Collegati con noi

Esteri

L’Ue prepara piani emergenza per energia e agricoltura

Pubblicato

del

Dopo le sanzioni a Mosca, l’Europa prepara i piani di emergenza per rispondere all’impatto, ormai certo, della guerra sull’energia e l’agricoltura. E lo strumento piu’ atteso, in arrivo la prossima settimana, potrebbe avere le sembianze del Recovery fund, ma fatto solo di prestiti e destinato all’energia. Le contromisure al vaglio, comunque, sono molteplici e si pensa anche a una maggiore flessibilita’ sugli aiuti di Stato. Tutte risposte gia’ dispiegate durante l’emergenza pandemica e che ora ritornano sul tavolo con l’aggravarsi della crisi ucraina. Con il calo dei carburanti denunciato oggi dalle aziende associate ad Assopetroli-Assoenergia ad aggravare le prospettive, nell’immediato Bruxelles cerca di serrare i ranghi intorno al caro bollette, che sta colpendo imprese e consumatori. Quello che appare chiaro e’ che i prezzi resteranno alti a lungo. E traineranno l’inflazione, che nell’Eurozona a febbraio e’ data al livello record del 5,8% dalle stime flash di Eurostat. Per il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, si tratta del “rischio maggiore”. E lo spiega con i numeri: “un aumento del 10% dei prezzi dell’energia potrebbe portare a un aumento dello 0,2 dell’inflazione”. Un impatto sull’economia che, osserva il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, “si fara’ sentire a livello di finanze pubbliche”. La soluzione potrebbe essere un nuovo “energy compact” per aumentare gli investimenti in rinnovabili, una “alleanza europea” per finanziare l’efficienza degli edifici, requisiti minimi nazionali per lo stoccaggio e iniziative comuni per il gas. Oltre a emendamenti alle linee guida degli aiuti di Stato per le industrie ad alta intensita’ energetica. E, in primo piano, il fondo di prestiti sul modello del Next Generation Eu e di Sure. A chiederlo, in una missiva indirizzata ai vertice Ue, e’ il governo greco. Che ne spiega anche le modalita’: la Bei dovrebbe creare il fondo di solidarieta’ e gli Stati avrebbero a disposizione diverse opzioni, da sussidi a famiglie e imprese a compensazioni per gli operatori del mercato all’ingrosso dell’energia in seguito a interventi diretti dei governi sui prezzi. I prestiti poi dovrebbero essere restituiti in 12-15 anni. L’impatto della guerra pero’ si allarga anche all’agroalimentare. La preoccupazione che serpeggia negli edifici delle istituzioni Ue e’ forte. Bruxelles convochera’ la settimana prossima la prima riunione del Gruppo di esperti sulle risposte alle crisi alimentari. E, per i settori gia’ in crisi come il suinicolo, valuta la possibilita’ di utilizzare lo stoccaggio privato e la riserva di crisi della Pac. Un altro nodo e’ il prezzo del grano e di altri prodotti agricoli come orzo, semi oleosi e mais, schizzati dopo la paralisi dei porti del Mar Nero, da dove partono i carichi.

Advertisement

Esteri

Sindaco Istanbul Ekrem Imamoglu contro Erdogan: Hamas è un gruppo terroristico

Pubblicato

del

Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, definisce Hamas “un gruppo terroristico” e afferma che la Turchia è stata “profondamente rattristata” dal massacro del 7 ottobre. Intervistato dalla Cnn, il primo cittadino della metropoli turca spiega che “qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un’organizzazione terroristica”, aggiungendo però che crimini simili stanno colpendo i palestinesi e invita Israele a porre fine alla sua guerra contro Hamas.

Il governo turco di Erdogan sostiene apertamente Hamas, ha duramente criticato l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Il leader turco ha paragonato le tattiche del primo ministro Benyamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler e ha definito Israele uno “stato terrorista” a causa della sua offensiva contro Hamas a Gaza.

Continua a leggere

Esteri

Usa: sondaggio “Cnn”, Trump in vantaggio su Biden di 6 punti a livello nazionale

Pubblicato

del

A poco meno di sei mesi dalle elezioni negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump gode del sostegno del 49 per cento degli elettori, in vantaggio di sei punti percentuali sul suo successore Joe Biden, fermo al 43 per cento. Lo indica l’ultimo sondaggio pubblicato dall’emittente “Cnn” ed effettuato dall’istituto Ssrs. Rispetto alla precedente rilevazione condotta lo scorso gennaio, il candidato repubblicano e’ rimasto stabile, mentre l’attuale presidente ha perso il due per cento del proprio consenso. Soprattutto, e’ in miglioramento l’idea che gli elettori hanno degli anni della presidenza Trump. Ora il 55 per cento degli statunitensi considera “un successo” la sua amministrazione, contro il 44 per cento che la definisce “un fallimento”.

Nel gennaio del 2021, pochi giorni dopo l’insediamento di Biden, era il 55 per cento a considerare un fallimento la presidenza di Trump. Al contrario, il 61 per cento ritiene che la presidenza Biden sia stata un fallimento, mentre il 39 per cento la definisce “un successo”. Il sondaggio mostra anche come i repubblicani siano piu’ convinti dell’idea che la presidenza Trump sia stata un successo (92 per cento) rispetto a quanto gli elettori democratici abbiano la stessa opinione della presidenza Biden (solo il 73 per cento). Tra gli indipendenti, l’amministrazione Trump e’ guardata con favore dal 51 per cento, contro il 37 per cento che ha opinione positiva dell’attuale presidenza. Poi vi e’ un 14 per cento che considera un fallimento entrambe le esperienze, e un 8 per cento che invece ritiene un successo sia la presidenza di Donald Trump che quella di Joe Biden.

Il sondaggio rileva anche come il 60 per cento degli elettori disapprovi l’operato dell’attuale presidente e come il tasso di approvazione, attualmente al 40 per cento, sia al di sotto del 50 per cento anche su materie quali le politiche sanitarie (45 per cento) e la gestione del debito studentesco (44 per cento). A pesare sull’opinione che i cittadini Usa hanno di Biden e’ soprattutto la gestione della crisi a Gaza (il 71 per cento disapprova), in particolare nel caso degli under 35 (tra questi e’ l’81 per cento a esprimere valutazione negativa). Non molto meglio il giudizio degli elettori sull’operato della Casa Bianca in economia (solo il 34 per cento approva), tema che il 65 per cento degli intervistati considera “estremamente importante” per il voto di novembre.

Tra questi ultimi, il 62 per cento ha intenzione di votare Trump, il 30 per cento Biden. In generale, il 70 per cento degli elettori si lamenta delle attuali condizioni economiche del Paese, e il 53 per cento si dice insoddisfatto della propria situazione finanziaria. Tale insoddisfazione sale soprattutto tra gli elettori a basso reddito, tra le persone di colore e tra i piu’ giovani. L’impressione per entrambi i candidati resta per lo piu’ negativa (il 58 per cento ha opinione negativa di Biden, il 55 per cento di Trump) e il 53 per cento e’ insoddisfatto delle opzioni a disposizione sulla scheda elettorale il prossimo novembre.

Continua a leggere

Esteri

Sconosciuti uccidono sette giovani nel sud dell’Ecuador

Pubblicato

del

Sette giovani, che la polizia sospetta facessero parte di una banda dedita al furto di veicoli, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco da sconosciuti a Petrillo, località del sud dell’Ecuador. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, riferisce il portale di notizie Primicias, sei dei giovani, tutti fra i 15 e i 21 anni, sarebbero caduti in un’imboscata mentre stavano riportando una moto rubata al proprietario per incassare il riscatto. Il cadavere di un settimo giovane è poi stato ritrovato ore dopo poco lontano dal luogo del massacro. Gli inquirenti hanno comunicato che praticamente tutte le vittime avevano precedenti penali per furti di vario genere, ed in particolare di veicoli, formulando l’ipotesi che le persone che hanno sparato da un’auto sarebbero membri di una banda rivale o residenti del luogo stanchi delle ripetute estorsioni.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto