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Cultura

Il magistrato Maresca: momento drammatico per il Paese, ora lo Stato usi rigore assoluto e disciplina ferrea per far rispettare le regole

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Ho speso tutta la vita a predicare il rispetto delle regole. E ora che mi assale una certa ansia leggendo notizie e vedendo scene imbarazzanti, mi rimbombano nella testa le tante lezioni sulla legalità fatte ai ragazzi delle scuole di frontiera, in trincea.
Perché esistono le regole e perché conviene rispettarle. Sì, conviene rispettarle! Non solo perché è obbligatorio, ma proprio perché è utile, è conveniente per tutti.
Oggi drammaticamente stiamo assistendo alla fiera dell’illegalità, in un ambito, quello della salute, nel quale non si può scherzare.

Locali serali pieni di gente che se ne fotte allegramente delle più minime precauzioni sanitarie. Gente in quarantena che va a sciare. Detenuti che sfasciano le carceri che li ospitano e i loro familiari che bloccano la circolazione stradale. Gente che assalta treni per sfuggire ai divieti. Sembra che nessuno capisca. O nessuno vuole capire.

Se allora la situazione è seria, come purtroppo è, e tutta la popolazione corre rischi seri, bisogna cambiare rotta.
Avete visto che cosa significa abituarsi a non rispettare le regole?
Si è creata una ampia fascia di cialtroneria, difficilmente fronteggiabile in momenti di crisi.

Ecco cosa si rischia ad allevare una generazione disabituata a rispettare le regole e che non riconosce l’Autorità. Oggi tutti devono capire che le regole devono essere rispettate. Per imporle però ci vuole autorevolezza, decisione e forza. I messaggi contraddittori non aiutano.

Il treno arrivato da Milano. Centinaia di persone che dalla Lombardia sono rientrate a Napoli esponendo al contagio l’intero Sud

Non è il momento delle polemiche, non c’è spazio per sindacare modi e metodi seguiti. Ma una cosa sembra evidente: la strada del permissivismo, degli inviti ad adottare comportamenti responsabili ha fallito. Non c’è più spazio per la deplorevole tolleranza di atti e comportamenti illeciti. È il momento del rigore.
Divieti senza sanzioni sono solo inutile esercizio di retorica politica. Sicuramente non siamo la Cina, da cui sono arrivate immagini di città militarizzate, ma neanche possiamo fare la figura della Repubblica delle banane dove tutto è consentito anche quando non si può. Su questi temi ed in questi momenti ci vogliono solo rigore assoluto e disciplina ferrea. Solo così possiamo uscirne indenni. Ai ragazzi di Napoli, quelli che seguiamo con l’associazione Arti e Mestieri e ai tanti altri come loro, mi sento di dire: non credete di essere immortali, guardate che non siamo in un videogioco.  Le scuole, i tribunali, i cinema e i teatri sono chiusi non per un bizzarro allarme meteo, ma perché esiste davvero un rischio serio.
Non aspettiamo, come al solito, di vedere prima il morto a terra, ma sforziamoci a ragionare un attimo prima e capire l’importanza del rispetto delle raccomandazioni fornite.

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Cultura

Consulta: niente automatismo sulla sospensione dei genitori, decide il giudice

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Stop all’automatismo che impone la sospensione della responsabilità genitoriale per i genitori condannati per maltrattamenti in famiglia. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 55 del 2025, dichiarando illegittimo l’articolo 34, secondo comma, del Codice penale nella parte in cui non consente al giudice di valutare in concreto l’interesse del minore.

Una norma rigida che non tutela sempre i figli

L’automatismo previsto dalla norma, secondo cui alla condanna per maltrattamenti in famiglia (articolo 572 c.p.) segue obbligatoriamente la sospensione della responsabilità genitoriale per il doppio della pena, è stato giudicato irragionevole e incostituzionale. Secondo la Consulta, la previsione esclude qualsiasi valutazione caso per caso e impedisce al giudice di verificare se la sospensione sia effettivamente nell’interesse del minore, come invece richiedono gli articoli 2, 3 e 30 della Costituzione.

Il caso sollevato dal Tribunale di Siena

A sollevare la questione è stato il Tribunale di Siena, che aveva riconosciuto la responsabilità penale di due genitori per maltrattamenti nei confronti dei figli minori, ma riteneva inadeguato applicare in automatico la sospensione della responsabilità genitoriale. Il giudice toscano ha evidenziato la possibilità concreta che, in presenza di una riconciliazione familiare e di un miglioramento del contesto domestico, la sospensione potesse arrecare un danno ulteriore ai minori.

Il principio: al centro l’interesse del minore

La Corte ha ribadito che la tutela dell’interesse del minore non può essere affidata a presunzioni assolute, bensì deve derivare da una valutazione specifica del contesto familiare e della reale efficacia protettiva della misura. Il giudice penale deve dunque essere libero di stabilire, caso per caso, se la sospensione della responsabilità genitoriale sia davvero la scelta più idonea alla protezione del figlio.

La continuità con la giurisprudenza

La decisione si inserisce nel solco della sentenza n. 102 del 2020, con cui la Consulta aveva già bocciato l’automatismo previsto per i genitori condannati per sottrazione internazionale di minore. In entrambi i casi, si riafferma il principio secondo cui le misure che incidono sulla genitorialità devono essere coerenti con i valori costituzionali e orientate alla tutela concreta del minore.

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Cultura

Addio a Mario Vargas Llosa, Nobel per la Letteratura: è morto a Lima a 89 anni

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Il mondo della cultura piange la scomparsa di Mario Vargas Llosa (foto in evidenza di Imagoeconomica), uno dei più grandi romanzieri del Novecento e premio Nobel per la Letteratura nel 2010. Lo scrittore peruviano si è spento oggi, domenica, a Lima all’età di 89 anni, circondato dalla sua famiglia, come ha comunicato suo figlio Álvaro attraverso un messaggio pubblicato sul suo account ufficiale di X.

«Con profondo dolore, rendiamo pubblico che nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace».

Una vita tra letteratura e impegno

Nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936, Vargas Llosa è stato tra i più influenti autori della narrativa ispanoamericana contemporanea. Oltre ai riconoscimenti letterari internazionali, ha vissuto una vita profondamente segnata anche dall’impegno civile e politico.

Con la sua scrittura tagliente e lucida, ha raccontato le contraddizioni della società peruviana e latinoamericana, esplorando con coraggio e passione temi di potere, ingiustizia e libertà.

I capolavori che hanno segnato la sua carriera

Autore di romanzi fondamentali come “La città e i cani” (1963), durissima denuncia del sistema militare peruviano, e “La casa verde” (1966), Vargas Llosa ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura del Novecento. La sua vasta produzione comprende anche saggi, articoli e testi teatrali.

Un addio in forma privata

Come reso noto dalla famiglia, i funerali saranno celebrati in forma privata e, nel rispetto della volontà dell’autore, le sue spoglie saranno cremate. Un addio sobrio, coerente con la riservatezza che ha spesso contraddistinto l’uomo dietro lo scrittore.

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Cultura

La Campania conquista il mondiale di fisica per studenti: cinque eccellenze campane rappresenteranno l’Italia all’IYPT 2025

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Cinque giovani talenti campani delle scuole superiori rappresenteranno l’Italia all’International Young Physicists’ Tournament (IYPT) 2025, la più prestigiosa competizione mondiale di fisica per studenti delle scuole superiori, che si svolgerà dal 29 giugno al 6 luglio a Lund, in Svezia.

Dopo una severa selezione nazionale, articolata in prove pratiche e orali, sono stati scelti cinque studenti, tutti provenienti da istituti superiori della Campania: il Liceo Mercalli di Napoli e il Liceo Buchner di Ischia. Una vittoria che premia la qualità della formazione scientifica nelle scuole del Sud e conferma il livello di eccellenza raggiunto dalla regione in campo scientifico.

Tra i protagonisti Pierluigi Trani, talento di Ischia

Tra i cinque campioni c’è Pierluigi Trani, studente del terzo anno del Liceo Scientifico Buchner di Ischia, attualmente a Salonicco, in Grecia, per partecipare a un torneo amichevole di preparazione con altri cinque Paesi del sud Europa. Trani si è classificato tra i primi quattro nella fase provinciale dei Campionati di Fisica 2025 a Napoli, risultando l’unico studente ischitano tra i primi dieci. Inoltre, si è distinto a livello nazionale arrivando terzo alle Olimpiadi di Statistica nella sua fascia d’età.

Il giovane fisico non ha intenzione di fermarsi qui: dopo l’esperienza mondiale in Svezia, proseguirà i suoi studi in un prestigioso college londinese, pronto ad accoglierlo per coltivare il suo brillante futuro accademico.

Un team guidato da due docenti campani

A guidare la squadra italiana saranno Gianmarco Sasso e Raffaele Campanile, entrambi docenti del Liceo Buchner di Ischia. I due insegnanti hanno seguito tutte le fasi della selezione e accompagnano i ragazzi nella preparazione per la competizione internazionale. L’IYPT è un torneo con una lunga storia: esiste da 38 anni, ma l’Italia partecipa ufficialmente solo dal 2024, grazie al sostegno dell’associazione “Scienza e Scuola”, con sede nel Meridione. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ancora non riconosce formalmente la competizione, ma l’entusiasmo e la determinazione di studenti e docenti colmano ogni lacuna istituzionale.

La fisica come passione e riscatto territoriale

L’affermazione della Campania all’IYPT è un segnale forte: il talento scientifico non conosce confini geografici, e può emergere anche in territori spesso penalizzati da scarse risorse e riconoscimenti. I cinque ragazzi selezionati, con il sostegno dei loro docenti e di una rete associativa motivata, porteranno in alto il nome dell’Italia e del Sud Europa, confrontandosi con delegazioni di ben 39 nazioni.

Dal cuore del Sud, un segnale di speranza, competenza e futuro.

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