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Estorsioni al Genoa: chiesto il processo per 16 ultras

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La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 persone, per la maggior parte ultras del Genoa, nell’ambito dell’inchiesta sulle estorsioni alla societa’. Nella richiesta, firmata dal sostituto Francesca Rombola’ e dal procuratore Francesco Pinto, Massimo Leopizzi, Artur Marashi e Fabrizio Fileni, che erano anche finiti in carcere, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e violenza privata per aver estorto al Genoa dal 2010 al 2017 circa 327 mila euro. Con loro finiranno davanti al giudice per l’udienza preliminare altri 13 indagati. Nessuno di loro dopo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ha scelto di farsi interrogare per contestare gli addebiti. Secondo gli inquirenti il gruppo di tifosi avrebbe costretto con minacce la societa’, nella persona dell’amministratore delegato Alessandro Zarbano, a versare i soldi attraverso fatturazioni per operazioni inesistenti in favore della Sicurart di cui Leopizzi era socio occulto. Il gruppo e’ accusato inoltre di avere aggredito i giocatori e gli allenatori quando non vincevano le partite o non giocavano come volevano loro. Gli ultra’ secondo l’accusa avrebbero imposto la “pace del tifo” in cambio di denaro. Tra gli episodi contestati le minacce e le intimidazioni agli altri tifosi rossoblu’ che non rispettavano le direttive di Leopizzi circa il comportamento da tenere dentro lo stadio quando ad esempio veniva deciso di non entrare per protesta oppure al contrario di contestare i giocatori, le intestazioni fittizie di societa’ e aziende a prestanome per evitare possibili sequestri da parte della magistratura nonche’ le lesioni ad alcuni poliziotti al termine della partita Genoa-Crotone del 22 gennaio del 2017.

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È morto a 84 anni Jair, protagonista della ‘Grande Inter’ Helenio Herrara

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Il mondo del calcio è in lutto. È morto questa sera Jair da Costa, in arte Jair. Aveva 84 anni. Fu campione del mondo col suo Brasile nel 1962 (pur senza giocare). Amatissimo anche in Italia per il suo decennio di trionfi, gol e soddisfazioni con l’Inter tra il 1962 e il 1972. Fu uno dei protagonisti assoluti della Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrara. Con i nerazzurri vinse 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinetali.

“É scomparso Jair – scrive l’Inter sui social – Ala destra dal dribbling fenomenale, ha vinto tutto con la Grande Inter. Quattro campionati, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, un posto nell’eternitá di una squadra leggendaria. Il Club si stringe alla sua famiglia in questo momento difficile”.

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Calcio:3-2 al Real Madrid, Barcellona conquista la Coppa del Re

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Il Barcellona ha vinto la Coppa del Re battendo 3-2 i rivali di sempre del Real Madrid al Sanchez Pizjuan di Siviglia. A regalare il Clasico di Coppa ai blaugrana il gol nel secondo tempo dei supplementari di Koundé (116′) dopo che il match, bellissimo e avvincente, era terminato 2-2 dopo i tempi regolamentari. Ad aprire le marcature la prodezza di Pedri nel primo tempo (28′), poi nella ripresa la reazione del Real con Mbappè su punizione (70′) e Tchouameni (77′) che la ribaltano, Ma non è finita con il pari blaugrana di Ferran Torres nel finale (84′). Decisivo il Var, nel prolungamento della partita, che annulla un rigore concesso al 96′ per la scivolata di Asencio su Raphinha che si lascia andare e poi viene ammonito per simulazione. Mercoledì prossimo il Barcellona incontrerà l’Inter nell’andata delle semifinali di Champions League.

Partitissima preceduta da feroci polemiche arbitrali: nell’occhio del ciclone Ricardo de Burgos Bengoetxea, arbitro designato per la partita, che a poche ore dal fischio d’inizio si è sfogato in conferenza denunciando la pressione subita quest’anno dai direttori di gara dalla tv ufficiale del Real (“Quando un figlio va a scuola e ci sono bambini che gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo, fa male.

Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, soprattutto onesto. E che può sbagliare, come chiunque”). Dichiarazioni non andate giù ai Blancos, che con il presidente Florentino Perez avevano pensato di boicottare la finale, facendo poi un passo indietro.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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