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Luka Modric, il nuovo cuore del Milan

In appena cinquanta giorni Luka Modric ha trasformato il Milan con classe, disciplina e leadership silenziosa. Allegri lo ha posto al centro del progetto e lo spogliatoio lo segue come un vero esempio.

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Il 4 agosto Luka Modric si presentava al Milan con una frase diventata subito manifesto: «Sono qui per vincere, perché questo club non è fatto per la mediocrità». Parole che potevano sembrare slogan, ma che in cinquanta giorni hanno preso forma sul campo e nello spogliatoio. La notte della vittoria contro il Napoli, con il croato inginocchiato a San Siro e le braccia al cielo, ha certificato che il Diavolo ha trovato un nuovo leader.

L’INTESA CON ALLEGRI

Massimiliano Allegri è il primo a riconoscere l’impatto del Pallone d’Oro 2018. Il tecnico ha instaurato con Modric un rapporto fatto di confronti continui, oltre i ruoli di allenatore e calciatore. La scelta di affidargli il centrocampo da regista nasce anche da questi dialoghi. «Guardate Luka», ripete Allegri agli altri durante gli allenamenti: l’esempio è il miglior allenatore.

L’EFFETTO MODRIC SUL GRUPPO

La sua sola presenza ha cambiato le regole a Milanello. Puntualità, impegno, applicazione totale. Raccontano che oggi nessuno arrivi più in ritardo: «Se si presenta puntuale lui che ha vinto 6 Champions, con che faccia arrivi in ritardo tu?», è la frase che gira nello spogliatoio. L’etica del lavoro ha contagiato anche i compagni più esuberanti: Leao, nell’ultimo match col Napoli, ha chiesto scusa a Modric per un contropiede mal riuscito. Un gesto non comune per lui, segno di rispetto verso il croato.

PROFESSIONISMO E PASSIONE

Modric cura ogni dettaglio: alimentazione, crioterapia, ore di sonno, studio dell’italiano, partite di Serie A guardate in tv per comprendere i meccanismi del campionato. A Milano vive con la famiglia e si concede lunghe passeggiate in Porta Nuova. Avrebbe potuto scegliere la Florida o l’Arabia Saudita, più comode e remunerative, ma ha preferito inseguire il sogno di bambino: indossare la maglia rossonera.

L’ULTIMA DANZA

A quarant’anni, Modric non ha scelto un finale di carriera in tono minore. Ha voluto il Milan per vivere la sua “last dance” in grande stile, continuando a sognare con la Croazia il quinto Mondiale. Un esempio di passione, dedizione e amore per il calcio che ha già cambiato volto al club rossonero.

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Paulo Dybala e Oriana Sabatini presto genitori: in arrivo una bambina

Paulo Dybala e Oriana Sabatini aspettano una bambina. L’annuncio sui social della moglie del fantasista della Roma, che mostra l’emozione della coppia dopo l’ecografia.

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La Joya più bella per Paulo Dybala: il fantasista argentino della Roma diventerà papà per la prima volta. La moglie Oriana Sabatini ha annunciato sui social di essere in dolce attesa e che la coppia aspetta una bambina. La nascita è prevista per metà febbraio.

L’emozione di Dybala e Oriana

La notizia è stata svelata con un video tenero e intimo in cui i due, emozionati e sorridenti, mostrano il momento dell’ecografia che ha rivelato il sesso della piccola. «Il primo post di noi tre», ha scritto Oriana, condividendo la gioia con i fan.

Una favola che continua

Lo scorso luglio la coppia aveva coronato il sogno d’amore con le nozze, dopo la suggestiva proposta di Dybala alla Fontana di Trevi, diventata virale. Ora un nuovo capitolo della loro vita si apre con l’arrivo della primogenita.

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Atalanta, rimonta da urlo: Bruges battuto 2-1 con Pasalic e Samardzic

L’Atalanta ribalta il Bruges con una vittoria in rimonta: 2-1 firmato dal rigore di Samardzic e dal colpo di testa decisivo di Pasalic. Nerazzurri in crescita nella ripresa.

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La gara al Gewiss Stadium si apre con ritmi bassi e una lunga fase di studio. Le prime occasioni capitano a Bernasconi e Tzolis, ma senza esiti concreti. Al 39’ il Bruges sorprende i nerazzurri: De Roon perde palla, Forbes serve Tresoldi e da lì nasce il destro a giro vincente di Tzolis, che batte Carnesecchi firmando lo 0-1.

La ripresa: Samardzic cambia volto alla partita

Juric inserisce Zappacosta e poi Samardzic per dare nuova linfa al gioco offensivo. L’Atalanta cresce e al 20’ trova il pari: Pasalic viene atterrato in area da Jackers e dal dischetto Samardzic non sbaglia, spiazzando il portiere belga. Poco dopo il Bruges sfiora il nuovo vantaggio con Vermant, che incredibilmente non inquadra la porta a porta sguarnita.

Il sorpasso firmato Pasalic

Il destino della partita si decide al minuto 87: su schema da calcio d’angolo disegnato da Samardzic, la sponda di Musah trova pronto Pasalic, che di testa firma il 2-1 e completa la rimonta. È il gol che scatena la gioia del Gewiss Stadium e regala all’Atalanta tre punti pesantissimi.

Segnali di crescita

Dopo un primo tempo complicato, l’Atalanta ha mostrato carattere e qualità nella ripresa, con Samardzic e Pasalic protagonisti assoluti. La vittoria contro il Bruges è una vendetta sportiva dopo l’eliminazione subita lo scorso anno e un segnale incoraggiante in vista del prosieguo della stagione europea.

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Inter, poker di vittorie: 3-0 allo Slavia e punteggio pieno in Champions

L’Inter supera lo Slavia Praga 3-0 a San Siro con una doppietta di Lautaro e il gol di Dumfries. Nerazzurri a punteggio pieno in Champions e quarta vittoria consecutiva.

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L’Inter archivia la pratica Slavia Praga con un netto 3-0 a San Siro e resta a punteggio pieno in Champions League. Protagonista ancora una volta Lautaro Martinez, autore di una doppietta, e Dumfries, che ha firmato il raddoppio. Per i nerazzurri di Cristian Chivu si tratta della quarta vittoria consecutiva tra campionato e coppa, segnale di una squadra tornata sui binari giusti dopo le incertezze di inizio stagione.

Il primo tempo: errori cechi, Inter spietata

In un Meazza silenzioso (solo i 5mila tifosi ospiti hanno fatto sentire la loro voce), l’Inter parte con Zielinski e Sucic in mezzo al campo. I nerazzurri creano con Thuram e Lautaro, ma senza precisione. La gara si sblocca grazie a un errore del portiere Stanek, che regala palla a Lautaro: l’argentino non perdona e firma il vantaggio, diventando il primo interista a segnare in sette edizioni diverse di Champions. Poco dopo è Dumfries a colpire, servito da Thuram al termine di un contropiede orchestrato da Acerbi.

La ripresa: controllo e doppietta di Lautaro

Nel secondo tempo lo Slavia prova a reagire con i cambi, ma l’Inter gestisce senza rischi. Lautaro fallisce un’occasione davanti al portiere, poi firma la doppietta personale sfruttando al meglio un cross perfetto di Bastoni. Nel finale spazio anche ai giovani Bonny e Pio Esposito, con i nerazzurri che trasformano l’ultima parte di gara in accademia.

Record e continuità

Con questa doppietta, Lautaro raggiunge 25 reti in Europa con la maglia dell’Inter, a -10 dal primato di Alessandro Altobelli. La squadra di Chivu chiude la seconda partita europea consecutiva senza subire gol e conferma un’ottima solidità difensiva. Ora la Champions può davvero diventare un trampolino per alimentare fiducia e ambizioni stagionali.

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