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Cronache

Folle corsa per sfuggire alla polizia,1 morto e 2 feriti

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Un impatto violento nel cuore della notte dopo una folle corsa per sfuggire a un controllo della polizia. È di un morto e due feriti il bilancio del grave incidente che si è verificato la notte scorsa a Mazara del Vallo. Una Peugeot 407 si è schiantata contro un muro di recinzione di un’abitazione in via della Pace. L’impatto a folle velocità ha causato la morte di B.M.I., 28 anni, un giovane di origine romena non residente in città. Alla guida della vettura c’era un altro connazionale di 42 anni che, dopo le prime cure nell’ospedale ‘Abele Ajello’ di Mazara del Vallo è stato trasportato presso il trauma center di Villa Sofia a Palermo. In auto c’era anche una giovane tunisina di 25 anni in attesa di un bambino, trasferita in elisoccorso al Policlinico di Palermo. Sulla dinamica stanno indagando gli agenti della Polizia Municipale mentre la Procura della Repubblica di Marsala ha aperto un’indagine. La folle corsa lungo la via Salemi sarebbe iniziata alla vista di una pattuglia della polizia ferma in piazza Matteotti.

Per fuggire a un eventuale controllo degli agenti il giovane alla guida, approfittando del fatto che la strada nel cuore della notte era senza traffico, ha accelerato tentando una fuga. Con molta probabilità avrebbe voluto imboccare via della Pace per dileguarsi e, invece, è finito contro il muro. La vettura si è ridotta a un cumulo di lamiere e per estrarre i feriti è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Dai controlli effettuati dagli agenti della polizia municipale la vettura risulta regolarmente assicurata e il conducente non aveva precedenti. L’uomo alla guida è risultato positivo all’alcol test e avrebbe assunto anche sostanze stupefacenti. La polizia municipale ha chiesto al personale di soccorso di sottoporre al test alcolemico anche i due feriti ed è stata effettuata un’ispezione approfondita sul veicolo. L’ultimo grave incidente che ha visto coinvolti giovani a Mazara del Vallo risale a Capodanno.

Furono 5 i feriti, di cui uno gravissimo trasferito con l’elisoccorso in un ospedale palermitano, in un altro incidente, stavolta alle porte di Mazara del Vallo. La Citroen C3 con cinque amici che stavano raggiungendo Tre Fontane per partecipare a una serata da ballo, si è capovolta dopo una corsa ad alta velocità. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Anche in quell’occasione, come nel caso dell’incidente della scorsa notte in una via cittadina, non sono stati rispettati i limiti di velocità e l’impatto è stato violentissimo.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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