Parte con il botto l’avventura di Roberto D’Aversa sulla panchina del Lecce, grazie a un clamoroso colpo di coda operato nel finale di gara. In soli due minuti (dall’85 all’87) i giallorossi operano il sorpasso sulla Lazio, che sembrava veleggiare in tranquillità con la rete di Immobile siglata nella prima frazione. Poi il Lecce, con un secondo tempo in versione garibaldina, tutto cuore e grinta, l’ha ribaltata sul finire, prima con Almqvist e poi con Di Francesco, per il 2-1 finale. Lazio bella per un tempo, con il solito Immobile trascinatore, ma nella ripresa è buio pesto, (traversa di Immobile a parte), con i padroni di casa in totale comando della gara e laziali in continua sofferenza.
D’Aversa opera solo un cambio rispetto alla Coppa Italia. La novità è Dorgu, terzino sinistro classe 2004, che fa il suo esordio in A ed è schierato al posto di Gallo. Sul fronte opposto Sarri riparte dagli uomini della scorsa stagione e un solo nuovo volto, Kamada, a centrocampo. In difesa Patric preferito a Casale. Si parte e la Lazio prova a imporre il proprio gioco in questa prima fase, ma deve prestare attenzione alle veloci ripartenze del Lecce.
Il primo squillo è proprio dei padroni di casa, con Banda (12′) che avvia un’azione con la sfera che arriva sui piedi di Strefezza, conclusione in diagonale di poco a lato. Ma a togliere le eventuali castagne dal fuoco pensa il capitano biancazzurro (26′). Bella giocata sull’asse Luis Alberto-Immobile, con l’attaccante che parte con i tempi giusti, si presenta davanti a Falcone e lo batte per il vantaggio ospite. Via alla ripresa ed il Lecce si getta in avanti da subito affidandosi all’estro del solito Strefzza per cercare di riagguantare il pari. Sarri (55′) opera i primi movimenti dalla panchina: escono Kamada e Felipe Anderson, entrano Vecino e Isaksen.
Il Lecce ci crede grazie anche alle incursioni di Banda, con D’Aversa che prova a cambiare il trend della gara con un triplice cambio (65′): escono Dorgu, Gendrey e Rafia, entrano Gallo, Blin e Kabam. La gara comincia a salire di tono e a farne le spese con un cartellone giallo sono Strefezza (proteste) e Isaksen (gioco falloso). Sarri cerca di serrare i ranghi e conservare il vantaggio e opera altri due cambi, con Pedro e Pellegrini che rilevano Zaccagni e Lazzari. Uno sfinito Banda lascia il posto a Di Francesco, ma i giallorossi non riescono a trovare la giocata giusta, complice anche un’attenta retroguardia laziale e un diffuso nervosismo, con Gonzalez e Pongracic che rimediamo un giallo per interventi fallosi. E Immobile su una sortita offensiva si divora il raddoppio, complice una gran parata di Falcone. E
per la dura legge del calcio, chi sbaglia paga e paga assai. Corre il minuto 85′ e il Lecce nell’ennesima azione offensiva trova il pareggio con lo svedese Almqvist, che recupera una palla centralmente e calcia da fuori aerea: Provedel battuto e pari giallorosso Ma non è finita. Lazio in totale sbandamento e Di Francesco (87′), quasi con un’azione fotocopia della prima rete, trova l’angolo giusto con una conclusione che non lascia scampo ancora una volta scampo al portiere ospite. Lecce clamorosamente avanti, e il Via del Mare diventa una bolgia. I sei minuti di recupero non cambiano il risultato, ed alla fine è tripudio giallorosso.