
In Serie A si torna a giocare nel week end del 20-21 giugno con i 4 recuperi della 25/a giornata. I club hanno accolto l’auspicio del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. L’assemblea della Lega ha deciso venerdì 29 maggio di riprendere da subito con la Coppa Italia, con la finale in programma il 17 giugno. La ripresa a porte chiuse se non scongiurerà i danni per il botteghino (intorno ai 100 milioni) dovrebbe risolvere positivamente la querelle con Sky, Dazn e Img a proposito dell’ultima rata da 230 milioni per ora non versata dai titolari dei diritti tv. Con la visibilità riconquistata anche eventuali tensioni con gli sponsor dovrebbero essere limitate. Nelle previsioni di danni presentate qualche mese fa al Governo, la Lega stimava una contrazione dei proventi commerciali per circa 80 milioni anche in caso di completamento del torneo a porte chiuse, a fronte di danni per 215 milioni in caso di stop definitivo. Ora che si torna in campo Sky non ha più alibi: deve pagare l’ultima rata dei diritti Tv e sobbarcarsi i danni da pandemia sofferti da tutti. Non è l’unica azienda ad aver avuto perdite. Dal ciabattino al salumiere passando per Rai, Mediaset (per restare a broadcast), tutti hanno avuto perdite ma solo Sky ha deciso di non pagare i suoi debiti. Il rischio è che la battaglia dei diritti tv non pagati da Sky finirà in Tribunale se il broadcast intende comunque risparmiare unilateralmente molti soldi.

In compenso vista la disposizione che impone di trasmettere in diretta televisiva tutti i match, la Premier ha ceduto i 45 incontri fin qui non venduti in base al regolamento interno.