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Frecce Tricolori usate per attrici e manager privati? C’è polemica per le foto sui social pubblicate e poi sparite

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Malumori nell’Aeronautica militare. Ieri a Rivolto di Udine sono saliti sulla nostra pattuglia acrobatica l’amministratore delegato del gruppo Ferretti Alberto Galassi e Kasia Smutniak. La bella attrice ha pensato di pubblicare una foto su Instagram per celebrare l’evento, peccato che poi l’abbia cancellata. La base punta il dito contro il capo di Stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli: non ci sono soldi per i piloti, non è il caso di risparmiare?

Voli privati a bordo delle Frecce tricolori per manager e attrici, con l’autorizzazione del capo di stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli. C’è una polemica strisciante che rischia di deflagrare in un contesto già messo a dura prova dalle polemiche sul 2 giugno, con i generali in protesta per la mancanza di fondi nell’esercito contro il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Adesso la diatriba si sposta sulle Frecce tricolori, la pattuglia acrobatica, un nostro vanto internazionale.

A quanto apprende La Verità infatti, giovedì 6 giugno sono stati infatti autorizzati due voli privati sulle Frecce, al mattino e al pomeriggio, uno per l’attrice Kasia Smutniak – che ha prima pubblicato una foto dell’impresa su Instagram e poi l’ha tolta – l’altro per un manager molto conosciuto nel settore della Difesa, ovvero Alberto Galassi, ex amministratore delegato di Piaggio Aerospace, azienda di Villanova D’Albenga in amministrazione straordinaria da dicembre con più di 1.000 lavoratori in cassa integrazione. Erano voli specifici, non di addestramento.

Tra i generali come nella base sta montando un forte malumore, perché il capo di Stato maggiore della Difesa ha autorizzato volo con civili, mentre i piloti non hanno risorse per quello che è essenziale, dalle divise fino alla manutenzione degli aerei. Negli ultimi mesi sono diminuiti anche i voli di addestramento per mancanza di gasolio. Per di più, appunto, gli stessi motori della flotta non vengono più manutenuti proprio da quella azienda che Galassi ha amministrato in intesa con l’attuale capo di stato maggiore della Difesa, per anni watch dog di Piaggio Aerospace.

Non solo. L’anno scorso il gruppo Ferretti ha avuto l’onore di avere a disposizione a Venezia le Frecce tricolori per il centenario dell’azienda, scatenando non poche polemiche all’interno dell’Aeronautica militare, anche perché la pattuglia acrobatica non dovrebbe svolgere iniziative per i privati. E invece ieri si è andati oltre, così a Galassi, amministratore delegato Ferretti, ha avuto la possibilità di salire sulle Frecce, a Rivolto del Friuli. Come lui la Smutniak. La bella attrice ha persino celebrato l’evento su Instagram, taggando persino la pattuglia acrobati, poi qualcuno deve essersene accorto e le ha fatto cancellare tutto. Ma in rete restano sempre le tracce…

Questo servizio è di Alessandro Da Rold. È stato pubblicato oggi sulla edizione on line de la Verità, di Maurizio Belpietro. Da Rold è autore del libro “Pecunia non olet”, editore Chiarelettere, una inchiesta pancia a terra su come la mafia silente e mercatista ha fatto il suo ingresso anche nella industria di Stato. Un racconto amaro al quale ha dato un contributo fattuale di verità un manager dell’industria aerospaziale italiana che non si è mai piegato a certe pratiche, anzi le ha sempre denunciate ed ha pagato un prezzo altissimo in termini anche di umiliazione ed isolamento professionale. Parliamo dell’avvocato napoletano Francesco Maria Tuccillo.  

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Cronache

La Chiesa alla ricerca di un pacificatore: si apre il pre-Conclave

Nel pre-Conclave dopo la morte di Papa Francesco, i cardinali cercano un candidato pacificatore per superare le divisioni interne. Il nuovo Papa dovrà unire e guidare una Chiesa divisa.

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C’è un cartello immaginario, ma chiarissimo, all’ingresso delle Congregazioni pre-Conclave e della Cappella Sistina: «Cercasi un pacificatore». Dopo la grande partecipazione popolare ai funerali di Papa Francesco, la Chiesa si ritrova ora a dover voltare pagina, raccogliendo l’eredità di Jorge Mario Bergoglio e affrontando divisioni dottrinali e geopolitiche mai sopite.

Il bisogno di superare le contrapposizioni

Tra le fila dei cardinali c’è consapevolezza che riproporre schemi vecchi, come il conflitto tra “bergogliani” e “ratzingeriani”, sarebbe miope. Il nuovo Conclave si svolgerà in un contesto mondiale mutato, segnato dalle tensioni internazionali e dalla crisi dello schema pacifista di Francesco dopo la guerra in Ucraina. Il rischio è che ogni divisione interna colpisca ora direttamente il Collegio cardinalizio, senza più la figura del Papa a fungere da parafulmine.

Verso un candidato di compromesso

I 133 cardinali chiamati al voto, riuniti nelle Congregazioni generali, sembrano ormai consapevoli che difficilmente emergerà un candidato “forte” espressione di una sola corrente. Per evitare uno scontro estenuante, sarà necessario convergere su una figura di equilibrio, capace di pacificare e non di dividere ulteriormente. Anche la vicenda del cardinale Giovanni Angelo Becciu, condannato in primo grado ma il cui diritto al voto non è ancora chiarito, rappresenta un’ulteriore incognita.

L’immagine simbolo della riconciliazione

Emblematica è stata ieri, dentro la Basilica di San Pietro, l’immagine di Donald Trump e Volodymyr Zelensky che hanno parlato seduti uno di fronte all’altro. Un gesto di distensione tra due protagonisti di scontri aspri. Segno che, forse, anche nella Chiesa si può sperare in un Conclave capace di indicare al mondo una strada di unità e di riconciliazione. Papa Francesco, tanto amato quanto criticato, con la sua morte sembra aver lasciato non solo un’eredità da gestire, ma anche una lezione di pace.

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Napoli omaggia Papa Francesco: murale, statua e una piazza a suo nome

Napoli rende omaggio a Papa Francesco con un murale a Largo Maradona, una statua dello scultore Domenico Sepe e la proposta di intitolare uno slargo a Capodimonte. Un legame profondo tra il Papa argentino e la città partenopea.

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Da Sud a Sud. Napoli si mobilita per onorare la memoria di Papa Francesco, il “Papa del Sud del mondo”, con una serie di iniziative che uniscono istituzioni, artisti e cittadini in un abbraccio simbolico alla figura del pontefice argentino. Una celebrazione che sottolinea il legame speciale tra la città partenopea e il Papa venuto dalla fine del mondo.

Il murale a Largo Maradona: Francesco e Maradona uniti in un abbraccio

Nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Largo Maradona, sta per nascere un murale che ritrae Papa Francesco e Diego Armando Maradona abbracciati, ispirato a una celebre fotografia. L’iniziativa è promossa da La Bodega de Dios, associazione che cura il sito simbolo del culto popolare dedicato al Pibe de Oro.
A realizzare l’opera sarà lo street artist argentino Juan Pablo Gimenez, già autore di numerosi ritratti di Diego. «Sarà un omaggio al Papa argentino nella città di Maradona – racconta Gimenez –. Conto di completarlo entro due settimane». Un segno tangibile dell’unione tra il sacro e il profano, tra la fede e la passione popolare che animano Napoli.

Una statua in bronzo per raccontare la speranza

Anche l’arte scultorea si mobilita. L’artista Domenico Sepe sta lavorando a una statua a grandezza naturale dedicata a Papa Francesco. «Sarà un’opera in bronzo che racconterà il tema della speranza – spiega Sepe –. Mi piacerebbe che fosse ospitata nel Duomo di Napoli o in un’altra chiesa cittadina». La scultura, nata da un’idea personale dell’artista, sarà completata subito dopo l’estate e rappresenterà un ulteriore ponte tra Napoli e il suo Papa.

In consiglio comunale la proposta di intitolare uno slargo

Anche il Consiglio comunale di Napoli si muove per rendere omaggio a Bergoglio. È pronta infatti una proposta per intitolare a Papa Francesco lo slargo davanti alla Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, nota anche come la “piccola San Pietro” per la sua somiglianza con la basilica vaticana.
Il documento, firmato dal consigliere Gennaro Demetrio Paipais del gruppo “Manfredi sindaco”, impegna il sindaco e la giunta ad avviare subito l’iter per la deroga alla norma che richiederebbe dieci anni dalla scomparsa per un’intitolazione. «Il rapporto tra Papa Francesco e Napoli è stato profondo e ricco di significati», si legge nella proposta, che potrebbe essere votata già nelle prossime ore con il consenso unanime dell’assemblea.

Un legame profondo tra Napoli e Papa Francesco

Le due visite pastorali di Francesco a Napoli hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, soprattutto tra i più fragili. Ora, in una città dove il sacro e il popolare si intrecciano senza confini, l’omaggio al Papa argentino assume un significato ancora più intenso, rendendo visibile la gratitudine di Napoli a chi ha incarnato la speranza dei popoli del Sud.

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Funerali di Papa Francesco: online le foto ufficiali della Polizia di Stato scattate da Massimo Sestini a bordo di un elicottero

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Sono disponibili da oggi, sul sito ufficiale poliziadistato.it, le straordinarie fotografie realizzate in occasione delle esequie di Papa Francesco. Gli scatti portano la firma di Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, incaricato dalla Polizia di Stato di documentare uno degli eventi più solenni e seguiti al mondo.

Le immagini sono state realizzate a bordo di un elicottero del 1º Reparto Volo della Polizia di Stato, impegnato nei servizi di sicurezza durante la cerimonia. Da una prospettiva aerea unica, Sestini ha catturato il raccoglimento e l’imponenza di Piazza San Pietro gremita di fedeli e delegazioni internazionali, offrendo uno sguardo emozionante e potente sull’ultimo saluto al Pontefice.

(Funerali di Papa Francesco, tutte le foto contenute in questo articolo sono di MassimoSestini per la PoliziadiStato)

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