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Cultura

Klimt da record, ultimo ritratto venduto a 86 mln euro

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In un’asta emozionante da Sotheby’s a Londra, contrassegnata da un susseguirsi di rilanci fra la sede di New Bond Street e chi offriva via telefono, questa sera è stato stabilito il nuovo record di vendita per un’opera d’arte in Europa. Il capolavoro di Gustav Klimt intitolato la ‘Dama con ventaglio’ (Dame mit Facher), il suo ultimo ritratto, è stato infatti battuto a 74 milioni di sterline (86 milioni di euro) e se lo è aggiudicato un compratore in sala, come ha sottolineato la stessa casa d’aste. In dollari, la quotazione supera i 94 milioni. La ‘Dama con ventaglio’ del celebre pittore simbolista austriaco rappresenta l’estremo capolavoro realizzato da Klimt: fu iniziato nel 1917 ed era ancora sul cavalletto del suo atelier quando l’artista morì inaspettatamente nel febbraio del 1918 all’apice del suo splendore artistico a 55 anni di età. L’identità della donna ritratta resta sconosciuta. Secondo Helena Newman, responsabile mondiale di Sotheby’s per l’Arte Impressionista e Moderna, questo quadro è qualcosa di diverso e di eccezionale rispetto al pur straordinario insieme dell’opus di Klimt: il frutto di “un tour de force tecnico pieno di sperimentazioni che superano i limiti, oltre che un’accorata ode alla bellezza assoluta”.

L’importanza del ritratto è riscontrabile anche nel nuovo record di vendita stabilito oggi. Il costo massimo battuto all’asta in Europa per un’opera d’arte era stato finora raggiunto con i 65 milioni di sterline – quasi dieci milioni in meno rispetto al Klimt – pagati per ‘Walking Man I’ (della serie di sculture dedicate all’Uomo che cammina) di Alberto Giacometti, venduta sempre da Sotheby’s nel 2010. Mentre ‘L’Empire des Lumieres’ di Rene Magritte ha di recente toccato presso la stessa casa d’aste quota 59,4 milioni di sterline.

Resta comunque lontanissimo il record mondiale registrato in America per il ‘Salvator Mundi’ attribuito a Leonardo da Vinci, battuto da Christie’s a New York nel novembre 2017 per ben 400 milioni di dollari (oltre 450 con i diritti d’asta). Bisogna ricordare anche la rarità dei ritratti di Klimt che si trovano difficilmente sul mercato. Sotheby’s ha dichiarato che l’unico considerato dalla critica di analogo livello rispetto alla ‘Dama con ventaglio’ – il ‘Ritratto di Adele Bloch-Bauer II’, del 1912 – era stato venduto per 87,9 milioni di dollari da Christie’s a New York nel 2006; anche se gira voce che altri due ritratti dell’artista austriaco siano stati acquistati privatamente per più di 100 milioni di dollari ciascuno. Fra gli altri pezzi forti dell’asta odierna si segnalano un ‘Interno Notturno’ di Lucien Freud, valutato alla vigilia fra 8 e 12 milioni di sterline; o ancora una scultura di Giacometti, ‘Busto di Diego’, quotata fra 4 e 6 milioni.

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Cultura

Il caffè simbolo di Napoli, una due giorni per celebrarlo

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Non c’è giornata dei napoletani che non inizi con un caffè: che sia tradizionale, macchiato, schiumato, freddo o caldo, in tazza o in vetro, ma il buongiorno è sempre accompagnato da un caffè. E per celebrare questo legame imprescindibile tra la città e la sua bevanda, il Comune di Napoli propone una due giorni, il 7 e 8 maggio, dedicata interamente al caffè con la manifestazione ‘Nu bbellu ccafè’ in programma al Maschio Angioino. “Parlare del caffè a Napoli è parlare di noi – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – il senso del caffè è socialità, cultura, storia, è stare insieme. Il grande valore di Napoli oggi è essere una grande capitale in cui le persone stanno insieme ed è importante soprattutto in un momento fatto di grandi divisioni, sofferenze e guerre e il caffè è anche momento di pace”.

Un legame che è celebrato e raccontato da sempre anche dalla musica, dal teatro, dalla letteratura. “Il caffè, insieme alla pizza, è uno degli emblemi della nostra città – ha detto l’assessora al Turismo, Teresa Armato – vogliamo fare in modo che le nostre tradizioni enogastronomiche diventino sempre più attrattori turistici perché a Napoli vengono per tante ragioni e una di queste sono sicuramente il mangiare e il bere le nostre prelibatezze”. L’idea della manifestazione è nata da un ordine del giorno proposto dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Flavia Sorrentino, e approvato all’unanimità, con cui si chiedeva di istituire la Giornata del caffè in città.

Al Maschio Angioino, napoletani e turisti potranno partecipare a incontri che spiegheranno il caffè, le sue varianti e come si è arrivati al rito del caffè, potranno partecipare a workshop, a cui si affiancheranno momenti di assaggio, competizioni e contest. Alla manifestazione parteciperanno esperti di caffè, tutte le torrefazioni napoletane, molti bar napoletani fra cui lo storico Gambrinus. Un’iniziativa che si pone anche nel solco del percorso che la città di Napoli, insieme ad altre città italiane, ha messo in campo affinché il caffè sia riconosciuto patrimonio Unesco.

“Con questa manifestazione proviamo a diffondere questa dipendenza – ha sottolineato lo scrittore Maurizio De Giovanni – cerchiamo di fare da ‘pusher’ di una dipendenza fondamentale per i napoletani per cui il caffè è una modalità di incontro sociale”. Il logo della manifestazione è stato realizzato dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

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Cronache

Strasburgo: Getty restituisca la statua dell’Atleta di Lisippo all’Italia

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L’Italia ha tutto il diritto di confiscare e chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’Atleta vittorioso attribuita a Lisippo che si trova attualmente nel museo della la villa Getty a Malibu, in California. Lo ha stabilito oggi all’unanimità la Corte europea dei diritti umani respingendo il ricorso presentato dalla fondazione Paul Getty per violazione della protezione della proprietà.

Nella sua sentenza, la Corte di Strasburgo ha quindi riconosciuto la legittimità dell’azione intrapresa dalle autorità italiane per recuperare l’opera d’arte che venne rinvenuta nelle acque dell’Adriatico, al largo delle Marche, nel 1964. E che, dopo varie vicissitudini, venne acquistata dalla fondazioni Getty nel 1977 per approdare infine al museo di Malibu. I giudici, in particolare, hanno sottolineato che la protezione del patrimonio culturale e artistico di un Paese rappresenta una priorità anche dal punto di vista giuridico. Inoltre, diverse norme internazionali sanciscono il diritto di contrastare l’acquisto, l’importazione e l’esportazione illecita di beni appartenenti al patrimonio culturale di una nazione.

La fondazione Getty, sottolinea inoltre la Corte, si è comportata “in maniera negligente o non in buona fede nel comprare la statua nonostante fosse a conoscenza delle richieste avanzate dallo Stato italiano e degli sforzi intrapresi per il suo recupero”. Da qui la constatazione che la decisione dei giudici italiani di procedere alla confisca del bene conteso “è stata proporzionata all’obiettivo di garantirne la restituzione”.

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Cultura

“L’avvocato del D10S”: Angelo Pisani e la battaglia giudiziaria per Maradona

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Il libro “L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani non è solo un tributo a Diego Armando Maradona, ma anche una narrazione intensa e appassionata delle battaglie legali che hanno segnato la vita del leggendario calciatore. L’opera, pubblicata da LOG edizioni e lunga 159 pagine, è disponibile al prezzo di 14,90 euro e si rivela un testo cruciale per chi desidera comprendere a fondo le vicende giuridiche e umane del “pibe de oro”.

Angelo Pisani, che ha rappresentato Maradona nelle aule di giustizia, descrive con fervore la sua lotta per dimostrare l’innocenza del calciatore di fronte alle accuse di evasione fiscale e altri gravi addebiti mossi dalla giustizia italiana. Attraverso un lavoro legale che si è esteso per decenni, Pisani è riuscito a infrangere il “muro di titanio” di Equitalia, sancendo giuridicamente l’innocenza di Diego.

Il titolo del libro, “L’avvocato del D10S”, è una chiara dichiarazione di stima e devozione verso Maradona, e il sottotitolo “Un’arringa in difesa di Diego Armando Maradona” stabilisce inequivocabilmente il tono dell’opera. Le prefazioni e le postfazioni scritte da noti esponenti del tifo calcistico partenopeo e figure chiave dell’ambiente sociale latino, come Maurizio de Giovanni, Gianni Minà e Nicola Graziano, arricchiscono ulteriormente il testo, aggiungendo diverse prospettive sulla figura di Maradona.

Il libro offre un ritratto inedito di Maradona, non solo come sportivo eccezionale ma anche come eroe umano e difensore dei più deboli, costantemente in lotta contro figure potenti come i presidenti della FIFA, Joao Havelange e Sepp Blatter. Inoltre, evidenzia il supporto di Maradona ai governi di sinistra in America Latina, una posizione che lo ha reso un bersaglio politico tanto quanto una stella del calcio.

Pisani non manca di ricordare il sostegno di Fidel Castro a Maradona durante i suoi momenti più bui, come la lotta contro la tossicodipendenza, un periodo durante il quale Maradona stesso riconoscerà il suo debito verso il leader cubano tatuandosi l’immagine del Che Guevara.

Il culmine del libro si raggiunge nel racconto del 25 maggio 2014, quando la giustizia italiana, dopo una lunga serie di battaglie legali, ha finalmente scagionato Maradona da ogni accusa di evasione fiscale. Questo evento non solo ha rappresentato una vittoria legale, ma ha anche simboleggiato la riscossa di un uomo contro un sistema che sembrava schiacciarlo.

“L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani è quindi molto più di un semplice racconto giuridico; è un’affascinante biografia che intreccia diritto, sport e politica, mostrando come la vita di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi sia stata incessantemente intrecciata con le dinamiche del potere a livello mondiale.

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