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Cronache

Manager napoletano perse il lavoro, ora a Milano lo trova agli altri

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Nel 2008 perde il lavoro di Account manager di un’importante azienda e da lì a pochi mesi nasce la sua seconda figlia e perde il lavoro anche la moglie. Ma Gennaro Izzo, napoletano di origine e residente a Milano, non si perde d’animo e inizia a lavorare come magazziniere e cameriere. Fino al 2016, quando insieme al Centro Siloe, fonda la cooperativa ‘Tutto è per grazia’, con lo scopo di inserire nuovamente le persone nel mondo del lavoro: da giugno 2022 a febbraio 2023 su 100 persone che hanno chiesto aiuto alla cooperativa, 70 sono state ricollocate e tra questi ci sono anche due clochard.

“Noi siamo provvidenza per il prossimo e questo avviene dentro un processo gratuito e non sottostando alle logiche dello scambio e del clientelismo”, commenta Izzo che cita come punto di svolta anche l’incontro con don Walter Magnoni della Curia di Milano. “Mi portò in Caritas – racconta – e da quel giorno cambiò il mio sguardo sulla vita e sul lavoro”. Oggi la cooperativa “è un’oasi dove rinfrescarsi” e “chi passa da noi inizia a lavorare”.

Ma è anche “un luogo che assicura tranquillità psicologica ed economica. La nostra mission – spiega – è dare il lavoro giusto alla persona giusta, attraverso una mansione adatta, in linea con le attitudini del richiedente. Di solito chi è rimasto a terra accetta qualunque lavoro, noi abbiamo ribaltato il modello”.

La Cooperativa si occupa di facchinaggio, pulizie, sgomberi, attività di multi servizi che rientrano nel contratto nazionale e ha iniziato ad occuparsi anche di ristrutturazioni edili, di restauri di quadri antichi, affreschi e palazzine liberty. Tra i servizi offerti c’è anche quello dedicato al segretariato da remoto, creato per aiutare ragazze madri che avrebbero difficoltà ad andare in ufficio. “Ho incontrato Gennaro perché all’epoca ero responsabile della pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Milano. Tutte le questioni collegate al lavoro passavano dal mio ufficio e lui – dice don Magnoni – è stato uno di quelli che si è presentato ponendomi da un lato una situazione che si era andata a complicare, ma dall’altro l’idea di creare qualcosa che permettesse di lavorare a lui ma anche di dar lavoro ad altri. L’intuizione mi era sembrata promettente ma chiedeva di essere accompagnata. Mi fa piacere vedere che questa cosa inizia ad avere una sua sostenibilità” .

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Cronache

Superenalotto, centra il jackpot da 73 milioni con una giocata online

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Con una giocata online da due euro ha vi to 73 milioni di euro al Superenalotto: quasi impossibile sapere da dove si è collegato per scaricare il biglietto vincente l’anonimo super fortunato. E’ la prima volta che il montepremi viene vinto da una giocata effettuata online. La sestina vincente è 4, 15, 26, 27, 72, 82. Numero Jolly 89. Superstar: 12. A vincere il jackpot è stato un giocatore che ha compilato una scommessa da due euro online.

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All’ospedale Cardarelli ecco il telefono ‘amico’ per le mamme

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Al via un nuovo servizio telefonico per supportare le neomamme e le future mamme, che spesso si trovano ad avere tanti dubbi in un periodo così importante e delicato come la gravidanza e la prima maternità. Le ostetriche del punto nascita del Cardarelli, due volte a settimana il martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30 saranno pronte a rispondere al numero 081.7472845. Un numero completamente dedicato alla maternità e a tutto ciò che ruota intorno alla nascita, mediante il quale le mamme nuove o future potranno fare domande riguardanti il travaglio, il parto, il post-parto e ricevere consigli sull’allattamento e la cura del neonato. Il servizio non può essere utilizzato per prenotazioni, richiedere prescrizioni o pareri medici.

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Papa, via vescovo tedesco pro-coppie gay e sacerdoti sposati

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Papa Francesco ha accettato oggi la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Osnabrück, in Germania, presentata da mons. Franz-Josef Bode. Il vescovo, che ha 72 anni, e che quindi era ancora ben lontano dall’età del pensionamento, era anche vicepresidente della Conferenza episcopale di Germania. I motivi dell’allontanamento anticipato, come sempre, non vengono spiegati dalla Santa Sede, ma mons. Bode, anche nell’ambito del “cammino sinodale” della Chiesa tedesca, è stato uno dei vescovi più impegnati sulle questioni della morale sessuale, come la benedizione delle coppie gay, sul diaconato femminile e sulla possibilità di avere preti sposati. In passato è incappato comunque in accuse di negligenza sulla gestione di casi di abusi sessuali nella sua diocesi.

Il 20 settembre scorso, la ARD ha riferito di uno studio sui casi di abuso nella diocesi di Osnabrück, commissionato dalla stessa diocesi. In un rapporto provvisorio del settembre 2022, storici e giuristi dell’Università di Osnabrück hanno accusato la diocesi di Osnabrück, due ex vescovi e il vescovo in carica Bode di gravi violazioni dei doveri nell’affrontare casi di violenza sessuale. Fino a poco tempo prima, gli ecclesiastici accusati di gravi abusi sessuali su minori continuavano ad essere impiegati nella pastorale giovanile. Inoltre, “le persone colpite sono state trattate in modo burocratico e sprezzante”. Secondo i casi presi in esame nel rapporto interlocutorio, anche il vescovo Bode è stato coinvolto “a un livello numerico basso”. Lo studio riconosce che Bode e il suo team hanno fatto progressi nel trattare con i sacerdoti accusati, soprattutto negli ultimi anni, ma non nella comunicazione con le vittime o negli aiuti e nei risarcimenti.

Il vescovo Bode ha riconosciuto la responsabilità personale, affermando che in alcuni casi ha agito per negligenza e la sua credibilità è stata “gravemente danneggiata”. Tuttavia, ha dapprima escluso le dimissioni perché le dimissioni e il posto vacante avrebbero ritardato il processo di rivalutazione in corso. Nel dicembre scorso, il Consiglio congiunto per le persone colpite dell’arcidiocesi di Amburgo e delle diocesi di Hildesheim e Osnabrück ha avviato una denuncia di diritto canonico contro Bode tramite l’arcidiocesi responsabile di Amburgo. L’atteggiamento di Bode è ancora più orientato al perpetratore che alla vittima. Bode ha agito “contro le chiare linee guida papali e, ad esempio, quest’anno ha dichiarato la violenza sessualizzata contro i minori come una ‘relazione'”. Per quanto riguarda le sue posizioni riformatrici nella Chiesa, nel gennaio 2018 Bode ha avviato una nuova discussione sull’introduzione della benedizione delle coppie dello stesso sesso. Si è anche espresso a favore di una discussione più forte sul diaconato delle donne.

Nel maggio 2019, Bode ha dichiarato di poter immaginare sacerdoti con famiglia e lavori civili insieme a sacerdoti celibi. Nel novembre 2019, Bode ha dichiarato di poter immaginare che le donne presiedano l’Eucaristia nella sua diocesi negli anni a venire, ma non la considerava una prospettiva realistica poiché la dottrina della Chiesa e il diritto canonico la contraddicevano. Tuttavia, era determinato – ad esempio riguardo al diaconato delle donne – a “sfruttare tutto ciò che è possibile per le donne ora e nel prossimo futuro”. Nella diocesi di Osnabrück, una donna è stata assunta per la prima volta nel 2019 come “addetta parrocchiale” con funzione dirigenziale e dirigenziale in una parrocchia. Nel dicembre 2021, Bode ha espresso il suo sostegno alle esigenze di riforma del cammino sinodale.

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