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Cronache

La ‘Mantide della Brianza’ condannata ad oltre 14 anni

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Soltanto una lieve riduzione della condanna, da 16 anni e 5 mesi a 14 anni e 5 mesi di reclusione, è arrivata oggi in appello a Milano per Tiziana Morandi, 49 anni, la cosiddetta “Mantide della Brianza”, in carcere dal luglio del 2022 per aver raggirato, dopo averli contattati sui social, narcotizzato con benzodiazepine e poi rapinato nove uomini, tra i 27 e gli 83 anni. La 49enne, che viveva a Roncello (Monza) e presente in aula, prima dell’intervento della sostituta pg Maria Pia Gualtieri ha provato ancora a difendersi dando, in sostanza, la colpa al Covid. Ha parlato nelle dichiarazioni spontanee di una “condizione di annientamento” in quel periodo, che l’aveva portata ad avvicinarsi “ai social per solitudine e per arrotondare”.

Quello “che sto vivendo ora”, ha aggiunto, “è meno terribile della prigionia di allora, mentre i tg erano bollettini di guerra”. Gli uomini che andavano a casa sua “come cavie per i massaggi che io offrivo”, ha proseguito, “non erano tutti persone affidabili e sono sincera molti volevano cose diverse, che io facevo fatica a gestire”. Tutte “menzogne” da parte sua, secondo la pg Gualtieri, nelle indagini e nel processo e nessun “segnale di resipiscenza, nemmeno nelle dichiarazioni di oggi” nelle quali c’è stato “solo un riferimento al disagio che vivevano tutti gli italiani in quel momento”.

La difesa, col legale Angelo Leone, ha provato a giocare di nuovo, pure davanti alla terza sezione penale della Corte d’appello (presidente del collegio Antonella Lai), la carta di una richiesta di perizia psichiatrica, già bocciata dal Tribunale di Monza. La pg ha fatto notare che una valutazione psichiatrica agli atti, redatta da un ospedale, “aveva già escluso elementi di criticità psicopatologica”. Con la sentenza i giudici, oltre a rigettare la riapertura del processo con l’accertamento psichiatrico chiesto dalla difesa, hanno confermato tutto l’impianto accusatorio dell’inchiesta dei pm di Monza Carlo Cinque e Marco Santini e dei carabinieri.

C’è stato solo un abbassamento di due anni della pena, ma senza concessione delle attenuanti generiche. Le motivazioni del verdetto saranno depositate tra 90 giorni, ma restano certificate dal verdetto le imputazioni, una ventina in tutto, per accuse di rapina, incapacità procurata, lesioni. Stando alle indagini, su Facebook Morandi prendeva contatti con uomini, in gran parte anziani, ai quali dava appuntamento con il pretesto di un servizio massaggi. Poi, li drogava mettendo benzodiazepine nei loro drink, riducendoli “in stato di incoscienza”, e li derubava di orologi, contanti e carte di credito. Uno di loro aveva anche avuto un incidente con la macchina, dopo essere stato stordito e rapinato.

“Oggi c’è stata una riduzione – ha spiegato il difensore – ma è rimasta, comunque, una pena importante, ci aspettavamo una riduzione più sostanziosa semmai, anche se la nostra richiesta principale era di assoluzione”. Per l’avvocata di parte civile Barbara Giulivi, legale dell’unica vittima, la più giovane (27 anni all’epoca), che si è costituita nel processo, “la mancanza di una minima offerta a titolo di risarcimento del danno” da parte dell’imputata “si commenta da sola”.

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Napoli omaggia Papa Francesco: murale, statua e una piazza a suo nome

Napoli rende omaggio a Papa Francesco con un murale a Largo Maradona, una statua dello scultore Domenico Sepe e la proposta di intitolare uno slargo a Capodimonte. Un legame profondo tra il Papa argentino e la città partenopea.

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Da Sud a Sud. Napoli si mobilita per onorare la memoria di Papa Francesco, il “Papa del Sud del mondo”, con una serie di iniziative che uniscono istituzioni, artisti e cittadini in un abbraccio simbolico alla figura del pontefice argentino. Una celebrazione che sottolinea il legame speciale tra la città partenopea e il Papa venuto dalla fine del mondo.

Il murale a Largo Maradona: Francesco e Maradona uniti in un abbraccio

Nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Largo Maradona, sta per nascere un murale che ritrae Papa Francesco e Diego Armando Maradona abbracciati, ispirato a una celebre fotografia. L’iniziativa è promossa da La Bodega de Dios, associazione che cura il sito simbolo del culto popolare dedicato al Pibe de Oro.
A realizzare l’opera sarà lo street artist argentino Juan Pablo Gimenez, già autore di numerosi ritratti di Diego. «Sarà un omaggio al Papa argentino nella città di Maradona – racconta Gimenez –. Conto di completarlo entro due settimane». Un segno tangibile dell’unione tra il sacro e il profano, tra la fede e la passione popolare che animano Napoli.

Una statua in bronzo per raccontare la speranza

Anche l’arte scultorea si mobilita. L’artista Domenico Sepe sta lavorando a una statua a grandezza naturale dedicata a Papa Francesco. «Sarà un’opera in bronzo che racconterà il tema della speranza – spiega Sepe –. Mi piacerebbe che fosse ospitata nel Duomo di Napoli o in un’altra chiesa cittadina». La scultura, nata da un’idea personale dell’artista, sarà completata subito dopo l’estate e rappresenterà un ulteriore ponte tra Napoli e il suo Papa.

In consiglio comunale la proposta di intitolare uno slargo

Anche il Consiglio comunale di Napoli si muove per rendere omaggio a Bergoglio. È pronta infatti una proposta per intitolare a Papa Francesco lo slargo davanti alla Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, nota anche come la “piccola San Pietro” per la sua somiglianza con la basilica vaticana.
Il documento, firmato dal consigliere Gennaro Demetrio Paipais del gruppo “Manfredi sindaco”, impegna il sindaco e la giunta ad avviare subito l’iter per la deroga alla norma che richiederebbe dieci anni dalla scomparsa per un’intitolazione. «Il rapporto tra Papa Francesco e Napoli è stato profondo e ricco di significati», si legge nella proposta, che potrebbe essere votata già nelle prossime ore con il consenso unanime dell’assemblea.

Un legame profondo tra Napoli e Papa Francesco

Le due visite pastorali di Francesco a Napoli hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, soprattutto tra i più fragili. Ora, in una città dove il sacro e il popolare si intrecciano senza confini, l’omaggio al Papa argentino assume un significato ancora più intenso, rendendo visibile la gratitudine di Napoli a chi ha incarnato la speranza dei popoli del Sud.

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Funerali di Papa Francesco: online le foto ufficiali della Polizia di Stato scattate da Massimo Sestini a bordo di un elicottero

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Sono disponibili da oggi, sul sito ufficiale poliziadistato.it, le straordinarie fotografie realizzate in occasione delle esequie di Papa Francesco. Gli scatti portano la firma di Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, incaricato dalla Polizia di Stato di documentare uno degli eventi più solenni e seguiti al mondo.

Le immagini sono state realizzate a bordo di un elicottero del 1º Reparto Volo della Polizia di Stato, impegnato nei servizi di sicurezza durante la cerimonia. Da una prospettiva aerea unica, Sestini ha catturato il raccoglimento e l’imponenza di Piazza San Pietro gremita di fedeli e delegazioni internazionali, offrendo uno sguardo emozionante e potente sull’ultimo saluto al Pontefice.

(Funerali di Papa Francesco, tutte le foto contenute in questo articolo sono di MassimoSestini per la PoliziadiStato)

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Cadono da tetto del casolare: 14enne muore, gravissimo 13enne

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Due ragazzini sono caduti dal tetto di un casolare abbandonato, facendo un volo di circa 20 metri a Mazara del Vallo (Trapani). È successo nel lungomare San Vito, nei pressi del Mahara Hotel. Uno dei due di 14 anni è deceduto sul colpo, mentre l’altro di 13 anni è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni.

I ragazzini sarebbero entrati in un ex stabilimento vinicolo, nel pomeriggio, nonostante vi fossero cartelli di divieto e una recinzione. Sul posto sono andati i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia di Stato, la polizia municipale e anche il sindaco di Mazara Salvatore Quinci.

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