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Politica

Italia-Cina, “Con la cultura vinciamo tutti”

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“Con la cultura vinciamo tutti”. Piuttosto elegante nel suo completo fumo di Londra con cravatta in nuance, Lou Shugang, ministro cinese di cultura e turismo, arriva a Palazzo Barberini con il naso all’insu’, lo sguardo miope che si perde nel grande soffitto affrescato del salone di Pietro da Cortona. E quando viene il suo turno per prendere la parola nel Forum Cultura organizzato a latere della visita romana di Xi Jinping, e’ un profluvio di apprezzamenti per il patrimonio italiano. “Siamo arrivati a Roma, citta’ eterna…”, esordisce citando Marco Polo e Matteo Ricci, “l’altro capolinea della via della Seta e’ qui” e il 2020, anno della cultura Italia-Cina appena annunciato da Mattarella e Xi “sara’ una grande occasione”. Coordinato dal presidente ed ex ministro della cultura Francesco Rutelli, il Forum e’ di fatto una sorta di piattaforma di lavoro alla quale si lavorava da mesi per stipulare accordi e mettere a punto iniziative congiunte. I partecipanti sono quasi tutti operatori del settore di entrambi i paesi, dai direttori dei musei ai sovrintendenti delle fondazioni liriche, dai manager dei teatri ai produttori. C’e’ il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che rivela di aver incontrato Lou Shugang ieri a Firenze in un lungo pomeriggio passato a immaginare scambi di mostre e strategie di accoglienza per i turisti. C’e’ il direttore del Mann di Napoli Paolo Giulierini, c’e’ la presidente del Maxxi Giovanna Melandri. Elegante e cordiale la direttrice di Palazzo Barberini Flaminia Gennari Sartori fa gli onori di casa. Per l’Unesco, un tema che insieme unisce e divide i due paesi, con l’Italia che vede incalzata proprio dalla Cina la sua tradizionale supremazia, c’e’ il presidente della Commissione italiana Franco Bernabe’.

Un po’ spaesato in prima fila e’ seduto Riccardo Cocciante che a Pechino, racconta, e’ un po’ di casa, anche se qui rimane confinato nella sua veste di ospite muto. Tant’e’, a rappresentare l’Italia, insieme con Rutelli che fa da padrone di casa, ci sono i due ministri della cultura e del turismo, il pentastellato Alberto Bonisoli e il leghista Gianmarco Centinaio, che arrivano quasi insieme al museo che fu la prestigiosa dimora dei Barberini e si danno rispettosamente il turno nell’annunciare iniziative. Entrambi raccontano di aver incontrato il ministro cinese gia’ in mattinata, Bonisoli tra le meraviglie di Palazzo Altemps (“Era emozionato come pure gli altri della delegazione cinese – raccontera’ poi a margine – lo intrigavano le tante statue a pezzi”) e Centinaio nelle piu’ sobrie stanze del suo ministero. E se il ministro dei beni culturali snocciola accordi sulla lotta al traffico di opere d’arte insieme ad una serie di gemellaggi fra siti Unesco (Il piu’ particolare pare l’abbia suggerito il premier cinese, e’ quello tra Verona e Hangzhou citta’ famosa per una vicenda per tanti versi simile a quella di Romeo e Giulietta), il responsabile del turismo annuncia il potenziamento dei voli aerei, un ruolo rinnovato dell’Enit, l’azione di governo per rendere piu’ facili i visti. Poi lancia l’idea di portare i turisti cinesi, da sempre legati soprattutto alle citta’ d’arte, nei piccoli borghi o alla scoperta di itinerari rurali. E perche’ no pure in crociera, alle terme, nei centri benessere.”Su queste cose c’e’ da investire”, incalza Centinaio. Sul palco dopo i ministri si susseguono i direttori dei musei e i responsabili delle istituzioni musicali e teatrali. Peccato che una traduzione simultanea al limite della fantasia, renda quasi impossibile capire quello che dicono. Le proposte operative in ogni modo sono gia’ avviate. Alla fine, dopo che le autorita’ tra un sorriso e un photocall sono andate via in vista della cena al Quirinale, ci sarebbe tempo finalmente per concedersi alla meraviglia per gli occhi pieni di mistero della giovane Fornarina, custodita a pochi passi dal salone dorato di Pietro da Cortona. Rutelli insiste, Raffaello e’ un altro mito per il Paese del Dragone che il prossimo anno, proprio in virtu’ dei nuovi accordi, ospitera’ una grande mostra dedicata al genio urbinate di cui ricorrono i 500 anni dalla morte. Tentativo fallito, il protocollo non lo consentiva i custodi del museo nemmeno. Sara’ per un’altra volta. Rutelli allarga le braccia e sorride: “Quella pero’ non ve la prestiamo”.

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Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

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“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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