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Il M5s sfida la Lega sulla Rai: riduzione drastica e poi aboliamo canone dal 2021

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Un contropiede su un terreno molto popolare. Il Movimento 5 Stelle spiazza la Lega e prende l’iniziativa sul canone Rai. “Presenteremo una proposta per ridurlo drasticamente”, annuncia Luigi Di Maio. E i leghisti provano a fare buon viso: “Si allineano a una battaglia storica della Lega”, dichiara Massimiliano Capitanio. Ma tra gli alleati c’e’ la sensazione che il M5s tenti di rilanciare la propria popolarita’ proprio approfittando del momento di apparente difficolta’ di Matteo Salvini per il caso Russia. La proposta pentastellata prevede il taglio del canone Rai dal 2021 attraverso un aumento della pubblicita’ sul modello La7 che sostituirebbe il gettito del canone. Il testo, a prima firma di Laura Paixa, e’ stato depositato alla Camera e si affianca alla proposta di legge Liuzzi per la revisione della governance e per togliere la politica dalla Rai. “Abbiamo trovato una soluzione che ci consente di ridurre il canone Rai senza danneggiare la qualita’ del servizio pubblico, che comunque deve migliorare”, gongola il leader M5s Di Maio. I dettagli della proposta, che sara’ a breve illustrata ufficialmente, non vengono svelati neanche alla Lega. E l’uscita del Movimento coglie del tutto di sorpresa gli alleati. La proposta non dovrebbe cozzare con la flat tax, con il rischio di contendersi le coperture, perche’ partirebbe dal 2021. Si basa sulla pubblicita’, spiegano i Cinque stelle. Ma prima ancora che si entri nel merito il punto e’ politico: intestarsi una misura molto popolare, come l’abolizione del canone, puo’ avere effetti sul consenso. Ecco perche’ la Lega reagisce subito allo “scippo”: “Bene l’allineamento del M5s alla nostra battaglia storica. Lavoreremo insieme – dice Capitanio – per la sua sostenibilita’ economica. L’operazione segue alla nostra risoluzione per il taglio dei compensi e per la razionalizzazione dei dirigenti”.

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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Trump, giudice arrestata per aiuto a membro gang Tren de Aragua

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“È una cosa terribile, la giudice è stata arrestata perché ospitava un membro di Tren de Aragua, giusto? È quello di cui sta parlando? È piuttosto sorprendente. È terribile”: lo ha detto Donald Trump ai reporter ai bordo dell’Air Force One commentando l’arresto di una giudice in Wisconsin con l’accusa di aver aiutato un clandestino ad eludere la cattura nascondendolo nella stanza della giuria. Non ci sono tuttavia per ora indicazioni che appartenesse alla gang venezuelana (foto di un esponente della gang).

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Esteri

Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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