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F1, Ferrari ferma al palo: in Belgio dominano sempre Hamilton e Mercedes

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E’ notte fonda in casa Ferrari. Dopo un sabato da incubo con le Rosse fuori dalle qualifiche per la pole position, in gara, se possibile le cose sono andate anche peggio con Vettel 13/o e Leclerc 14/o, fuori dalla zona punti ma soprattutto mai competitive. Vince ancora una volta Lewis Hamilton, in testa dal primo all’ultimo giro, anche se nel finale il britannico ha temuto per la tenuta delle gomme. Secondo posto per la Mercedes di Valtteri Bottas, terzo Max Verstappen su Red Bull, pure lui alle prese con problemi alle gomme. Le Ferrari non sono mai in partita, sembrano lontane anni luce rispetto allo scorso anno quando a Spa trionfo’ Charles Leclerc. Il preludio al gran premio di Monza non e’ dei migliori. Anzi. “Non so cosa aggiungere, e’ veramente brutto, Dobbiamo fare qualcosa, a Monza sara’ molto difficile” le parole di un abbattuto Leclerc ai microfoni di Sky Sport. E dire che la partenza del monegasco aveva fatto ben sperare. Partito subito all’attacco, in cinque giri aveva rimontato fino all’ottava posizione, poi il buio. L’improvviso rallentamento che lo ha fatto scivolare fino alla 15/a posizione. “Ho provato a dare il massimo ma oggi era veramente difficile – ha aggiunto il monegasco – Non ce la facciamo a sorpassare”. Invita a mantenere la calma Sebastian Vettel, consapevole che le Ferrari “non sono forti come vorremmo”. “Dobbiamo imparare la lezione e restare forti e uniti e fare il meglio possibile per due gare importanti che arriveranno nelle prossime settimane. Dobbiamo essere realisti. Il pacchetto e’ quello che e’, non siamo forti come ci piacerebbe. Dobbiamo mantenere l’ottimismo e vedere i lati positivi anche se non sono molti. Dobbiamo imparare la lezione e restare forti e uniti e fare il meglio possibile per due gare importanti che arriveranno nelle prossime settimane. Dobbiamo essere realisti. Il pacchetto e’ quello che e’, non siamo forti come ci piacerebbe. Dobbiamo mantenere l’ottimismo e vedere i lati positivi anche se non sono molti”. La gara procede senza troppi sussulti fino all’11/o giro con Hamilton saldamente in testa seguito da Bottas e Vertsppen. L’incidente che ha visto coinvolti l’Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi e la Williams di Russell (usciti entrambi illesi)ha dato uno scossone alla corsa spingendo tutti a cambiare le gomme, sicuramente in anticipo rispetto al previsto. E la gestione delle gomme dure fino all’ultimo e’ stato l’unico vero punto interrogativo per le due Mercedes e la stessa Red Bull.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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