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Cronache

L’orfano di femminicidio affidato a un deputato

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Dal 13 novembre, da quando la mamma non è più tornata a casa, un bimbo di due anni abita a casa del deputato della Lega Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, a Fano (Pesaro Urbino). La madre si chiamava Anastasiia Alashrj, era una profuga ucraina di 23 anni, arrivata in Italia a marzo, in fuga dalla guerra ed è una delle ultime vittime di femminicidio di queste settimane. A Fano, dove abitava in viale Trieste insieme al figlioletto e all’ex marito, aveva trovato lavoro come cameriera all’Osteria della Peppa, ristorante storico della famiglia di Carloni, gestito dalla sorella. Il matrimonio però era diventato sempre più conflittuale, tanto che Anastasiia e il bambino si erano rifugiati a casa di un collega e l’11 novembre la ragazza aveva denunciato l’ex marito per maltrattamenti in famiglia. Due giorni dopo era tornata a casa per prendere i suoi effetti personali e di lei si erano perse le tracce. L’ex marito, un pasticcere dalla doppia nazionalità, egiziana e ucraina, era stato rintracciato alla stazione di Bologna. Il corpo di Anastasiia, con i segni di tre coltellate, era stato rinvenuto in un trolley abbandonato in campagna. In quelle ore Carloni ha cominciato a prendersi cura del bimbo, insieme alla moglie, grazie ad un affido temporaneo deciso dai Servizi sociali e ratificato dal Tribunale dei minori di Ancona: “ho chiesto se poteva venire a casa mia, almeno per farlo mangiare e dormire. La mattina dopo lo abbiamo anche accompagnato all’asilo per non interrompere la sua routine”. “Era la cosa più naturale da fare, lo avrebbe fatto chiunque” sottolinea il deputato, ex assessore regionale allo Sviluppo Economico. Che ammette però di essersi sentito “gelare” quando la prima sera il bimbo ha chiesto della mamma. Comunque non ha percezione di quanto è accaduto: “è allegro ed educato” e intorno a lui si è creato un circolo affettuoso che comprende i familiari di Carloni, la figlia di 8 anni, un nipote, altri parenti e amici. “Mia moglie è eccezionale – seguita – siamo tornati a comperare i pannolini, abbiamo tirato fuori dalla soffitta il seggiolone di mia figlia. Degli amici hanno regalato i vestiti e un lettino”. Carloni conosceva Anastasiia, “una ragazza educata e gentile, pronta ad ogni sacrificio per dare un futuro migliore al figlio”. Da qualche giorno sono arrivate a Fano la mamma di Anastasiia con un’altra figlia. “Lui può rimanere qui finché sarà necessario – sottolinea il parlamentare – intanto sta incontrando la nonna da noi, secondo le modalità disposte dal Tribunale dei minori”. Un affido definitivo? “La nonna è ciò che di meglio può avere il bambino in una situazione come questa, noi ci siamo e vorremmo aiutarlo il più possibile. Magari un percorso con degli psicologi,,. ma il nostro è stato solo un gesto d’amore”, conclude Carloni .

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Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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