano uno scenario più complesso di quanto si fosse ritenuto fino ad ora: a colpire infatti potrebbe non essere stato un “lupo solitario” e adesso si segue anche la pista di un “gruppo” dietro il tentato omicidio di mercoledì scorso. A riferire di questa ipotesi è stato il governo in una conferenza stampa a Bratislava, nella quale si è annunciata un’energica stretta sulla sicurezza. L’elemento che avrebbe fatto virare gli inquirenti è la circostanza che, due ore dopo l’aggressione, l’intera comunicazione di Cintola su Facebook fosse stata cancellata. “E non è stato né lui, né sua moglie”, ha scandito il ministro dell’Interno, Matus Sutaj Estock, davanti ai giornalisti. Si lavora dunque sull’ipotesi che l’attentatore si muovesse in un gruppo di persone, che si incitavano reciprocamente a commettere l’agguato.

“Dobbiamo salvare la democrazia slovacca”, ha esordito il ministro della Difesa Robert Kalinak, che regge l’esecutivo populista ad interim. Mentre per il collega Estock, “la Slovacchia è ferita perché quello che è accaduto è un attacco alla democrazia. Siamo qui per un messaggio chiaro: il governo fa di tutto per garantire la sicurezza al Paese”. “La polizia e le forze di sicurezza devono essere pronti a proteggere la gente. Tutti gli agenti sono nelle strade e vengono monitorati centri commerciali, esponenti costituzionali, politici che hanno ricevuto minacce di morte”, ha spiegato. “Saranno monitorate redazioni e televisioni, edifici importanti e internet”. Inoltre è stata rafforzata la sorveglianza degli ospedali, dal momento che, secondo i Servizi, ci sono minacce analoghe a quelle che di recente hanno colpito le scuole: “prima dell’attentato erano state circa 1000 le minacce bombe negli istituti scolastici slovacchi”.

“La paura di un attacco sistematico complica le cose”, ha aggiunto Kalinak. E a un cronista che ha chiesto se ci siano in vista modifiche legislative ha risposto: “ne parlerei se le avessi già delineate”. Intanto all’ospedale Roosevelt di Banska Bystrica, i medici sono finalmente apparsi sollevati, anche se non prevedono di trasportare il primo ministro a Bratislava. “Siamo tutti un po’ più tranquilli”, aveva detto in mattinata Kalinak, commentando il bollettino medico di Fico, che è anche uno dei suoi più cari amici. “Il primo ministro è uscito dall’ombra di un pericolo imminente per la sua vita, ma le condizioni restano gravi e richiedono ancora cure mediche intensive”. “Le complicazioni sono state evitate e le condizioni sono stabili, ma potrebbero cambiare domani. Anche se noi tutti crediamo che la sua costituzione fisica sia abbastanza forte da credere ogni giorno nella sua guarigione. La convalescenza richiederà almeno parecchie settimane”.

Il leader populista era stato colpito da 4 dei 5 colpi esplosi, e aveva riportato ferite al petto e alla pancia. La prognosi è positiva da ieri. Non migliora invece il clima politico: se il governo ha rinnovato l’appello alla distensione, Estock ha ribadito a muso duro di non voler partecipare alla tavola rotonda dei partiti proposta dal presidente designato Peter Pellegrini e dalla uscente Caputova. “Eravamo pronti a sederci, ma per far questo di parti ce ne vogliono due. Avete sentito cosa ha detto Igor Matovic”, ex premier del partito Slovensko. “Ha accusato me, ministro dell’Interno di aver organizzato l’attentato al premier ha sbottato -. Non mi sembra pronto a dialogare con noi”.

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Ben'essere

Ecco i 110 vini italiani da abbinare alla mozzarella di bufala campana Dop

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Presentata la prima guida dei migliori vini da abbinare alla Mozzarella Dop: dai rosè al marsala, i matrimoni di gusto regione per regione.
Chi ha mai degustato la bufala affumicata abbinata a un marsala Doc? E chi lo ha detto che la mozzarella campana Dop va bene solo con i vini bianchi? La prima guida-catalogo ai migliori vini d’Italia in abbinamento all’oro bianco campano, realizzata dal Consorzio di Tutela e dall’Ais Italia, contribuisce a sfatare anche alcuni luoghi comuni e ad esaltare matrimoni molto originali e inediti nel campo del pairing.

“Bufala&Wine in Love” è il titolo della pubblicazione, che è stata presentata oggi nelle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta, sede del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, con la partecipazione del presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, del presidente nazionale dell’Ais, Sandro Camilli, del presidente Ais Campania Tommaso Luongo, del delegato Ais di Caserta, Pietro Iadicicco, del direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei e dell’assessore alla Cultura del Comune di Caserta, Enzo Battarra.
Sold out l’evento, a cui ha partecipato un folto pubblico di addetti ai lavori e mozzarella-lover, che ha pagato un biglietto “solidale” di 10 euro: il ricavato infatti è stato donato alla Fondazione “Giuseppe Ferraro” di Maddaloni, che si occupa di minori in difficoltà.


Nel Lazio è un trionfo di bianchi, in Liguria e Puglia si registra la tendenza dei rosè. Ma non mancano le sorprese di vini rossi selezionati per i più curiosi, come in Alto Adige o in Calabria, o di vini maturati in anfora o legno, perfetti sposi di gusto della Bufala Dop. E perfino un connubio con il Moscato d’Asti. La Campania, cuore dell’area di produzione della mozzarella di bufala Dop, punta sulle bollicine d’asprinio, sull’eleganza del Costa d’Amalfi bianco e del Cilento Fiano, ma anche su Campi Flegrei Piedirosso e Aglianico del Taburno rosato. Sono alcune delle novità emerse dal lungo viaggio in Italia voluto dal Consorzio, un lavoro durato un anno, che ha coinvolto tutta la rete nazionale Ais, al termine del quale sono stati decretati gli “abbinamenti top” in ogni regione d’Italia. Dal Piemonte alla Sardegna sono ben 110 i migliori vini selezionati, da maritare con la Mozzarella di Bufala Campana Dop.
Non si tratta di una classifica ma di uno strumento ragionato e utile, destinato a tutti gli appassionati, oltre che agli operatori del settore. Per la prima volta vengono fornite indicazioni chiare e motivate sui migliori vini di ogni regione italiana da “sposare” con la Bufala Campana.


Con questo progetto il Consorzio ha voluto rispondere alla classica domanda: quale vino abbinare alla mozzarella Dop? La versatilità di utilizzo di questa icona del Made in Italy agroalimentare ha consentito di spaziare e sperimentare in lungo e in largo, toccando tutti i territori italiani e raccontando in maniera coinvolgente un prodotto moderno, da mangiare così com’è o da abbinare a una infinità di soluzioni, dalla colazione al rito dell’aperitivo.
Il format è inedito. Nei mesi scorsi, le 22 delegazioni regionali dell’Associazione Italiana Sommelier, coordinate dall’ Ais Campania, hanno ricevuto la Mozzarella di Bufala Campana Dop nella versione tradizionale e affumicata, organizzando degustazioni mirate, in cui scegliere i vini che, regione per regione, risultassero più adeguati all’abbinamento. L’obiettivo era di individuare le 5 migliori denominazioni regionali in abbinamento, di cui 3 per la mozzarella tradizionale e 2 per la versione affumicata.


Il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, spiega: “Ogni volta che ci chiedono quale vino abbinare alla mozzarella di bufala campana Dop, la risposta non è mai semplice. La Bufala Dop è un prodotto davvero sfidante per sommelier e gourmand. E abbiamo potuto constatare che non c’è un solo vino ideale per la mozzarella di bufala campana, ce ne sono diversi, originali, sorprendenti e legati ai territori, proprio come il nostro prodotto. Siamo andati alla ricerca di questa ricchezza e soprattutto abbiamo colmato una lacuna: finalmente abbiamo a disposizione uno studio realizzato con metodo, uno strumento che potremo veicolare a tutti. Grazie a questo catalogo, l’atavica domanda su quale vino abbinare alla mozzarella viene ribaltata. Da oggi saremo noi a chiedere: in quale regione ti trovi? E in base al territorio avremo una risposta per tutti”.
Gli fa eco il presidente nazionale di Ais, Sandro Camilli: “I degustatori dell’Associazione Italiana Sommelier hanno investito in questo viaggio tutta la loro passione e competenza per suggerire il miglior percorso di abbinamento, esplorando a fondo tutta la variegata ricchezza delle nostre denominazioni di origine. La capillare rete di Ais Italia ha permesso di coinvolgere in questo progetto tantissimi sommelier professionisti, provenienti dalle ventidue delegazioni regionali”.
Il presidente dell’Ais Campania, Tommaso Luongo, conclude: “Questa guida vuole essere nel contempo uno strumento didattico e un fedele compagno in un viaggio di conoscenza per coltivare la curiosità di sperimentare nuovi abbinamenti e vivere un coinvolgente itinerario esperienziale, su e giù per l’Italia”.

ECCO L’ELENCO DELLE 110  DENOMINAZIONI SELEZIONATE

ABRUZZO
Abruzzo Doc Spumante, Pecorino; Cerasuolo d’Abruzzo Doc; Trebbiano d’Abruzzo Doc. Per la Bufala Dop affumicata: Montepulciano d’Abruzzo Doc; Abruzzo Doc Spumante Rosè, Trabocco.

ALTO ADIGE Alto Adige Doc, Pinot Bianco, Alto Adige Doc, Riesling, Alto Adige Doc, Sauvignon. Per la Bufala Dop affumicata: Alto Adige Doc lago di Caldaro classico superiore; Alto Adige Doc, Pinot Nero.

BASILICATA Basilicata Igt Spumante; Basilicata Igt Bianco, Malvasia; Matera Doc, Greco. Per la Bufala Dop affumicata: Basilicata Igt Rosato, Aglianico del Vulture; Basilicata Igt Rosso, Pinot Nero.

CALABRIA
Lamezia Doc, Greco; Terra di Cosenza Dop, Pollino Bianco; Calabria Igp, Mantonico. Per la Bufala Dop affumicata: Cirò Rosso classico superiore Dop; Calabria Igt Rosato, Greco Nero.

CAMPANIA
Aversa Doc Spumante, Asprinio; Costa d’Amalfi Bianco Doc; Cilento Fiano Doc. Per la Bufala Dop affumicata: Campi Flegrei Piedirosso Doc; Aglianico del Taburno Rosato Docg.

EMILIA
Colli Bolognesi Pignoletto Docg frizzante; Colli Bolognesi Doc, Sauvignon; Emilia Igt Rosato. Per la Bufala Dop affumicata: Colli Bolognesi Pignoletto Classico Superiore Docg; Gutturnio Superiore Doc.

FRIULI VENEZIA GIULIA Carso Dop, Vitovska; Colli Orientali del Friuli Dop, Pinot Bianco; Friuli Colli Orientali Dop, Friulano. Per la Bufala Dop affumicata: Collio Dop, Malvasia; Friuli Colli Orientali Dop Schioppettino di Prepotto.

LAZIO
Est!Est!!Est!!! di Montefiascone Doc; Passerina del Frusinate Igt; Cori Doc Bianco, Bellone. Per la Bufala Dop affumicata: Lazio Igt, Grechetto; Frascati Superiore Docg Riserva.

LIGURIA Val Polcèvera Doc Spumante Metodo Classico; Golfo del Tigullio Portofino Doc, Bianchetta; Colline di Levanto Doc, Vermentino. Per la Bufala Dop affumicata: Riviera Ligure di Ponente Doc, Rossese; Ormeasco di Pornassio, Sciac-Trà.

LOMBARDIA
Oltrepò Pavese Doc, Riesling; Lugana Doc; Valtènesi Riviera del Garda Classico Doc Chiaretto. Per la Bufala Dop affumicata: Buttafuoco Doc; Oltrepò Pavese Doc, Pinot Nero.

MARCHE
Bianchello del Metauro Doc; Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc; Offida Docg, Pecorino. Per la Bufala Dop affumicata: Colli Pesaresi Doc, Sangiovese; Rosso Piceno Doc.

MOLISE
Spumante Metodo Classico, Tintilia; Biferno Doc Bianco; Terre degli Osci Igp, Falanghina. Per la Bufala Dop affumicata: Biferno Doc Rosato; Tintilia del Molise Doc.

PIEMONTE
Erbaluce di Caluso Docg; Monferrato Doc Rosato; Alta Langa Docg. Per la Bufala Dop affumicata: Verduno Pelaverga Doc; Moscato d’Asti Docg.

PUGLIA
San Severo Doc Bianco; Valle d’Itria Igp, Maresco; Castel del Monte Bombino Nero Docg. Per la Bufala Dop affumicata: Puglia Igp Bianco, Minutolo; Salento Igp, Negroamaro.

ROMAGNA
Romagna Doc Spumante extra Dry; Romagna Doc, Pagadebit; Rimini Doc, Rebola. Per la Bufala Dop affumicata: Romagna Albana Docg; Romagna Doc Centesimino Oriolo.

SARDEGNA
Sardegna Doc, Semidano; Nuragus di Cagliari Doc; Alghero Doc, Torbato. Per la Bufala Dop affumicata: Vermentino di Gallura Docg, Vendemmia Tardiva; Cannonau di Sardegna Doc Rosato.

SICILIA
Salina Igt Bianco; Siracusa Doc, Moscato; Pantelleria Doc, Zibibbo. Per la Bufala Dop affumicata: Marsala Superiore Ambra Semisecco Doc; Marsala Vergine Doc, Riserva,

TOSCANA
Vernaccia di San Gimignano Docg; Montecarlo Doc Bianco; Valdichiana Toscana Doc, Grechetto. Per la Bufala Dop affumicata: Bolgheri Doc, Rosato; Morellino di Scansano Docg,

TRENTINO
Trento Doc Brut Rosé, Meunier; Vigneti delle Dolomiti Igt, Manzoni Bianco; Vigneti delle Dolomiti Igt, Vitigni Piwi. Per la Bufala Dop affumicata: Trentino Doc, Gewürztraminer; Vigneti delle Dolomiti Igt Rosato, Teroldego,

UMBRIA
Spoleto Doc Spumante, Trebbiano Spoletino; Orvieto Classico Superiore Doc; Trasimeno Doc Rosato. Per la Bufala Dop affumicata: Torgiano Doc, Sangiovese; Ciliegiolo di Narni Igt,

VALLE D’AOSTA
Valle d’Aosta Doc, Blanc de Morgex et La Salle; Valle d’Aosta Doc Rosato, Pinot Nero; Valle d’Aosta Doc, Mayolet. Per la Bufala Dop affumicata: Clairet Rosso; Valle d’Aosta Doc Chambave, Muscat Fletri,

VENETO
Soave Classico Doc; Lison Classico Docg, Tai; Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Docg, Glera. Per la Bufala Dop affumicata: Valpolicella Classico Superiore Doc; Colli Berici Doc, Tai Rosso,

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