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La truffa miliardaria dei prezzi del carburanti alle stelle, la Procura apre un’indagine

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A pochi giorni dalle parole del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che, a proposito dei prezzi di carburanti ed energia, ha parlato di “colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato. “L’indagine e’ volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili” fanno sapere dalla Procura, ma i rincari non si arrestano. Anche oggi si sono registrati aumenti sulla rete carburanti con il gasolio che supera la benzina. “I prezzi del gasolio sono fuori controllo” taglia secco il presidente di Conftrasporto Paolo Ugge’. Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia “la media nazionale” del gasolio “supera di poco la benzina, posizionandosi sopra i 2,3 euro/l in modalita’ servito e oltre i 2,2 euro nel self. Salgono anche Gpl e metano auto”. Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalita’ self sale a 2,217 euro/litro. Il prezzo medio praticato del diesel self cresce a 2,220 euro/litro (venerdi’ 2,173). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato schizza a 2,323 euro/litro e il gasolio servito vola a 2,333 euro/litro”. Livelli insostenibili per chiunque e sospetti per molti. Tanto che la stessa Assopetroli-Assoenergia chiede di “garantire la congruita’ dei prezzi/aumenti” e di “stroncare tempestivamente” a qualunque livello della filiera le “condotte speculative” denunciate da piu’ parti. “Senza ulteriori interventi c’e’ il rischio di rincari per il terziario di oltre il 160% e per il caro carburanti 21 miliardi di extra costi per il solo autotrasporto” e’ l’allarme lanciato da Confcommercio che chiede al Governo ulteriori misure fino al ” ricorso allo scostamento di bilancio” per poter fare piu’ debito pubblico da destinare ad “adeguati ristori” e ridurre “Iva e accise”. “Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non e’ correlata alla realta’ dei fatti e’ una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi” aveva detto Cingolani evidenziando che “il prezzo del greggio e del gas, e’ in aumento esponenziale nonostante non ci siano problemi di carenza dell’offerta”. L’indagine della procura di Roma sara’ ad ampio raggio e riguardera’ tutta la filiera. Le organizzazioni dei consumatori, che stanno raccogliendo prove e documentazione a supporto dell’azione delle procure, chiedono il coinvolgimento della Guardia di Finanza e controlli nelle aziende. Il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust e a 104 procure italiane sui “listini prezzi fuori controllo”. Se non si ferma la speculazione, e non si pone un tetto ai listini, ulteriori aumenti finiranno per rimangiarsi tutti i tagli fiscali di Iva e accise sui quali la politica sembra pronta ad agire. Allora, suggerisce l’economista e deputato Stefano Fassina “E’ urgente introdurre prezzi amministrati, in alternativa alle aste ‘pay as you clean’, per il gas. Soltanto cosi’, si puo’ bloccare la catena della speculazione, devastante per imprese e famiglie. Ridurre accise e Iva al consumo finale alimenterebbe immorali extra-profitti difficili da tassare e scaricherebbe sul debito pubblico oneri insostenibili”. Utile anche per il parlamentare di Leu “una separazione fra il mercato del gas e i diversi mercati dell’energia” .

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Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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Trump: Zelensky vuole un accordo e rinuncerebbe alla Crimea. Putin smetta di sparare e firmi

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Volodymyr Zelensky è “più calmo” e “vuole un accordo”. È quanto ha riferito Donald Trump, secondo quanto riportato dai media americani, dopo il loro incontro avvenuto nella suggestiva cornice di San Pietro, a margine dei funerali di papa Francesco.

Un incontro positivo e nuove prospettive

Trump ha descritto l’incontro con il presidente ucraino come «andato bene», sottolineando che Zelensky sta «facendo un buon lavoro» e che «vuole un accordo». Secondo il tycoon, il leader ucraino avrebbe ribadito la richiesta di ulteriori armi per difendersi dall’aggressione russa, anche se Trump ha commentato con tono scettico: «Lo dice da tre anni. Vedremo cosa succede».

La questione della Crimea

Tra i temi toccati nel colloquio, anche quello della Crimea. Alla domanda se Zelensky sarebbe disposto a cedere la Crimea nell’ambito di un eventuale accordo di pace, Trump ha risposto: «Penso di sì». Secondo il presidente americano, «la Crimea è stata ceduta anni fa, senza un colpo di arma da fuoco sparato. Chiedete a Obama». Una posizione che conferma il suo approccio pragmatico alla questione ucraina.

L’appello a Putin: “Smetta di sparare”

Trump ha ribadito di essere «molto deluso» dalla Russia e ha lanciato un nuovo appello al presidente Vladimir Putin: «Deve smettere di sparare, sedersi e firmare un accordo». Il tycoon ha anche rinnovato la convinzione che, se fosse stato lui presidente, la guerra tra Mosca e Kiev «non sarebbe mai iniziata».

Un contesto suggestivo

Riferendosi all’incontro tenutosi a San Pietro, Trump ha aggiunto: «È l’ufficio più bello che abbia mai visto. È stata una scena molto bella». Un commento che sottolinea anche la forza simbolica del luogo dove i due leader si sono parlati, all’ombra della basilica vaticana.

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Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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