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Ex procuratore Aosta Pasquale Longarini è innocente, assolto anche in Appello

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Non ci fu induzione indebita a dare e promettere utilita’. E nemmeno rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento: l’ex procuratore capo facente funzioni di Aosta Pasquale Longarini, oggi giudice civile a Imperia, e’ innocente. Lo ha ribadito la Corte d’appello di Milano, assolvendo il magistrato dalle accuse che nei primi mesi del 2017, in fase di indagini, gli erano costate due mesi di arresti domiciliari. I giudici hanno quindi confermato la sentenza pronunciata un anno e mezzo fa dal gup Guido Salvini. Il sostituto procuratore generale Fabio Napoleone aveva chiesto tre anni di carcere. Dopo tre ore e mezza di discussione e altrettante di camera di consiglio e’ arrivata la decisione: i giudici della seconda sezione penale hanno stabilito che “il fatto non sussiste”. Non solo per Longarini, ma anche per l’imprenditore nel settore delle forniture alla ristorazione Gerardo Cuomo (con il suo Caseificio valdostano) e per il titolare dell’albergo Royal & Golf di Courmayeur, Sergio Barathier, che erano accusati di induzione indebita. Occorreranno novanta giorni per conoscere le motivazioni della sentenza dei giudici Piero Gamacchio, Maurizio Boselli e Libera Maria Rosaria Rinaldi. “Siamo molto contenti, e’ venuto meno l’impianto accusatorio”, confermando quanto “abbiamo detto dal primo giorno in cui e’ iniziata questa brutta vicenda”, dichiara l’avvocato Anna Chiusano, che difende Longarini insieme al collega Claudio Soro (avvocato Corinne Margueret sostituto processuale). “Professionalita’, vita privata, prime pagine dei giornali, onorabilita’ di un pubblico ministero. E’ stata pesante”, aggiunge il legale, ricordando i quasi tre anni trascorsi dall’arresto del 30 gennaio 2017. Fino al gennaio 2016 Longarini – secondo gli inquirenti – in accordo con Cuomo, da un lato indagava per reati fiscali su Barathier (poi assolto dal tribunale di Aosta) ma dall’altro lo sollecitava a rivolgersi per le forniture alberghieri al Caseificio valdostano, da cui il Royal & Golf aveva poi ordinato merce per 70-100 mila euro. “Per quanto improvvida possa essere stata l’iniziativa” di Longarini, scriveva nella sentenza di primo grado il giudice Salvini, la telefonata di Longarini a Barathier esprime “una generica superficialita’ piuttosto che” la “volonta’ di compiere un atto inappropriato”. L’ex procuratore capo facente funzioni di Aosta era poi accusato di aver rivelato a Cuomo, nell’aprile 2015, di essere sotto intercettazione in un’inchiesta per criminalita’ organizzata, aiutandolo cosi’ a eludere le indagini della Dda di Torino. Elementi d’accusa che, scriveva il giudice di primo grado, “appaiono anche meno che indiziari”. Cuomo, nel marzo 2019, e’ stato nel frattempo condannato in primo grado in un altro processo – su un presunto giro di corruzione – insieme all’ex presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin, che nei primi anni novanta Longarini aveva portato in carcere con le sue inchieste.

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Muore poche ore dopo un intervento alla spalla, due indagati

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Un uomo di 53 anni, di Motta di Livenza (Treviso), apparentemente in perfette condizioni di salute, è stato trovato morto, nel letto della sua stanza, in ospedale a San Vito al Tagliamento (Pordenone), poche ore dopo un ordinario intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Da quanto è stato accertato, tutti gli esami pre-operatori risultavano nella norma. Sulla vicenda, la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indagando per omicidio colposo l’ortopedico e l’anestesista che hanno eseguito l’intervento. Si tratta di un atto dovuto, a tutela delle garanzie difensive. Mercoledì prossimo è stata fissata l’autopsia del medico legale incaricato, Antonello Cirnelli, per capire le cause della morte. All’esame potranno essere nominati anche i periti degli indagati.

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La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

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Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

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Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

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