Collegati con noi

Cronache

Julen è un bimbo di 2 anni da 7 giorni in fondo ad un pozzo di 100 metri, si scava ancora per recuperarlo ma…

Pubblicato

del

#Julen, in diretta i soccorritori che scavano un pozzo adiacente a quello dove è caduto il bimbo di 2 anni vicino Malaga

In Spagna è stata scavata più di metà del tunnel parallelo al pozzo dove è caduto Julen, il piccolo di 2 anni, precipitato nelle viscere della terra ormai una settimana fa. Fonti dei soccorritori, che da giorni lavorano senza sosta nonostante si siano ridotte al lumicino le speranze di ritrovare il bimbo ancora in vita, hanno reso noto che, alle 07:00 di stamane, erano stati scavati 33 dei 60 metri del tunnel.

Sarà proprio in questo tunnel che verrà calata la capsula metallica che permetterà di costruire una galleria orizzontale per avvicinarsi al luogo dove sta il bimbo. Le operazioni hanno trovato ogni genere di difficoltà, non solo causate dal maltempo degli ultimi giorni, ma anche dalla particolare orografia e conformazione geologica del terreno. Nella notte, ha rallentato lo scavo la presenza di una spessa roccia a 18 metri di profondità.

Da quando domenica è caduto in un pozzo abbandonato, largo 25 centimetri e profondo più di 100 metri, nelle campagne di un paesino di nome Totalan, alle porte di Malaga, in Andalusia, il bimbo di appena due anni non ha dato segni di vita. Era nelle campagne insieme ai genitori, per un pranzo con amici di famiglia. Finora è stato impossibile raggiungere il piccolo perchè il pozzo è bloccato da uno strato di terra, sabbia e pietre che potrebbero essere state trascinate giù da Julen quando è caduto.

La realizzazione del tunnel potrebbe richiedere circa 35 ore se la trivella impiegata non incontrerà ostacoli nel terreno. Ma le possibilità di trovare il bimbo in vita sono ormai poche: non sono emersi segni di vita da quando Julen è caduto.

I genitori del bambino hanno già perso un altro figlio, Olivier, nel 2017, colto da “morte improvvisa”, forse un infarto, mentre passeggiava su una spiaggia con il papà e la mamma. La Guardia civile ha interrogato sia i genitori sia l’imprenditore che ha realizzato il pozzo che non era segnalato al momento dell’incidente. Secondo le autorità dell’Andalusia, l’imprenditore non aveva richiesto i permessi necessari prima di procedere alla sua realizzazione.
La vicenda, che ricorda quella del piccolo Alfredino Rampi di Vermicino, avvenuta nei pressi di Frascati nel 1981, sta tenendo la Spagna con il fiato sospeso. “È come se Julen fosse figlio di tutti”, ha detto Angel Garcia Vidal, l’ingegnere che coordina le operazioni. Sul posto è arrivato anche il presidente andaluso, Juan Manuel Moreno, che prima ha fatto un punto con i soccorritori e poi si è recato a casa della famiglia del bambino.

Advertisement

Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

Pubblicato

del

Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

Continua a leggere

Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

Pubblicato

del

Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

Continua a leggere

Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

Pubblicato

del

E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto