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Festival di Sanremo, ecco le pagelle della prima serata: Ibrahimovic a suo agio anche sul palco

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Queste le pagelle della prima serata a tutti i protagonisti: dal conduttore ai cantanti agli ospiti. I migliori Amadeus e Fiorello. Non è facile un festival senza pubblico. Anzi, è difficilissimo. Bravo anche Ibrahimovic. Un campione anche nel recitare il suo ruolo al Festival.

AMADEUS Padrone di casa misurato e a suo agio. Si cimenta anche con il canto, senza sfigurare. Nel festival della rinascita, e’ una conferma. VOTO: 7,5

FIORELLO L’assenza di pubblico (e di risate e di applausi) non lo aiuta. Fatica un po’ a ingranare. Da’ il meglio quando improvvisa e quando lo fa con il fido Ama. Fase di riscaldamento in vista del torneo lungo 5 serate. VOTO: 7.5

MATILDA DE ANGELIS Parte lenta, poi si scioglie un po’. Per lei, gli autori fanno scelte che sembrano non calzarle perfettamente. VOTO: 6,5

ZLATAN IBRAHIMOVIC I santi sono il suo genere: dopo San Siro, ecco Sanremo. Un po’ Celentano, un po’ boss malavitoso. Detta le sue regole, ma si mette al servizio del festival e di Ama. Va a rete senza calciare. VOTO: 7

ARISA – Potevi fare di piu’ Look rosso fuoco, capelli corvini, unghie lunghissime. L’ennesimo cambio di pelle, ma non di qualita’ di una delle voci piu’ belle e cristalline del panorama italiano che in questa occasione canta un toccante brano di Gigi D’Alessio nella linea della ballad piu’ classica. VOTO: 7,5

COLAPESCE DIMARTINO – Musica leggerissima Pagano un po’ di timore reverenziale nei confronti del festival, sembrano tesi e impauriti, ma la canzone, vagamente vintage con tanto di pattinatrice anni Ottanta in body fluo, tra Alan Sorrenti, Battisti e Battiato, funziona e il ritornello si pianta nella mente. VOTO: 8

AIELLO – Ora Il giovane cantautore si candida a urlatore del festival. Esagera con la rabbia che mette nell’esecuzione di un brano che dovrebbe essere una ballata romantica e diventa invece un pugno nello stomaco. Troppo carico e troppa retorica. VOTO: 6

FRANCESCA MICHIELIN e FEDEZ – Chiamami per nome Tra i favoriti della vigilia, sicura lei, emozionatissimo lui che cede alla commozione sul finale, con tanto di abbraccio vietato dai protocolli. Nessun colpo di genio, ma la fan base della coppia puo’ fare la differenza. VOTO: 6,5

MAX GAZZE’ – Il farmacista Dopo un periodo di sperimentazioni torna alle filastrocche in stile Gazze’ e si diverte a mettere in scena il suo show, nei panni di Leonardo Da Vinci e con tanto di citazione in apertura di Frankstein Jr. Aria di leggerezza, necessaria. VOTO: 7,5

NOEMI – Glicine La nuova Noemi, tra grinta e delicatezza. Il palco la esalta e il brano dal vivo, con le acrobazie della sua voce, ne guadagna. VOTO: 8

MADAME – Voce La giovanissima tra i Big, e lo mette subito in chiaro scendendo le scale a piedi nudi. Giovane, ma per niente intimidita. Concentrata su se stessa, forse un po’ troppo. VOTO: 6,5

MANESKIN – Zitti e buoni Botta di rock, energia e gender fluid. Damiano e’ animale da palcoscenico, sensuale e maledetto allo stesso tempo. Fuori dagli schemi classici del festival, ma riescono a trovare il loro spazio. E che spazio. VOTO: 8

GHEMON – Momento perfetto Il suo momento perfetto il rapper lo ha trovato in questa canzone raffinata, tra jazz e urban, swing e soul. Scanzonato al punto giusto. VOTO: 7

COMA_COSE – Fiamme negli occhi Il mondo e’ tutto nel loro sguardo occhi negli occhi che non stacca praticamente mai. Tutto il resto rimane fuori. Vestiti di rosso come le fiamme che ardono (pero’ la stessa stoffa per entrambi anche no). Debuttanti di lusso, Possono far bene. VOTO: 7,5

ANNALISA – Dieci Lei ci prova, e anche bene, ma il brano non arriva. La sua voce si’. VOTO: 6 FRANCESCO RENGA – Quando trovo te Uno dei veterani del festival, che ha anche vinto, ma stavolta e’ fuori fuoco. VOTO: 5,5

FASMA – Parlami In un anno di stop, lui passa dalle Nuove Proposte ai Big. Forse poteva osare di piu’, ma la sua trap e’ un martello pneumatico. VOTO: 6,5

ACHILLE LAURO Piume rossa e lacrime di sangue per il glam rock criptico del primo quadro dell’artista trasformista. Primo capitolo di una storia piu’ lunga da raccontare? VOTO: 6,5

LOREDANA BERTE’ Nell’Ariston orfano del pubblico, in tempi normali avrebbe meritato una standing ovation (con la regia che ha rimediato con immagini di repertorio) per la sua grinta, per la sua voce che continua a graffiare. Un tuffo nei suoi successi. Peccato che quando e’ stata la volta del nuovo singolo, si sia affidata al playback. Ma a Loredana si puo’ perdonare anche questo. VOTO: 7

DIODATO Torna sul palco che lo ha visto vincitore un anno dopo. Il brano non e’ invecchiato e continua a far rumore. Emozione anche per lui, che stona. VOTO: 7

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Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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Doppio McTominay, il Napoli abbatte anche il Torino ed è capolista con 3 punti sull’Inter

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Il Napoli approfitta dello scivolone dell’Inter e si riprende la vetta solitaria della classifica a quattro giornate dalla fine. Gli uomini di Antonio Conte superano 2-0 il Torino nel match del Maradona: decide la doppietta di Scott McTominay.

I padroni di casa partono subito forte, creando grosse difficoltà ai granata prima con un batti e ribatti nell’area avversaria e poi con un errore di Milinkovic-Savic sulla pressione di Lukaku, su cui è decisivo il salvataggio di Maripan. Al 7′ ci pensa il solito Scott McTominay a sbloccare la contesa: lo scozzese si avventa su un cross basso di Anguissa ed infila la sfera alle spalle di Milinkovic-Savic.

Tifosi scozzesi. Presenza fissa al Maradona

All’11’ i ragazzi di Paolo Vanoli provano a reagire con una conclusione di Adams, che però viene successivamente fermato per fuorigioco. Qualche minuto più tardi il Torino si spinge in avanti con l’ex Elmas, il cui tiro viene deviato sui piedi di Biraghi che fallisce il cross. Gli ospiti fanno possesso palla, ma ad andare a segno è ancora il Napoli: al 42′ Scott McTominay realizza la sua personale doppietta, trovando la deviazione vincente sul traversone di Politano.

Nella ripresa la squadra granata cerca di accelerare le operazioni per riaprire la sfida, ma fa fatica a rendersi pericolosa dalle parte di Meret. Nel frattempo Antonio Conte deve fare i conti con gli infortuni di Buongiorno ed Anguissa, che vengono rispettivamente rilevati da Marin e Billing. Quest’ultimo è subito protagonista poiché al 61′ colpisce una clamorosa traversa su cross di Spinazzola. Al 78′ il neo-entrato Karamoh lascia partire un traversone insidioso, ma Olivera è attento e lo prolunga in calcio d’angolo.

Il secondo tempo del Napoli non è affatto fortunato sotto il punto di vista degli infortuni, dato che anche Lobotka accusa qualche problema fisico: lo slovacco viene sostituito a pochi minuti dal termine. Nel finale gli azzurri amministrano il 2-0 e portano a casa una vittoria fondamentale in ottica Scudetto. In virtù di questo successo, infatti, il Napoli torna in testa alla classifica salendo a 74 punti, a +3 sull’Inter. Nel prossimo turno i campani saranno impegnati nella trasferta del Via del Mare contro il Lecce, in programma sabato.

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