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Gp Messico: vince sempre Verstappen, Leclerc porta Ferrari al terzo posto

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La prima fila delle Ferrari aveva fatto sperare, anche illuso i tufosi italiani che il Gran Premio del Messico potesse regalare una vittoria alla Rossa, la seconda della stagione dopo quella a Singapore. Ma è ancora Max Verstappen a vincere, o meglio stravincere, conducendo la gara dall’inizio alla fine. Con questo successo l’olandese ha eguagliato il record di 51 vittore di Alain Prost in Formula 1. Fin dalla partenza le Red Bull mettono subito in chiaro che il distacco con tutte le altre scuderie è abissale e che non c’è competizione: il tempo di fare il primo rettilineo dopo il semaforo verde che Verstappen infila prima Carlos Sainz e subito dopo Jacques Leclerc sulla destra in staccata.

Ci prova anche Sergio Perez: il secondo pilota della Red Bull accosta sulla sinistra il monegasco che si trova in “sandwich” tra le due monoposto avversarie. Il ferrarista non molla e si tocca con Perez che esce lungo e riparte dall’ultime posizione. Ma dopo due giri la seconda Red Bull è costretta al ritiro. In avanti Verstappen allunga e si accende la battaglia tra le Ferrari e le McLaren: Lewis Hamilton spinge, segna qualcche giro veloce e si mette in scia alle rosse. Davanti a lui Sainz ma lo spagnolo è un osso durissimo da superare. Girandola di cambi gomme ai box. L’inglese prova a sorprendere le Ferrari anticipando la sosta. Tattica che alla fine si rivelerà decisiva.

A metà gara bruttissimo incidente per Kevin Magnussen: il pilota danese della Haas perde il controllo della vettura e si schianta a velocità sostenuta contro le barriere di protezione, uscendo fortunatamente illeso. Bandiera rossa e gara interrotta. Ingresso della safety car al 34mo giro che rischia di rimettere in gioco tutti gli equilibri. Si attende a lungo che le barriere di protezione vengano ristabilite, mentre le scuderie ne approfittano per rivedere gli assetti delle monoposto. Leclerc cambia l’alettone che si era danneggiato nel corso del primo giro per il contatto con la Red Bull di Perez. Nuova partenza con Hamilton che, potendo sfruttare le gomme morbide, si lancia all’inseguimento della Ferrari. Il campione britannico supera Leclerc e conquista la seconda posizione. La Ferrari punta sulla maggiore tenuta delle gomme più dure ma il pilota britannico riesce a gestire gli pneumatici e conquista il secondo posto, segnando addirittura il giro veloce nell’ultima tornata. Gara a sé per Verstappen, mentre Lando Norris, partito in ultima fila con la McLaren, conquista un incredibile quinto posto in rimonta.

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Cadono da tetto del casolare: 14enne muore, gravissimo 13enne

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Due ragazzini sono caduti dal tetto di un casolare abbandonato, facendo un volo di circa 20 metri a Mazara del Vallo (Trapani). È successo nel lungomare San Vito, nei pressi del Mahara Hotel. Uno dei due di 14 anni è deceduto sul colpo, mentre l’altro di 13 anni è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni.

I ragazzini sarebbero entrati in un ex stabilimento vinicolo, nel pomeriggio, nonostante vi fossero cartelli di divieto e una recinzione. Sul posto sono andati i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia di Stato, la polizia municipale e anche il sindaco di Mazara Salvatore Quinci.

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Il padre picchia la madre, bambina di 11 anni chiama il 112

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A Bolzano una bambina di undici anni ha chiamato il 112 perché il padre stava picchiando la madre. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Questura che ha arrestato l’uomo. Piangendo disperata, la bambina ha chiesto l’intervento urgente della Polizia per fermare il padre che stava massacrando di botte la mamma. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti si sono imbattuti in un uomo che in evidente stato di agitazione sin da subito ha iniziato ad assumere un comportamento ostile ed aggressivo nei loro confronti. Gli agenti con non poca fatica sono riusciti ad accedere all’interno dell’appartamento, nonostante l’uomo continuasse a minacciare di morte la moglie e la figlia. Dopo aver messo in sicurezza in un’altra stanza la donna e la bambina, gli agenti hanno cercato di placare l’ira dell’uomo – un bolzanino 50enne – il quale ha però minacciato di morte anche loro. Nel frattempo la donna ha riferito di continue aggressioni subite dal marito e di non aver mai sporto denuncia per paura delle ripercussioni e per non perdere l’affidamento della bambina.

Portata in ospedale per le cure del caso, la donna ha infine sporto denuncia. Portato in Questura, l’uomo ha continuato ad affermare che non appena fosse uscito da lì, le avrebbe trovate ed ammazzate moglie e figlia. A questo punto è scattato l’arresto per i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi e minaccia a pubblico ufficiale. Il Questore Paolo Sartori, quindi, in considerazione della gravità di quanto accaduto, ha immediatamente emesso nei confronti dell’uomo la misura di prevenzione personale dell’ammonimento, disponendo altresì l’avvio della procedura per l’emissione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. “L’ intervento in soccorso dell’ennesima vittima di violenze domestiche è stato reso possibile grazie alla determinazione di questa bimba, il che ha consentito di evitare ben più tragiche conseguenze”, ha evidenziato Sartori.

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Calcio: arbitro Coppa del Re denuncia pressioni di Real Madrid Tv

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L’arbitro della finale di coppa del Re, domani sera a Siviglia tra Barcellona e Real Madrid, Ricardo de Burgos Bengoechea, ha puntato il dito contro la Tv del Real per la pressione che mette sui direttori di gara designati per le partita della squadra guidata da Carlo Ancelotti. Senza riuscire a trattenere le lacrime durante la conferenza stampa svoltasi alla vigilia, l’arbitro ha denunciato che “i video su Real Madrid TV ci mettono grande pressione e hanno anche gravi ripercussioni nella tua vita privata – ha detto -. Quando tuo figlio torna a casa da scuola piangendo perché gli dicono che suo padre è un ladro, è davvero dura. E’ una situazione assurda”.

De Burgos Bengoechea ha aggiunto che è il momento di “riflettere” sulla situazione attuale del calcio spagnolo, affermando che diversi suoi colleghi avevano deciso di scendere di categoria per non subire più la pressione dei massimi livelli. Il canale televisivo del Real Madrid produce ogni settimana dei video per screditare gli arbitri delle loro prossime partite. Ma la pressione è aumentata da febbraio, quando il club ha lanciato una guerra istituzionale contro un sistema arbitrale “completamente screditato” e un “sistema corrotto dall’interno” dopo le decisioni che la Liga ha preso nei suoi confronti. Il responsabile della Var, Pablo Gonzalez Fuertes, ha detto a sua volta che gli arbitri potrebbero prendere ulteriori provvedimenti sulle trasmissioni di Real Madrid TV. “Non c’è dubbio che dovremo iniziare ad adottare misure molto più serie Faremo la storia, perché non continueremo a sopportare quello che stiamo sopportando”, ha affermato, senza approfondire.

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