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Juve e Milan è domino delle panchine, Conte verso Napoli

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E’ ancora valzer delle panchine, perché sono gli allenatori i grandi protagonisti di questa fase del calciomercato, che poi, a livello di arrivi e partenze nelle varie ‘rose’, dipenderà anche dalle loro indicazioni. Così è sempre attuale il discorso di THIAGO MOTTA alla Juventus, dove l’italo-brasiliano vorrebbe portare con sé da Bologna CALAFIORI, mentre per il Milan siamo ai dettagli per FONSECA, che ormai sembra aver sbaragliato la concorrenza. Il discorso sui rossoneri fa tornare in mente il nome di PIOLI, il quale a persone a lui vicine avrebbe confidato di aver voglia di tentare un’avventura all’estero. Intanto però il suo nome rimane valido come alternativa nel caso andasse a monte la trattativa fra CONTE e il Napoli. Che, va detto, sembra molto ben avviata, a parte il solito problema, quando c’è De Laurentiis di mezzo, dei diritti di immagine. Conte per andare al Napoli avrebbe accettato di ridurre da 8 a 6,5 milioni all’anno la propria richiesta economica, ma avrebbe chiesto di avere con sé ORIALI come team manager e, visto che OSIMHEN se ne andrà (ora la soluzione più probabile appare la Premier League, e non più il Paris SG), di fare il possibile con il Chelsea per prendere LUKAKU, che tornerà ai Blues dopo l’esperienza alla Roma. E proprio Osimhen, che piace molto al probabilissimo nuovo allenatore del Chelsea MARESCA, potrebbe essere la pedina giusta per sbloccare la trattativa. Si diceva di Motta, e quindi il Bologna dovrà cercare un nuovo allenatore: il candidato numero uno sembra essere diventato ITALIANO, ma non ci saranno annunci fino al recupero di campionato che la Fiorentina deve giocare contro l’Atalanta. Per la panchina viola la volata sembra essere ristretta a PALLADINO e AQUILANI (per lui sarebbe un ritorno, perché a Firenze ha allenato la Primavera). Servirà un nuovo tecnico anche al Monza, al quale si è proposto NESTA: ma Galliani sembra intenzionato a puntare su PIRLO, sempre che il campione del mondo 2006 non decida di rimanere alla Sampdoria, che per la prossima stagione ha programmi molto ambiziosi. Ma esiste anche un mercato dei calciatori, e in queste ore è stato molto attiva la Roma, con il nuovo ds Ghisolfi già al lavoro. Così per l’attacco è spuntato il nome di PAVLIDIS, bomber greco dell’Az Alkmaar che in questa stagione ha segnato 33 gol e piace pure al Bologna. L’altro obiettivo è una vecchia conoscenza, ovvero MORATA, che si libera dall’Atletico per 12 milioni ma è perplesso in quanto vorrebbe giocare la Champions. Un sogno della Roma si chiama CHIESA (piace anche al Liverpool), sempre che la Juve se ne voglia privare: piuttosto i bianconeri, tramite l’agente Lucci, avrebbero offerto KOSTIC. Intanto l’etere romano rilancia la suggestione di un possibile ritorno in giallorosso di FRATTESI se l’Inter, per fare mercato, sarà costretto a fare una cessione. Il Milan sta tentando di prendere FOFANA del Monaco, individuato come obiettivo primario per il centrocampo. Il Liverpool insiste con l’Atalanta ma sembra aver mollato KOOPMEINERS, sulla cui cessione Gasperini ha messo il veto, e ora sembra voler puntare su EDERSON, che piace molto anche alla Juventus, situazione finanziaria permettendo visto che quella della Dea è una bottega molto cara. Infine il Como, che non ha certo rinunciato all’idea di prendere ICARDI, nonostante l’attaccante argentino sia diventato un vero e proprio idolo al Galatasaray, soprattutto dopo la doppietta di ieri contro il Konyaspor che regalato ai giallorossi di Istanbul il secondo titolo nazionale di fila.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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