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Cronache

La grande speculazione sulla pelle degli italiani con la scusa della guerra, sono serie le inchieste dei pm di Roma e di altre procure

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Una manovra speculativa messa in atto in modo da “determinare il rincaro” sul “mercato interno” del costo del gas, della benzina e dell’energia elettrica. E’ questa l’ipotesi investigativa su cui si basa l’indagine avviata nei giorni scorsi dalla Procura di Roma. I magistrati hanno affidato alla Guardia di Finanza una serie di accertamenti ed hanno individuato nell’articolo 501 bis il profilo penale su cui procedere nelle prossime settimane. Al momento il procedimento, coordinato dal procuratore capo Francesco Lo Voi, resta contro ignoti ma l’obiettivo e’ quello di verificare se il repentino aumento dei prezzi sia legato ad una strategia concordata, ad una sorta di “cartello” creato dai vari attori del comparto che avrebbe portato, in pochi giorni, alla lievitazione dei costi. Il reato individuato dagli inquirenti prevede pene che vanno dai sei mesi ai tre anni di reclusione ma anche pene pecuniarie che possono variare dalla multa base di 516 euro fino ai 25.822 euro. Una accelerazione nell’attivita’ istruttoria dopo la formale apertura del procedimento arrivata poche ore dopo le dichiarazioni del ministro per la Transizione ecologica Cingolani che in merito all’aumento in particolare del costo del carburante aveva parlato, senza mezzi termini, di “colossale truffa”. Sulla iniziativa della procura capitolina esprime “soddisfazione” il Codacons che nei giorni scorsi ha depositato in oltre 100 procure esposti su questa vicenda. “Nel nostro esposto chiedevamo alla magistratura di procedere proprio per il possibile reato di ‘manovre speculative su merci’ (oltre che per aggiotaggio e truffa) – spiega in una nota il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi -. Siamo soddisfatti per la decisione della Procura di condividere le nostre tesi e ora, se saranno accertati illeciti sui prezzi di energia, carburanti e altri beni essenziali, i responsabili andranno incontro ad una maxi-class action del Codacons per conto di milioni di consumatori e imprese danneggiati dall’escalation dei listini”. Oltre a quella di Roma anche altri uffici giudiziari hanno avviato indagini sul rincaro dei prezzi. Al lavoro i pm Cagliari, Belluno, Prato, Ancona, Perugia, Verona. A Pescara, Trieste e Napoli sono gli uomini delle Fiamme Gialle ad aver avviato verifiche sui listini dei carburanti. Una attivita’ che viaggia parallela con quella dell’Antitrust che il 18 marzo ha notificato dettagliate richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere. L’obiettivo dell’Autorita’ “e’ quello di approfondire le ragioni di tali aumenti e, nel caso, valutare la sussistenza di spazi per un possibile intervento circoscritto soltanto all’ipotesi di un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza”.

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Cronache

Caserta: bancarotta e riciclaggio nei supermercati, arrestati imprenditori

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Due imprenditori attivi nel settore dei supermercati sono stati arrestati nell’ambito di una inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli Nord e condotta dalla locale sezione di polizia giudiziaria – nucleo Guardia di Finanza – e dal Gruppo della finanza di Aversa. M.P. F.V. sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, per le accuse, contestate a vario titolo, di bancarotta fraudolenta distrattiva, documentale e per plurime operazioni dolose, consistite nel sistematico e reiterato inadempimento delle obbligazioni fiscali per oltre 337 mila euro. Contestate anche ipotesi di autoriciclaggio: secondo procura, gli imprenditori avrebbero distratto l’intero asset aziendale rimettendolo in tre distante societa’, risultate cloni della fallita.

Alle due societa’ clone e’ stata inoltre contestata la responsabilita’ amministrativa del reato, in conseguenza del delitto di autoriciclaggio commesso dalle figure apicali nell’interesse ed a vantaggio di esse. Il passivo accertato e’ pari a circa 654mila euro nei confronti dei creditori, oltre a quanto dovuto all’Erario. Oltre all’arresto dei due imprenditori, amministratori di diritto e di fatto delle imprese coinvolte, il gip ha disposto la misura dell’obbligo di dimora L.R.K., M.P., P.G. e M.P., anch’essi imprenditori operanti nel settore dei supermercati che concorrevano con i primi due nella consumazione degli illeciti in trattazione. Nel contempo, sono state sottoposte a sequestro due societa’-clone della fallita, con sede in Aversa, ed e’ stato disposto il sequestro preventivo diretto e per equivalente di somme per complessivi 120.325 euro. I provvedimenti sono stati notificati questa mattina.

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Cronache

Latitante sorpreso dai Carabinieri durante la partita del Napoli

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I carabinieri della stazione Chiaia e della stazione San Giuseppe hanno arrestato il 19enne della Romania Luca Paul Antonescu. L’uomo – dichiarato latitante lo scorso 4 aprile – era sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli perché ritenuto gravemente indiziato di 1 tentato furto avvenuto lo scorso marzo in un noto hotel di via Partenope e di ricettazione poiché trovato in possesso – dai carabinieri della compagnia centro e sempre nello stesso mese – con un coltello a serramanico, con una chiave di un’auto verosimilmente oggetto di furto e con svariati documenti di riconoscimento intestati ad altre persone.

Ieri sera la fine della latitanza del 19enne che era in giro per Fuorigrotta. I Carabinieri, impegnati nel servizio di ordine pubblico in occasione della partita Napoli-Roma, erano a piazzale Tecchio e hanno riconosciuto il 19enne. Arrestato, ora è in carcere in attesa di giudizio.

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Cronache

Napoli: ‘meglio in carcere che a casa con mia moglie’ e si fa arrestare

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Preferisce il carcere agli arresti domiciliari con la moglie e si fa arrestare. È successo a Napoli, dove un 33enne del centro storico ha evaso i domiciliari presentandosi ai Carabinieri nella Caserma Pastrengo. Qui l’uomo ha chiesto di parlare con un maresciallo, spiegando che non voleva più scontare la pena in casa ma in carcere, lontano dalla moglie con la quale poco prima aveva litigato, decidendo così di uscire dall’abitazione. I Carabinieri lo hanno arrestato per evasione. Il 33enne ha così trascorso la notte in camera di sicurezza, in attesa di conoscere la decisione del giudice sul suo prossimo collocamento.

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