Giusto un anno fa Noemi era con la nonna in piazza Nazionale, stavano andando a prendere un gelato, quando venne colpita dal proiettile esploso da un delinquente per un regolamento di conti fra bande della camorra, una storia di droga non pagata. La piccola, poco più di due anni, era grave, venne trasportata all’ospedale Santobono dove per giorni è stata in pericolo di vita. Sua nonna rimase ferita, per fortuna in modo lieve. Chi sparò venne subito assicurato alla giustizia anche se il processo è ancora lungo. Noemi è rimasta a lungo in ospedale. Al suo capezzale arrivarono tutti: dal Presidente Mattarella, che poi la bimba ha incontrato al Quirinale, al Sindaco de Magistris, al cardinale Sepe, ai politici nazionali di tutti i colori. Soprattutto tanta gente comune, centinaia persone che animarono il muro dell’amore: disegni, fiori, poesie, palloncini e giocattoli dedicati a Noemi tutt’intorno al Santobono,un modo per far sentire l’affetto e la partecipazione ai giovani genitori della piccola, Fabio e Tania. Nell’ospedale per bambini Noemi è stata ricoverata a lungo ed ancora ha bisogno di cure, sospese, ritardate a causa della pandemia.
In questa lettera Fabio Staiano il suo papà, a un anno di distanza da quel brutto episodio che ha indignato e commosso l’Italia, chiede giustizia e ci spiega che la sua bimba quel ricordo indelebile se lo porterà addosso a lungo. Nella mente e sul corpicino.
“L’infanzia ed innocenza di nostra figlia è stata per sempre compromessa, immani sono i sacrifici che lei, così piccola e forte, in prima persona ha affrontato e dovrà continuare ad affrontare: estenuanti giornate con il busto, visite negli ospedali di tutta Italia, momenti in cui ricorda tutto e ci restituisce tutta la sua paura ed il suo terrore anche quando i rumori fuori dalla finestra sono quelli dei fuochi d’artificio e non quelli degli spari. Con i polmoni così fragili, perforati entrambi da un proiettile, che le ha toccato la colonna vertebrale, questi giorni così difficili per la salute di tutte e tutti noi per il contagio da Corona Visus per noi sono terribili. Rabbia per quanto accaduto, fatica nel presente, paure per il suo futuro non si sono trasformate però per noi in un desiderio di vendetta e di rassegnazione. A un anno dalla barbara e vigliacca sparatoria che ha colpito la nostra piccola Noemi proviamo un forte senso al contrario di riscatto e di giustizia. Abbiamo il desiderio ed il diritto come genitori di vedere assicurati in modo esemplare i responsabili di tutto questo male alla giustizia e come cittadini che non accada mai più ad altri ciò che ha toccato la nostra famiglia. In questo primo anno non ci siamo mai sentiti soli, istituzioni e persone comuni, medici e associazioni, la parte migliore di Napoli e del Paese ci ha dimostrato, lontano dai riflettori, di essere al nostro fianco, aiutandoci soprattutto a capire come affrontare una situazione più grande di noi e di essere forti e combattenti per la vita proprio come è stata la nostra piccola Noemi. La bambina più forte, coraggiosa e combattiva del mondo”. Fabio Staiano, papà di Noemi
È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.
Un protagonista della Seconda Repubblica
Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».
Politico, artista, cittadino
Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.
Una presenza costante e leale
«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».
L’It-Alert inviato sui telefonini di tutta Roma ha spaventato i cittadini che alle 13:10 hanno ricevuto il messaggio da parte della Protezione Civile Nazionale. Sui social impazza la protesta con molti utenti che ritengono eccessivo l’utilizzo del sistema – previsto per gravi emergenze o catastrofi imminenti – per annunciare gli orari di chiusura di piazza San Pietro. “Ma vi pare un uso corretto di questo strumento?”, si chiede un utente. Nessun commento dalla Protezione Civile, che ha ritenuto opportuno l’invio del messaggio per aggiornare la popolazione riguardo orari e modalità dell’ultimo saluto al Papa.
È la seconda volta che la Protezione Civile utilizza lo strumento dell’It-Alert, il sistema di allarme pubblico ufficialmente operativo dal 13 febbraio 2024. Al termine dei test effettuati in tutta Italia, It-Alert ha debuttato ufficialmente il 9 dicembre 2024 in occasione del disastro nello stabilimento Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, nel quale persero la vita cinque persone.
Una scossa di magnitudo 2.7 si è verificata questa mattina alle 8.28 nella zona dei Campi Flegrei. E’ stata avvertita dalla popolazione dei comuni dell’area e in alcuni quartieri occidentali di Napoli. L’evento ad una profondità di 4 chilometri. La scossa di questa mattina rientra nell’ambito di uno sciame sismico che ha visto in precedenza una scossa di 2.1 alle 22,26 di ieri.