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Cronache

L’abbraccio di Ercolano a bambini e mamme ucraine in fuga dalla guerra

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Estrarre bambini, mamme, anziani, civili inermi dal catino di sangue ucraino non è una operazione facile. Ci perdonerete per il linguaggio militaresco, forse violento, ma fare uscire civili da un paese in guerra è maledettamente difficile e pericoloso. Soprattutto quando non ci sono corridoi umanitari e non sai mai che cosa può succederti ad un posto di controllo di militari. Alla fine una cinquantina di bambini, con mamme e altri parenti, sono arrivati ad Ercolano, la città degli Scavi.


Dopo quasi 24 ore di viaggio rocambolesco in bus. Con l’avventura di un controllo dei militari ungheresi al confine eseguito con fucili mitragliatori spianati tra bambini. Facevano il loro lavoro, certo. Potevano farlo con maggiore tatto. Alla fine è andata bene. L’accoglienza ad Ercolano dei primi profughi ucraini che saranno ospitati in città da famiglie e strutture ricettive è stata una bellissima operazione di pace in tempi di guerra. L’autobus, con a bordo il consigliere comunale di Ercolano, Ciro Santoro, e i volontari dell’associazione Uniti per la vita è tornato dalla città ungherese di Barabas che si trova al confine con Usgorot, ultima città dell’Ucraina. Tra i bambini ucraini giunti a Ercolano ci sono anche alcuni che arrivano dalle martoriate cittadine del Donbass che in questi anni di guerra civile si erano trasferiti lontano con le loro famiglie.

La guerra li ha raggiunti. Nella chiesa del Redentore di Ercolano,  a pochi metri dalla fermata della Vesuviana del Miglio d’Oro, ad aspettare l’autobus c’erano il sindaco Ciro Buonajuto, c’erano le famiglie di Ercolano che da oggi avranno altri “figli” da accudire. Sono i figli ucraini salvati dalla guerra che infuria nelle città dell’Ucraina. “Ercolano é un luogo dove la solidarietà è un valore fondamentale, fa parte del nostro DNA. Accogliere questi bambini che arrivano da un luogo di dolore e guerra – spiega il sindaco Buonajuto – é per noi dovere ed anche un immenso piacere perché fare del bene arricchisce la nostra comunità. Non dimenticherò mai gli occhi di questi bambini, mamme, nonne che sono arrivati qui da noi. La pace è faticosa, richiede impegno e occorre speranza. Noi proviamo a erigere ponti di solidarietà per spezzare la spirale del sangue e della guerra. L’impegno di Ercolano é quello di far sentire questi bambini come se fossero a casa loro. E farò ogni cosa perché già nei prossimi giorni possano anche frequentare le nostre scuole. Da oggi sono parte della nostra famiglia e speriamo di poterli riaccompagnare a casa loro perché sarà tornata la pace”.

 

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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