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Indomabile Crotone ma vince il Napoli trascinato da Insigne e Mertens, Champions vicina

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Il Napoli batte 4-3 il Crotone allo Stadio Maradona con una prestazione a corrente alternata contro una squadra modesta (ultima in classifica) ma motivata in campo e i tre gol fatti ne sono la testimonianza.Dopo un primo tempo di marca azzurra, la squadra rischia di compromettere tutto nella ripresa con qualche calo di concentrazione di troppo ma con caparbietà alla fine porta a casa il risultato.  Con 4 vittorie consecutive e 56 punti in classifica il Napoli prosegue la sua corsa per un posto in zona Champions, sperando di avere la meglio alla lunga sulla Juventus o sull”Atalanta.  Gattuso, reduce con la sua squadra da tre vittorie (Bologna in casa, Milan e Roma in trasferta) lascia fuori Zieliński e schiera Mertens trequartista al fianco di Politano (preferito a Lozano) e Insigne e alle spalle di Osimhen. In porta Meret, centrali in difesa Manolas e Maksimovic (con Koulibaly squalificato) . I due terzini Di Lorenzo e  Mario Rui e in mediana Bakayoko al posto dell’infortunato Demme fa coppia con Fabian. Diffidati Lozano e Mario Rui. Recuperati in panchina Rrahmani, Petagna e anche  Ospina nonostante il problema al dito patito in settimana. La società riprova le mosse scaramantiche confermando il silenzio stampa e la visita del Presidente De Laurentiis alla squadra nel pre-partita.


Lorenzo Insigne premiato come MVP (migliore in assoluto decretato dalla Lega) del mese di marzo della Serie A. E proprio il capitano appare molto in palla fin dai primi minuti e con lui a dire il vero tutto il reparto offensivo: Mertens, Politano, Osimhen provano a dettare legge sin da subito con giocare sopraffine. Il primo gol azzurro arriva al 19′: Di Lorenzo manda a vuoto il terzino avversario e lancia al centro area per Insigne. Il capitano calcia forte e il  tiro deviato prima da Messias e poi da Djidji termina in porta.  Al 22′ il raddoppio.
Bella azione di Fabian Ruiz che serve Insigne. Con una magia Lorenzo appoggia ad Osimhen che altro non fa che segnare a porta vuota.

Al 25′ una distrazione evitabile di Manolas consente al Crotone di accorciare. Cross di Benali per Simy che solo in area batte Meret . Ma non è finita. Sale in cattedra Dries Mertens. Al 32′ Benali stende Fabian dal limite. Calcio di punizione per gli azzurri: parabola perfetta del folletto belga che lascia di sasso Cordaz. Il primo tempo termina 3-1 per il Napoli.
Inizia il secondo tempo e il Napoli va in corto circuito. Al 48′ corner per i calabresi, sponda di Messias e Simy anticipa tutti e firma così una doppietta . Al 58′ il Crotone pareggia: grave errore di Maksimovic che si fa superare da Messias, l’attaccante anche troppo agevolmente infila Meret.


Gli azzurri non demordono e raddrizzano il risultato al 71′: azione costruita bene dal Napoli, la palla arriva a Di Lorenzo che con un tiro dalla destra insacca rasoterra.
Finale in cui il Napoli prova a chiuderla ulteriormente ma il fischio finale decreta il  4-3 .

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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