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Cronache

Madre disperata: cerco mio figlio Alessandro da tre anni in tutta Europa, ma lo Stato italiano mi ha abbandonata

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Un’ombra di mistero avvolge la scomparsa di Alessandro, un giovane di 21 anni, e il dolore della madre, Roberta Carassai, è palpabile nel suo ultimo appello: “Da tre anni passo le notti sul divano e quando chiudo la porta la domanda è sempre la stessa: dove dormirai stanotte?”. Un dramma che ha trasformato la vita della famiglia Carassai, portando i genitori a trasformarsi in detective disperati, battendo tutte le piste a Napoli, Milano, e persino all’estero.

La storia di Alessandro è una trama intricata di tormento e mistero. Da quando il giovane è scomparso, Roberta dorme sul divano, incapace di ritornare nella stanza da letto dove ha trascorso le ultime notti con il figlio, tormentato da un oscuro dolore che lo faceva piangere incessantemente. Fino a quando ha fatto perdere le sue tracce.

A tre anni dalla scomparsa, il racconto di Roberta è permeato da una rabbia palpabile per quello che percepisce come l’inazione delle autorità. Ha bussato a tutte le porte, chiedendo aiuto e sperando in una ricerca approfondita del figlio. Tuttavia, si è scontrata con un’apparente mancanza di interesse da parte delle autorità, che sembrano essersi concentrare solo sulla possibilità di un allontanamento volontario.

La madre racconta con amarezza dei ritardi nelle indagini, della visione del telefono di Alessandro avvenuta solo dopo quattro mesi e dell’apparente riluttanza del procuratore a ascoltarla. Nonostante siano stati aperti fascicoli per sequestro, Roberta sostiene che l’attenzione delle autorità sia stata limitata alla ricerca di un corpo, anziché esplorare le circostanze che hanno portato alla scomparsa di Alessandro.

La coppia Carassai non si è limitata a cercare il figlio in Italia ma ha esteso la loro ricerca anche in Olanda, basandosi sulle ricerche fatte da Alessandro stesso. Hanno chiesto aiuto alla polizia olandese, ma sono stati costretti a intraprendere personalmente indagini approfondite, affrontando spese significative.

La storia di Alessandro è iniziata con il suo lavoro in una ditta che vendeva macchinette per il caffè porta a porta. Dopo appena una settimana, si era licenziato, e da quel momento la sua vita è cambiata. Riferiva di sentirsi manipolato, di turbamenti che si sono intensificati dopo la chiusura improvvisa della ditta.

Nonostante tre anni di angoscia e incertezza, Roberta non ha perso la speranza, ma sottolinea la necessità di ripartire dall’inizio, esaminando le circostanze trascurate e chiedendo azioni tempestive. La sua storia è un grido di dolore e di richiesta di giustizia, che mette in evidenza la necessità di un approccio più attento e tempestivo nelle indagini di persone scomparse.

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Forte scossa di terremoto all’alba tra Napoli e Pozzuoli, in migliaia svegliati con la paura

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Mattinata di grande paura per i residenti nell’area del supervulcano dei Campi Flegrei. Alle 5.44 circa, infatti, c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 della scala Richter. Una scossa in mare, nel Golfo di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita dalla popolazione tra Pozzuoli e l’area Ovest di Napoli; in molti, infatti, sono stati svegliati dal terremoto. Moltissime le telefonate ai centralini dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Alcune squadre della protezione civile potrebbe uscire subito per verificare eventuali danni,

 

 

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Cronache

Milano, diciottenne ucciso a colpi di pistola nella notte

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Nella notte scorsa assurdo delitto alla periferia di Milano. Un giovane diciottenne, di origine slava, è stato brutalmente ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace in via Varsavia, vicino all’ortomercato. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, il ragazzo si trovava a bordo di un furgone quando è stato avvicinato da un gruppo di individui che hanno aperto il fuoco.

I dettagli dell’aggressione dipingono un quadro di violenza e paura. La vittima, evidentemente ignara del pericolo, stava riposando all’interno del mezzo insieme a una donna, forse la sua compagna. Gli assassini hanno infranto i vetri del furgone per accertarsi della presenza di persone all’interno, prima di aprire il fuoco. Il giovane è stato soccorso tempestivamente dagli operatori del 118, ma purtroppo i loro sforzi sono stati vani: è spirato poco dopo il suo arrivo all’ospedale Policlinico.

La compagna del ragazzo, fortunatamente, è sopravvissuta all’attacco, ma è stata portata in ospedale in stato di choc, testimone impotente della tragedia che si è consumata sotto i loro occhi.

Le indagini sono ora nelle mani degli agenti della Polizia di Stato, impegnati a cercare di gettare luce su questo terribile crimine. La zona intorno all’ortomercato, come riportato dalle autorità, è nota per essere frequentata da roulotte e furgoni abitati, soprattutto da comunità nomadi. Tuttavia, quanto accaduto stanotte ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi su quanto sicure siano realmente queste aree.

Mentre la città si ritrova a piangere la perdita di un giovane vita spezzata troppo presto, ci si interroga anche su quali misure possano essere prese per prevenire simili tragedie in futuro. In un momento in cui la sicurezza pubblica è al centro delle preoccupazioni di tutti, è fondamentale che le autorità agiscano con fermezza per garantire la protezione di tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale o dalle loro abitudini di vita.

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Cronache

Fassino denunciato per tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino, informativa in Procura

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Arriverà nelle prossime ore in Procura una prima informativa su Piero Fassino, denunciato per tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Gli investigatori della Polaria hanno raccolto tutti gli elementi – comprese le immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza – e le trasmetteranno all’autorità giudiziaria competente, quella di Civitavecchia, che valuterà come procedere. Fassino, in quanto parlamentare, non è stato ascoltato ma – spiegano fonti investigative – se vorrà potrà rilasciare dichiarazioni spontanee.

Già ieri il deputato del Pd – parlamentare per 7 legislature, ex ministro della Giustizia dal 2000 al 2001, poi segretario dem fino al 2007 e sindaco di Torino per cinque anni dal 2011 al 2016 – ha fornito la sua versione sostenendo di aver già chiarito con i responsabili del duty free la questione: “volevo comprare il profumo per mia moglie, ma avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”. In quel momento, ha aggiunto, “si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo ad un agente di polizia.

Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di una boccettina di profumo”. Fassino ha anche sostenuto che si era offerto subito di pagarla e di comprarne non una ma due, proprio per dimostrare la sua buona fede, ma i responsabili hanno comunque deciso di sporgere denuncia. Al parlamentare del Pd, dopo quella espressa ieri dal deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, è arrivata la solidarietà del coordinatore di Fratelli d’Italia in Piemonte Fabrizio Comba. “Conosco l’uomo e il politico integerrimo, il tritacarne mediatico in cui è stato infilato è indecoroso per la sua storia personale e, quindi, anche per la storia del nostro paese. E’ un avversario politico – ha concluso Comba – ma non per questo mi permetto di dubitare della sua integrità, convinto delle sue straordinarie qualità morali”.

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