Vi siete mai fermati ad osservare l’orizzonte, con l’intenzione di mettere a fuoco niente in particolare, ma anzi di accogliere appieno tutti gli input che arrivano? Provate a farlo per circa un minuto: potrebbe non essere, soprattutto all’inizio, così semplice! Siamo sempre meno abituati a guardare lontano. A forza di mettere a fuoco schermi o fogli di carta, gli occhi hanno perso l’abitudine di fissare l’orizzonte. E questo di certo porta una serie di conseguenze: ad esempio l’aumento della miopia nei paesi industrializzati. Uscire dagli ambienti chiusi, dove passiamo ormai la maggior parte del nostro tempo, e perderci con lo sguardo a esplorare ciò che ci circonda fa bene alla vista ed in generale alla nostra salute. L’orizzonte, secondo Victor Hugo «è la linea che sottolinea l’infinito», è cioè quella linea immaginaria, che segna ad i nostri occhi l’incontro tra mare (o terra) e cielo. E di certo uno dei momenti più emotivamente toccanti nel perdersi con lo sguardo verso l’orizzonte è durante il tramonto. Il cielo si infuoca e noi rimaniamo estasiati ad osservare quei colori tanto vivi e penetranti che si disegnano nel cielo. È il sole che saluta il giorno con un sospiro d’amore prima di lasciare il cielo alla notte.

Questo avviene grazie ad una combinazione di fattori astronomici, fisici e chimici capaci di trasformare il cielo serale in uno dei più suggestivi schermi dove in scena va la natura, unica nelle sue manifestazioni. «L’aria pulita è l’ingrediente principale per un tramonto colorato» afferma Stephen Corfidi, meteorologo nel NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) che ha dedicato una pubblicazione ai colori del tramonto. «In realtà c’è un bel tramonto ogni sera» e di certo Forio, grazie alla sua posizione geografica, è il luogo privilegiato sull’isola d’Ischia per goderseli. Ecco, se volete farvi rapire dai tramonti tra i più belli e suggestivi del mondo, prendetevi un attimo per voi e giungete fino alla chiesa della Madonna del Soccorso, sul promontorio di Zaro o di Punta Imperatore, magari dopo una bella immersione nel cuore naturale dell’isola verde. Un fenomeno, particolarmente interessante, ma allo stesso tempo quasi leggendario, per la rarità con cui si manifesta, è quello del raggio verde. Si tratta di un bagliore di colore verde smeraldo che si osserva dopo che il sole sorge o tramonta e dipende dalla rifrazione della luce nell’aria. È visibile solo quando il cielo è molto limpido e non c’è foschia. È altresì vero che ci sono altri fenomeni, molto più frequenti e non meno suggestivi, che rendono i tramonti, già di per sé unici, esperienze indimenticabili: i raggi crepuscolari.

In genere, i raggi crepuscolari sono osservabili all’alba e al tramonto, ovvero quando si creano le condizioni migliori di luce dovute al maggior contrasto, che rende questi raggi di luce molto più visibili.  Questi fasci di luce sono comunemente usati nelle opere d’arte per illuminare una scena e creare più contrasto e interesse visivo. I fotografi lavorano molto con i raggi crepuscolari, poiché l’interazione tra luce e ombra può creare una composizione fotografica molto interessante, come dimostrano le bellissime foto di Michelangelo Ambrosini. Ecco partendo proprio da queste foto, prendetevi un momento per voi, distogliete lo sguardo da qualsiasi cosa stiate facendo e recatevi all’aperto, con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte, focalizzando la vostra attenzione sulle sensazioni che l’attesa dei colori del tramonto, producono nel vostro corpo. E chissà, magari sarete fortunati nello scorgere i raggi crepuscolari. Provateci, non ne rimarrete delusi.