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I Sentieri del Bello

Il mare di Ischia visto attraverso gli occhi di Luca Tiberti, segretario dell’associazione Nemo: ecosistema delicato e meraviglioso

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Dedichiamo tempo e spazio ad un giovane professionista che ama l’isola d’Ischia. Luca Tiberti è dal 2009 Segretario dell’Associazione Nemo per la Diffusione della Cultura del Mare. Dottore in Scienze Ambientali, abilitato alla professione di Agrotecnico, è divenuto  Guida snorkeling PSS, Assistente Istruttore Subacqueo Anis, Guida Ambientale escursionistica AIGAE e Guida Ambientale autorizzata della Riserva Naturale Statale “Isola di Vivara”. Ha al suo attivo collaborazioni con il Laboratorio di Ecologia del Benthos di Ischia e con il Ministero dell’Ambiente nel settore Bonifiche di Siti Contaminati. Da tempo è osservatore Nazionale ed internazionale per la pesca al tonno rosso e, sull’isola, si è prestato volontario presso l’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”. Il creato è certamente perfetto. I colori che ci offre, spesso sfuggono allo sguardo della fretta. C’è un solo modo per apprezzarli fino in fondo ed è quello di viverli  immergendosi in essi. Lasciamo dunque spazio ai colori del mare e agli occhi con cui li vede Luca Tiberti.

Quando è nata l’iniziativa Nemo e con quali propositi?

L’Associazione Nemo è stata costituita nel 2005 da un gruppo di amici e colleghi accomunati dalla passione per il mare. Di questi, la gran parte proveniva dal laboratorio di ecologia del Benthos di Ischia, sede distaccata della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Personalmente sono entrato a far parte dell’Associazione nel 2009 col ruolo di Segretario. Nemo si prefigge l’obiettivo di diffondere la cultura del mare, di aumentare la consapevolezza della preziosità di questa risorsa che sull’isola d’Ischia ha una forte valenza turistica, da sfruttare in maniera responsabile e sostenibile. Conoscere il mare vuol dire imparare ad amarlo e, quindi, proteggerlo. E qui ad Ischia, proteggere il mare per affidarlo alle future generazioni di imprenditori turistici assume una valenza ancora più importante, vitale per la nostra economia. Per raggiungere gli scopi statutari operiamo seguendo molteplici rotte, frutto delle competenze multidisciplinari dei nostri soci attivi. Organizziamo corsi scolastici, manifestazioni di sensibilizzazione ambientale, ci adoperiamo per lo sviluppo della “Conoscenza Ecologica Locale” attraverso attività di Citizen Science con redazione di articoli scientifici e comunicati divulgativi. Tuttavia crediamo che il modo principale per conoscere il nostro ambiente sia quello di provare esperienza diretta delle meraviglie che abbiamo la fortuna di custodire. Per questa ragione organizziamo escursioni guidate sia per mare sia per boschi, quindi non solo mare ma anche terra perché mare e terra sono due elementi inseparabili e non può esistere tutela del mare senza tutela del territorio emerso dell’isola. 

Cosa rappresenta per lei il mare?

Come per la stragrande maggioranza degli isolani, il mare è stato il mio passatempo preferito da bambino, poi è diventato materia di studio universitario, avendo scelto il corso di laurea in Scienze Ambientali ad indirizzo Marino, infine è diventato l’oggetto del mio lavoro. Da amante delle immersioni subacquee, il mare rimane per me un modo per entrare in una dimensione selvaggia e aliena a pochi passi da casa. Indossando una maschera vengo proiettato in un mondo dove tutto è diverso: i rumori, i colori, persino la forza di gravità. Ed ogni volta sembra la prima, con fantastici incontri con bizzarri organismi. 

Dove operate? Con quali altre associazioni siete in contatto?

La nostra sede legale è nel Comune di Serrara Fontana ma in generale operiamo sull’intero territorio isolano. In estate ci appoggiamo alla nostra sede operativa di Sant’Angelo, a due passi dal meraviglioso blu profondo della zona B.n.T. dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”. Da qui partiamo per escursioni snorkeling e safari fotografici.  Crediamo fortemente nella collaborazione con altre realtà del settore ambientale e turistico, d’altronde l’ecologia, intesa come scienza, insegna che tutti i sistemi viventi sono dotati di una serie di complesse “proprietà emergenti”, diverse dalla semplice sommatoria delle proprietà dei singoli elementi del sistema stesso. È per questo che siamo tra i fondatori di Assodiving Regno di Nettuno (Associazione dei centri subacquei ischitani), del “Forum delle Associazioni Ambientaliste dell’Isola d’Ischia”, dell’Associazione di Secondo livello “EDON per la promozione degli sport outdoor”, facciamo parte del “Forum territoriale del Terzo Settore” e del “CTM-Coordinamento Tutela Mare della Campania”. Siamo inoltre partner organizzativi dei campi estivi di turismo responsabile di WWF-Travel. 

Come bisogna equipaggiarsi per uscire con voi in mare? Quanto è importante la sicurezza?

Rispetto alle immersioni subacquee con bombole, le escursioni snorkeling non richiedono un equipaggiamento complesso e costoso. L’attrezzatura consiste fondamentalmente in maschera, pinne, boccaglio, muta subacquea ed eventualmente un giubbetto di sicurezza. L’Associazione dispone di un fornito parco attrezzature, sia per bambini sia per adulti. Lo snorkeling è comunque un’attività che non richiede grande preparazione tecnica e per la quale, di conseguenza, non c’è bisogno di avere particolari brevetti.  Dal punto di vista di una Guida, che si assume la responsabilità del gruppo, la sicurezza viene chiaramente prima di tutto. Questo aspetto si traduce con un’approfondita conoscenza dei luoghi da visitare e delle variabili che condizionano l’esito dell’escursione. Le nostre Guide Ambientali Escursionistiche subacquee e terrestri sono addestrate al primo soccorso ed inoltre le escursioni sono sempre precedute da un “briefing” in cui, oltre alle caratteristiche naturalistiche del sito che verrà visitato, vengono trattati i diversi punti chiave legati al corretto utilizzo delle attrezzature e alla sicurezza personale.

Conoscere il mare serve a tutelarlo, è corretto?

La conoscenza è il primo passo, necessario e imprescindibile per la tutela del capitale naturale, storico e culturale del nostro paese. Gli ecosistemi marini, al contrario di quelli della terraferma, sono molto meno conosciuti in quanto nascosti alla vista. La moderna oceanografia è nata centocinquanta anni fa, solo una minima parte degli oceani è stata esplorata e forse è proprio il fascino dell’ignoto che ci fa amare tanto questo elemento. Le attrezzature subacquee come le intendiamo oggi sono state ideate poco meno di cento anni fa ma questo ha rappresentato un passo fondamentale per la nascita dell’ecologia marina, in quanto i ricercatori hanno avuto modo di poter condurre tutta una serie di misure e osservazioni direttamente in ambiente naturale, con condizioni e interazioni difficili o impossibili da replicare in un acquario. Questo sapere, però, rischia di essere appannaggio di una piccola percentuale di addetti ai lavori e per questo la nostra Associazione mira a tradurlo in concetti più semplici, alla portata di tutti. Resta il fatto che la conoscenza si declina in diversi modi. Jacques Cousteau diceva: “Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima” e per noi di Nemo questa frase è molto emblematica, perché anche il semplice fatto di osservare un organismo marino può innescare reazioni di consapevolezza e rispetto verso quell’essere vivente ed il mondo di cui fa parte. Inoltre le manifestazioni di sensibilizzazione, come la pulizia di un tratto di fondale marino, servono a far conoscere quali e quante problematiche si celano sotto la superficie del mare anche a chi non ha la possibilità di immergersi.  Se non abbiamo consapevolezza del valore dei cosiddetti “servizi ecosistemici” che il mare ci mette gratuitamente a disposizione e dei rischi a cui le comunità marine sono esposte, di certo non avremo gli strumenti adatti per preservare il nostro patrimonio. 

Organizzate corsi di approfondimento?

Da anni collaboriamo con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, sia isolani che della terraferma, per organizzare corsi che integrino l’offerta formativa scolastica. Siamo partner di diversi progetti rivolti agli istituti ad indirizzo turistico-ricettivo e questo della formazione delle nuove generazioni di operatori del turismo è per noi un punto cruciale per perseguire gli obiettivi di sostenibilità dell’offerta turistica della nostra isola. Ci è capitato troppo spesso, in passato, di avere a che fare con professionisti del settore alberghiero che ignoravano completamente ciò che l’isola può offrire dal punto di vista del turismo lento e sostenibile, ovvero di forme alternative di turismo che preservano i luoghi dallo sfruttamento incondizionato. È difficile promuovere un territorio se non si ha consapevolezza delle sue caratteristiche peculiari, dei siti meravigliosi che abbiamo la fortuna di abitare, delle preziose forme di vita e degli ecosistemi che compongono il mosaico ambientale di questo piccolo scoglio al centro del Mediterraneo. “snorkeling”, “diving”, “kayaking”, “trekking”, “hiking”, sono termini che solo da pochi anni, e con non pochi sforzi da parte nostra, stanno entrando a far parte del vocabolario turistico locale. 

Chi sono oggi i vostri principali fruitori

Le nostre attività sono rivolte tanto ai residenti quanto ai turisti che vogliono visitare in maniera consapevole l’isola d’Ischia. Generalmente sono adatte a tutti, a partire dai sei anni di età ed i nostri operatori, formati in materia di comunicazione efficace e accompagnamento disabili, si preoccupano sempre di calibrarle in funzione delle diverse categorie di persone che si interfacciano con loro. 

Ci racconti un aneddoto che le ha dato grandi soddisfazioni 

In tredici anni di collaborazione in Associazione Nemo ho avuto tante belle esperienze e scambi umani e culturali di elevato valore. Una delle principali soddisfazioni è quando accompagno in acqua persone che a fine escursione mi dicono che non si sarebbero mai aspettate di vedere così tanta vita, tanti colori, di provare tanta emozione. Oggigiorno siamo presi dai ritmi frenetici del nostro tempo e concedersi di rallentare per qualche ora in compagnia di una Guida che si occupa di tutto, lasciandoci solo il piacere di vivere la natura, è insieme molto divertente, rilassante e istruttivo. Dal punto di vista accademico sono stato contento di aver segnalato la presenza di un’alga invasiva mai registrata ufficialmente ad Ischia. In seguito a questa segnalazione siamo stati coinvolti in un progetto di ricerca con la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e con l’Università di Palermo per monitorarne il ciclo vitale. In questo senso Ischia, dopo le isole baleari e l’arcipelago toscano, è diventata il terzo laboratorio naturale per lo studio di quest’alga, i cui effetti sulle comunità autoctone sono ancora poco noti.

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Brand Ischia e sana comunicazione, le sfide del sindaco di Serrara Fontana Irene Iacono per l’isola

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Scenari diversi denotano caratteristiche differenti con le proprie sfide e le proprie peculiarità. Il comune di Serrara Fontana è viva espressione di questa territorialità eterogenea e il suo Sindaco ne coordina le vicende con intenzioni unitarie. “Occorre un brand Ischia”, una sana comunicazione ed un tavolo di intenti. Sono queste alcune delle ricette nella visione di rilancio della prima cittadina, Irene Iacono. Ascoltiamola.

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Programmazione turistica e rilancio dell’isola: le idee del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale

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“La vicinanza del Governo la si sente al di là dei numeri” questa la dichiarazione del Sindaco Pascale al netto degli interventi post alluvione. “Era mio desiderio la creazione di una Ctl (Consulta turistica locale) con intervento di enti sovracomunali”: questo l’organismo che il Sindaco auspica e che potrebbe favorire una nuova organizzazione del comparto turistico e della sua riqualificazione su scenari più ampi. 

Dall’inverno difficile alla riprogrammazione turistica toccando l’occupazione giovani e la necessita’ di fare impresa cosciente: ascoltiamo le lucide parole di Pascale nell’intervista che segue.

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Le sfide che aspettano Ischia: l’analisi del commercialista Antonio Tuccillo

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L’Italia, la Campania e Ischia devono dimostrarsi al passo con i tempi per esserne protagonisti. Le sfide sono ardue e le possibilità da cogliere tante. Ma le si devono affrontare con dignità e cognizione di causa. I giovani devono essere consapevoli dell’impegno richiesto e messi in condizione di poterlo espletare. Ce ne parla il Dottor Antonio Tuccillo, Presidente della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti italiani.

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