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Europa League: la Lazio fa un passetto, 0-0 a Graz

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Alla Lazio serviva una vittoria per scacciare completamente i fantasmi danesi del Midtjylland, ma la terza giornata di Europa League ha riservato alla squadra di Maurizio Sarri il primo pareggio stagionale in coppa. Dallo stadio dello Sturm Graz, i biancocelesti escono con un pareggio a reti inviolate, comunque un passetto utile in un girone equilibrato. Partita dai due volti, con prima un’ora complicata per i laziali, e tanti rischi di andare sotto, e quindi un discreto miglioramento, fino a un gol di Immobile, annullato pero’ per fuorigioco. Al giro di boa della fase a gironi, i biancocelesti ora sono a quattro punti, come lo Sturm, con Midtjylland e Feyenoord a tre prima della loro sfida. L’inizio della Lazio e’ molto positivo, e solo un grande intervento di Dante impedisce a Luis Alberto di spingere in porta il suggerimento di Immobile. Tuttavia e’ un fuoco di paglia, visto che la formazione di casa non si fa mettere sotto, anzi, nel giro di cinque minuti inanella tre occasioni da gol: bravo Provedel a neutralizzarne due (Boving con un destro a giro, poi Ajeti di testa), impreciso Horvat a spedire alta la terza. Anche Stankovic mette alla frusta il portiere laziale con una botta potente in contropiede, mentre la Lazio fatica a farsi vedere nella trequarti bianconera.

Sarri scuote i suoi con l’ingresso a inizio ripresa di Lazzari e Zaccagni per Hysaj e Felipe Anderson, ma sono sempre gli austriaci a fare la partita. Boving, Affengruber e Horvat impauriscono gli ospiti, che trincerati dietro uno sterile possesso palla appaiano in grossa difficolta’ contro una formazione atleticamente valida. All’ora di gioco, pero’, gli aquilotti escono dal torpore e sfiorano due volte il vantaggio: Zaccagni si fa parare il sinistro da Siebenhandl, poi Immobile manca l’appuntamento col gol in spaccata. E’ solo il preludio alla rete del capitano, che pescato dalle retrovie salta Siebenhandl e segna… per poi vedersi il gol annullato: l’intervento del Var certifica che l’attaccante era in fuorigioco. E’ ormai l’80’ e poco dopo arriva l’espulsione di Gazibegovic per doppio giallo. La superiorita’ numerica concede qualcosa in piu’ alla squadra di Sarri come spazi, ma un po’ la stanchezza, un po’ l’eccessiva frenesia, le impediscono di concretizzare alcune folate offensive interessanti. Il finale riserva cosi’ solo un’ultima raffica di ammonizioni da una parte e dall’altra.

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Calcio: Di Lorenzo, lo scudetto? tutto è nelle nostre mani

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“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.

Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.

Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.

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Castel di Sangro si prepara al ritiro estivo del Napoli

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Castel di Sangro tifa per il Napoli campione d’Italia e si prepara per il ritiro estivo che si terrà tra fine luglio e inizio agosto. Le date devono ancora essere stabilite, ma nel capoluogo sangrino è partita la macchina organizzativa per accogliere i partenopei per il quinto anni di fila. Tra le possibili novità l’allestimento del Palasport che, spera il sindaco Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, “possa ospitare il trofeo perché l’Abruzzo finora ha portato bene al Napoli. Da quando gli azzurri si allenano nei nostri impianti hanno vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Ora speriamo che arrivi il secondo scudetto”.

L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro (L’Aquila) per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa. “Lo stadio Teofilo Patini ha una portata massima di 7.500 persone – ricorda Caruso – si procederà con l’allestimento straordinario del Palasport che servirà eventualmente a esporre la Coppa e a ospitare momenti celebrativi e conferenze. L’effetto Conte sicuramente si è visto”. Parte quindi il tifo per il Napoliperché l’eventuale conquista dello scudetto riporti i grandi numeri nel centro d’Abruzzo.

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Champions: Inter perde Lautaro, risentimento muscolare

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L’Inter perde Lautaro Martinez per infortunio. Il capitano nerazzurro si è fermato dopo 43′ nel primo tempo della semifinale di Champions League contro il Barcellona in corso allo stadio Olimpico di Montjuic: dopo uno scatto, l’argentino si è tenuto la coscia sinistra ed è uscito dal campo quasi in campo per farsi medicare, stringendo i denti per gli ultimi minuti del primo tempo e venendo poi sostituito da Mehdi Taremi a inizio ripresa. Per Lautaro si tratta di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra che dovrà essere valutato nei prossimi giorni.

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