Vi vogliamo parlare della disgustosa la polémica sulla polizia nel giorno in cui ci sono due agenti uccisi ancora non sistemati nelle bare, con i cadaveri ancora non portati via dalla questura di Trieste per consentire agli inquirenti di fare ogni rilievo tecnico per le indagini. Sui social c’è sempre qualche troglodita che ha necessità di mettere in mostra il suo vuoto cerebrale, la sua assenza totale di cuore e cervello. Sui social c’é stato persino chi si é chiesto come possano perdere la vita due poliziotti tra le mura di una questura. Ecco, a questi signori si risponderà come le Indagini che stanno cercando di ricostruire la dinamica. In ogni, per cominciare a dare qualche risposta ai soliti haters che devono scatenare odio suo social, possiamo cominciare col dire che Pierluigi Rotta sarebbe stato sorpreso da una mossa improvvisa del dominicano che l’ha disarmato sparandogli per poi aprire il fuoco anche sul collega Demenego accorso in suo aiuto. Sembrano questi i fatti. Ma c’è una inchiesta che fará chiarezza. In queste ore ha fatto discutere un tweet del solito Chef Rubio. Uno che ne spara sempre più grandi e più in alto per alimentare il suo ego smisurato.
Lo chef ha espresso critiche penose sulle forze dell’ordine nel momento peggiore che potesse scegliere: quando ci sono due poliziotti morti a terra. Ancora caldi. Per il signore dei budini e delle frittate “é inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra“, ha scritto sui social. Una presa di posizione talmente disgustosa che persino i suoi followers hanno rigettato e definito penosa per forma e sostanza.
I suoi seguaci sui social l’hanno criticato in modo aspro: “Rispetto Rubio… Ti seguo e mi piaci ma potevi fare a meno di scrivere questo post irrispettoso nei confronti dei due poveri poliziotti“, ha scritto un utente. Sul profilo twitter di Rubio è subito arrivata una valanga di commenti tra il risentito e il disgustato . E così lo chef Rubio, invece di fare retromarcia e scusarsi per le scemenze scritte nel momento sbagliato, si é messo a polemizzare con l’ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, che su Facebook scrive: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. Non sei uno ‘chef’ sei uno stupido“.
Poi a dare fuoco alle polveri è intervenuta anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha rincarato la dose: “Odio dover dare spazio a questo individuo, ma stavolta è troppo. Insulta la Polizia nel giorno in cui vengono uccisi due agenti: e questo miserabile ce lo ritroviamo in Tv. Nessun politico o giornalista di sinistra condanna parole agghiaccianti come queste. Le condividono?“. Insomma la frase di Rubio ha il vago sapore di un autogol. Rubio, che forse da cucinare ma certo non sa tacere, ha fatto esattamente quello che più odiano gli italiani in questi casi. Assistere all canea di polemiche politiche su due cadaveri due servitori dello Stato. Chi ci guadagna in questo caso? Rubio tiene alto il suo ego, i politici la loro propaganda. Senza alcun rispetto per i morti. Senza alcun rispetto per due poliziotti uccisi da un bandito schizofrenico sociopatico che ha distrutto due famiglie oltre alla sua è un Paese intero che ama la Polizia di Stato.
Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.
Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.
E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.