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Leao trascina il Milan in vetta: doppietta decisiva contro la Fiorentina di Pioli

Rafael Leao firma una doppietta e ribalta la Fiorentina, portando il Milan in testa alla classifica di Serie A. Pioli resta senza vittorie, Allegri esulta nonostante l’emergenza.

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L’uomo più atteso risponde presente. Rafael Leao ribalta la Fiorentina con una doppietta e regala al Milan la vetta solitaria della Serie A, a +1 su Inter, Napoli e Roma. Una vittoria pesante e dal sapore simbolico: per la prima volta dall’ottava giornata della stagione 2023/24, i rossoneri tornano da soli in cima al campionato.

UN MILAN IN EMERGENZA MA CON TESTA E CUORE

Nonostante le numerose assenze — Pulisic, Rabiot, Nkunku, Estupinan e Loftus-Cheek — Massimiliano Allegri costruisce un successo di carattere e concentrazione. Il tecnico sceglie un 3-5-2 con Saelemaekers accanto a Leao e con Ricci e Athekame alla prima da titolari. In panchina, appena cinque giocatori di movimento.

La Fiorentina dell’ex Stefano Pioli, accolta dagli applausi di San Siro, recupera Kean e schiera Fazzini al fianco del centravanti azzurro. Il primo tempo, però, si sviluppa su ritmi bassi: poche occasioni, tanti errori in costruzione e portieri quasi inoperosi.

GOSENS ILLUDE LA FIORENTINA, LEAO CAMBIA TUTTO

La ripresa si apre con una fiammata viola: Gosens sfrutta un rimpallo fortunoso dopo la respinta di Maignan su Ranieri e insacca a porta vuota. Sembra l’inizio di una serata amara per il Milan, ma la reazione è immediata.

È Leao a riaccendere San Siro con un destro chirurgico dal limite che si infila nell’angolino basso: il suo primo gol in campionato al Meazza dal maggio 2024. Allegri inserisce Gimenez per aumentare il peso offensivo, e il Milan continua a spingere. Solo un grande De Gea nega la doppietta a Gimenez con un tuffo prodigioso.

IL RIGORE DECISIVO E LA FESTA ROSSONERA

Nel finale, l’episodio chiave: trattenuta di Parisi su Gimenez, inizialmente ignorata da Marinelli ma poi segnalata dal VAR. Dal dischetto, Leao non sbaglia e completa la rimonta con freddezza, regalando ai suoi il 2-1 finale.

Il Milan vola in vetta, confermando la propria maturità e solidità mentale nonostante le assenze. Per la Fiorentina, invece, è l’ennesimo passo falso: zero vittorie in sette giornate e una classifica che comincia a preoccupare seriamente.

Il pubblico di San Siro esplode, Leao si prende la scena e Allegri si gode un successo da squadra vera, costruito su sofferenza, carattere e fame di primato.

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Medvedev torna al successo: trionfa ad Almaty e rilancia la corsa verso le Finals di Torino

Daniil Medvedev torna alla vittoria battendo Corentin Moutet in finale ad Almaty. Il russo conquista il suo primo titolo dal 2023 e rilancia la corsa alle Finals di Torino.

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Dopo una lunga attesa, Daniil Medvedev è tornato a vincere. Il tennista russo ha conquistato il titolo dell’ATP 250 di Almaty, battendo in finale il francese Corentin Moutet con il punteggio di 7-5, 4-6, 6-3.
Un successo importante che interrompe un digiuno durato oltre un anno: l’ultimo trofeo sollevato da Medvedev risaliva agli Internazionali di Roma 2023.


Una finale combattuta e decisa nei momenti chiave

Il match tra Medvedev e Moutet è stato intenso e ricco di scambi spettacolari. Il russo ha saputo gestire con lucidità i punti più delicati, imponendo la propria solidità nei momenti decisivi.
«Ho gestito bene i punti più importanti e sono molto felice di questa vittoria. È passato molto tempo», ha dichiarato il numero 4 del mondo al termine dell’incontro.


Obiettivo Finals di Torino

Con questa vittoria, Medvedev guadagna punti preziosi nella corsa alle ATP Finals di Torino, dove spera di assicurarsi un posto tra i migliori otto del circuito.
Il russo tornerà in campo già la prossima settimana per partecipare all’ATP 500 di Vienna, con l’obiettivo dichiarato di continuare a risalire la classifica e consolidare la propria posizione tra i big del tennis mondiale.

Un ritorno al successo che segna, per Medvedev, l’inizio di una nuova rincorsa ai vertici del circuito ATP.

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Mertens e Insigne, nostalgia azzurra in un bar a Posillipo

L’istantanea di un tempo che è stato ma non è lontano. Un tempo nel quale lo scudetto si sentiva che stava per maturare ma che poi non si è concretizzato: la foto di giovani uomini , due calciatori che probabilmente avrebbero ancora qualcosa da dire sul rettangolo verde ma che ora si godono la loro […]

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L’istantanea di un tempo che è stato ma non è lontano. Un tempo nel quale lo scudetto si sentiva che stava per maturare ma che poi non si è concretizzato: la foto di giovani uomini , due calciatori che probabilmente avrebbero ancora qualcosa da dire sul rettangolo verde ma che ora si godono la loro città. Parliamo di Dries Mertens e Lorenzo Insigne: sì napoletani entrambi, forse addirittura di più Ciruzzo il belga.

Sì sono visti ad un bar per un saluto, una chiacchiera in nome di quei bei tempi con loro c’era anche Ciro Romeo, biondo scugnizzo magari futuro calciatore…

Insigne cerca una squadra, Mertens ha deciso di fermarsi ma crediamo che cambierebbe idea se arrivasse qualche folle proposta meglio ancora se napoletana ed entrambi in fatto di calcio hanno ancora parecchio da poter raccontare.

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Gasperini: “Sconfitta che dà convinzioni”. Chivu: “Fiero dei miei ragazzi, hanno saputo soffrire”

Dopo la vittoria dell’Inter all’Olimpico, Gasperini riconosce i meriti dei nerazzurri e vede segnali positivi nella Roma. Chivu elogia il gruppo: “Hanno saputo soffrire e restare uniti”.

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Nonostante il ko contro l’Inter, Gian Piero Gasperini guarda al futuro con fiducia.
Sono dispiaciuto per il risultato, ma sono convinto che faremo bene”, ha dichiarato il tecnico della Roma dopo la sconfitta per 1-0 all’Olimpico.

“Giocavamo contro una squadra forte, è normale essere un po’ più in difficoltà – ha spiegato – ma ci sono sconfitte che ti danno alcune convinzioni”.
Il tecnico giallorosso ha elogiato la prova dei suoi esterni: “Wesley e Celik hanno fatto un’ottima partita, mi dispiace solo per Ndicka, ma sia lui che Hermoso sono Mancini e hanno dato tutto”.

Sul gol subito da Bonny, Gasperini ha ammesso l’errore difensivo: “Sul gol dovevamo fare meglio il fuorigioco. Era inizio partita e non avevamo ancora preso le misure, peccato perché quell’episodio ha determinato la gara”.


Chivu: “Orgoglioso della mia squadra”

Soddisfatto e visibilmente emozionato, Cristian Chivu si è goduto la sua prima vittoria all’Olimpico da allenatore dell’Inter.
È tutto merito di questi ragazzi che si sono calati nella realtà di questo campionato – ha detto a Sky Sport –. Hanno lasciato alle spalle le delusioni della scorsa stagione e stanno dimostrando di poter competere in tutte le competizioni”.

Il tecnico nerazzurro ha sottolineato la forza mentale del gruppo: “Sono fiero di come si preparano e di come sanno leggere i momenti della partita. Anche dopo la sosta, con pochi allenamenti insieme, hanno avuto l’umiltà di soffrire e difendere con ordine”.

Chivu ha poi elogiato anche la Roma e il collega avversario: “Affrontare questa squadra non è facile per nessuno. Finché abbiamo avuto energie abbiamo fatto un’ottima partita, poi siamo calati fisicamente ma abbiamo saputo resistere e ripartire”.

Un successo che riporta l’Inter in vetta e conferma la mano del nuovo allenatore, capace di vincere soffrendo ma con personalità.

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