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Grazie ai filmati della Juve la questura firma 171 Daspo per i cori razzisti contro Lukaku

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Mercoledì si giocherà il secondo atto del derby d’Italia di Coppa Italia, ma ancora oggi continuano a tenere banco gli episodi dell’andata. La Digos della polizia di Torino infatti ha emesso, oltre alle contravvenzioni, il provvedimento Daspo dalla questura di Torino per 171 tifosi della Juventus: così vengono puniti i protagonisti dei cori razzisti intonati contro l’interista Romelu Lukaku dal primo anello della Tribuna Sud dell’Allianz Stadium lo scorso 4 aprile.

Sono stati presi in esame audio e filmati dell’accaduto e a quando si apprende sarebbero 250 le persone che hanno utilizzato frasi discriminatorie nei confronti dell’attaccante. Ecco perché i lavori proseguono, così come sono in atto indagini per altri episodi: da una parte, sempre in Juve-Inter, si è sentito il coro “Liverpool, Liverpool” dal settore ospiti, in chiaro riferimento alla strage dell’Heysel, mentre durante la sfida tra i bianconeri e il Napoli nella scorsa giornata di campionato sono stati intonati messaggi di discriminazione territoriale e insulti al presidente della Figc Gravina. Così si rischia la recidività, con la Tribuna Sud che è già stata ‘graziata’ con la riapertura del settore in vista del big-match contro la capolista guidata da Spalletti nonostante la precedente chiusura.

Tutte queste questioni però non devono toccare i bianconeri di Allegri. “Il nostro pensiero deve essere soltanto sul campo, non è stato facile stare quattro mesi in queste condizioni e le energie devono servirci a vincere le partite – spiega il tecnico in vista del ritorno contro l’Inter – perché abbiamo da conquistare le finali di Europa League e coppa Italia e arrivare al secondo posto in campionato”. Mercoledì sera a San Siro si ripartirà dall’1-1 dell’andata, un risultato che ha totalmente rimandato il verdetto della prima finalista anche se i nerazzurri potranno contare sul fattore campo.

Alla Continassa si lavora per il quarto derby d’Italia della stagione, la Juve è imbattuta nei tre precedenti, ma questo vale molto di più. Anche in quest’ottica vanno lette le scelte di Allegri per sfidare il Napoli, con l’allenatore che ha rispolverato Rugani e dato una chance da titolare a Soulé. Al Meazza invece ci saranno tutti i big: Bremer è pronto a riprendersi il posto in difesa, Di Maria sarà regolarmente in attacco e poi c’è il dubbio tra Vlahovic, Milik e Chiesa, un ballottaggio anche legato al modulo. Il tecnico avrà ancora tutta la giornata di martedì per gli esperimenti in campo, poi a San Siro non si potrà sbagliare: mercoledì sera infatti arriverà il primo verdetto definitivo sulla stagione della Juve.

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È morto a 84 anni Jair, protagonista della ‘Grande Inter’ Helenio Herrara

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Il mondo del calcio è in lutto. È morto questa sera Jair da Costa, in arte Jair. Aveva 84 anni. Fu campione del mondo col suo Brasile nel 1962 (pur senza giocare). Amatissimo anche in Italia per il suo decennio di trionfi, gol e soddisfazioni con l’Inter tra il 1962 e il 1972. Fu uno dei protagonisti assoluti della Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrara. Con i nerazzurri vinse 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinetali.

“É scomparso Jair – scrive l’Inter sui social – Ala destra dal dribbling fenomenale, ha vinto tutto con la Grande Inter. Quattro campionati, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, un posto nell’eternitá di una squadra leggendaria. Il Club si stringe alla sua famiglia in questo momento difficile”.

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Calcio:3-2 al Real Madrid, Barcellona conquista la Coppa del Re

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Il Barcellona ha vinto la Coppa del Re battendo 3-2 i rivali di sempre del Real Madrid al Sanchez Pizjuan di Siviglia. A regalare il Clasico di Coppa ai blaugrana il gol nel secondo tempo dei supplementari di Koundé (116′) dopo che il match, bellissimo e avvincente, era terminato 2-2 dopo i tempi regolamentari. Ad aprire le marcature la prodezza di Pedri nel primo tempo (28′), poi nella ripresa la reazione del Real con Mbappè su punizione (70′) e Tchouameni (77′) che la ribaltano, Ma non è finita con il pari blaugrana di Ferran Torres nel finale (84′). Decisivo il Var, nel prolungamento della partita, che annulla un rigore concesso al 96′ per la scivolata di Asencio su Raphinha che si lascia andare e poi viene ammonito per simulazione. Mercoledì prossimo il Barcellona incontrerà l’Inter nell’andata delle semifinali di Champions League.

Partitissima preceduta da feroci polemiche arbitrali: nell’occhio del ciclone Ricardo de Burgos Bengoetxea, arbitro designato per la partita, che a poche ore dal fischio d’inizio si è sfogato in conferenza denunciando la pressione subita quest’anno dai direttori di gara dalla tv ufficiale del Real (“Quando un figlio va a scuola e ci sono bambini che gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo, fa male.

Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, soprattutto onesto. E che può sbagliare, come chiunque”). Dichiarazioni non andate giù ai Blancos, che con il presidente Florentino Perez avevano pensato di boicottare la finale, facendo poi un passo indietro.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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