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Spettacoli

Enzo Avitabile, nuovo disco e una mostra per i 70 anni

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Enzo Avitabile compie il 1 marzo 70 anni. Per l’occasione il musicista, compositore e cantautore napoletano annuncia una mostra e un disco, dal titolo Poesis, in uscita il 14 marzo. Un doppio omaggio ai suoi 50 anni di musica raccontati attraverso un’esposizione che raccoglie le opere di grandi artisti che hanno dato vita alle copertine dei suoi album. Il tutto impreziosito dalle voci di personaggi del mondo della cultura, del cinema, della musica e del teatro napoletano che rileggono i suoi testi in un lavoro poetico che celebra alla forza delle sue parole. Allestita nella monumentale Chiesa di San Severo al Pendino, in via Duomo a Napoli, dal 20 marzo al 12 maggio, la mostra Enzo70 è un tributo a uno degli artisti più influenti e rappresentativi del panorama musicale italiano e internazionale.

Curata da Andrea Aragosa e prodotta da Black Tarantella e Black Art, in collaborazione con la Regione Campania e il Comune di Napoli, l’esposizione si potrà visitare gratuitamente dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17. La mostra ripercorre la carriera di Enzo Avitabile attraverso 20 copertine dei suoi dischi, firmate da grandi artisti contemporanei: Andrea Pazienza, Milo Manara, Sandro Chia, Carsten Höller, Guido Harari, Piero Pizzi Cannella, Lello Lopez, Michele Attianese, Arturo Casanova, Cyop & Kaf, Cesare Monti, Santi & Spinello, Claudio Gaiaschi, Gianpiero Vinti, Studio Convertino, Milagros, Alberto Grant.

L’esposizione include anche la copertina di Enzo Avitabile Music Life – il film di Jonathan Demme dedicato alla vita/musica di Avitabile – e due vetrine che raccolgono le partiture inedite, i vinili e i cd originali dei suoi lavori. Oltre a una sorprendente installazione sonora con i testi dei suoi brani riletti dalle voci di importanti interpreti e personalità della sua terra: Mario Martone, Toni Servillo, Renato Carpentieri, Enzo Moscato, Massimiliano Gallo, Marina Confalone, Lina Sastri, Peppe Servillo, Mariano Rigillo, Isa Danieli, Lino Musella, Salvatore Esposito, Maurizio de Giovanni, Silvio Orlando, Maria Laura Rondanini, Marco D’Amore, Valeria Parrella, Marianna Fontana, Francesco Di Leva, Antonia Truppo.

Questa installazione sonora verrà pubblicata in vinile il prossimo 14 marzo da Black Tarantella. Poesis, il ventesimo lavoro discografico di Enzo Avitabile, è un libro di poesie più che un disco, che pone l’attenzione su uno dei grandi Poeti del secondo novecento napoletano. Enzo Avitabile, inoltre, è atteso a Napoli per un grande concerto in Piazza del Gesù il prossimo 29 giugno dove saranno presenti alcuni dei musicisti con cui ha collaborato in questi anni. Artista eclettico che ha superato i generi musicali e dialogato con musicisti da varie parti del mondo, Avitabile ha vinto per le sue colonne sonore e i lavori discografici numerosi premi: 2 David di Donatello, 2 Targhe Tenco, 3 Nastri D’Argento, il Premio Ubu, il Globo d’Oro, è stato 4 volte in nomination ai BBC World Music Awards e ha ricevuto i premi Morricone, Carosone e De André. Tra le centinaia di collaborazioni artistiche, impossibile non citare quelle con Tina Turner, James Brown, Afrika Bambaataa, Randy Crawford, Khaled, Pino Daniele, Edoardo Bennato, Goran Bregovic, Manu Dibango, Francesco De Gregori, Jovanotti, Marcus Miller, Bob Geldof.

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Spettacoli

Gwyneth Paltrow è stanca della dieta, ‘ora mangio pane e pasta’

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Gwyneth Paltrow ha affermato di essere tornata a mangiare cibi che in precedenza aveva eliminato dalla sua rigidissima dieta, tra cui pane, pasta e formaggio. Lo riporta la Bbc. L’attrice premio Oscar, diventata negli anni una guru del salutismo ha seguito e promosso diversi regimi alimentari negli anni. “Ho seguito per un certo periodo una dieta macrobiotica ferrea e così sono diventata ossessionata da un’alimentazione molto, molto sana”, ha detto nell’ultima puntata del suo podcast spiegando di essersi dedicata al “benessere e al cibo” a causa del cancro alla gola che ha ucciso il padre. Poi lei e il secondo marito, Brad Falchuk, hanno iniziato a seguire la dieta paleo, basata sul principio che ci si debba nutrire “come i nostri antenati”. Di recente però, Paltrow ha ricominciato a mangiare “pane a lievitazione naturale e un po’ di formaggio e un po’ di pasta”.

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Musica

Rocco Hunt, il ragazzo di giù diventa grande: “Ho 30 anni e ancora la rabbia del Sud”

Esce l’album Ragazzo di giù: tra neomelodico, rap e introspezione, la maturità artistica di un figlio del Sud.

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A 30 anni, Rocco Hunt ha già alle spalle 15 anni di carriera, una vittoria a Sanremo, hit estive, strofe militanti e un’identità artistica sempre più nitida. Ma oggi, con il nuovo album Ragazzo di giù, in uscita venerdì, Rocco — per molti ancora affettuosamente “Rocchino” — completa un percorso che lo conferma maturo, consapevole e profondamente legato alle sue radici.

“Sono fortunato, canto chi non lo è stato”

Il brano che dà il titolo al disco è un manifesto identitario.
“Io sono il ragazzo di giù fortunato”, spiega Rocco, “quelli che canto sono stati meno fortunati, magari non hanno dovuto lasciare casa, ma hanno pagato altri prezzi”. La nostalgia per la sua terra non è solo geografica, è memoria viva di un mondo che spesso si perde tra le distanze culturali.

Tra disagio e riscatto: “A Nord si perdono i valori”

“Oggi Napoli fa figo, ma vivere al Nord è diverso”, dice. Il successo, per lui, ha un prezzo. “Contano i numeri, non i valori”, afferma, parlando anche del figlio Giovanni, 8 anni, cresciuto tra Milano e Napoli: “Ha un accento diverso, ma deve sapere da dove viene, imparare l’inglese e la cazzimma partenopea”.

Il dialetto come identità: “È mamma, papà e biberòn”

Per Rocco il dialetto non è solo stile, ma lingua del cuore:
“È la strada dove sei cresciuto, la voce dei tuoi nonni, il suono dell’anima”. E anche se ha girato l’Italia e il mondo, resta anima di Scampia, del Sud e dei suoi contrasti.

Il rap, il neomelò, e il coraggio delle parole

Ragazzo di giù è un album eterogeneo, che passa da Gigi D’Alessio a Massimo Pericolo, da Irama a Baby Gang, mischiando il rap con la melodia napoletana e l’attualità più bruciante. In Demone santo, per esempio, denuncia con rabbia il crollo del ballatoio della Vela di Scampia:
“Quelle creature sono vittime dello Stato. A che serve il tricolore sulle bare bianche, se Cristo in quelle case non ci entra?”

Sanremo, De Filippo e il mare della costiera

Nel disco anche introspezione e memoria, con brani come ‘A notte, ispirato a Eduardo De Filippo, e Domani chissà, dove Rocco rievoca lo scugnizzo che si tuffava a bomba nel mare della costiera. E non manca un pensiero al futuro:
“Vorrei un secondo figlio”, dice, ma con il timore delle malattie, dei sacrifici, della fragilità.

Il tour: dal Molise a Milano, passando per la Reggia

Il tour estivo partirà il 20 giugno da Campobasso, con gran finale l’11 settembre alla Reggia di Caserta e il 6 ottobre all’Unipol Forum di Milano.
“Senza le mie radici non sarei quello che sono”, conclude Rocco.
E quando gli chiedono se oggi è ancora “‘nu juorno buono”, risponde senza esitazioni:
“Sì. Ma è sempre più difficile non vedere le nuvole all’orizzonte”.

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Spettacoli

Sara Tommasi, “dalla Bocconi al porno, guadagnavo 10mila euro a sera “ho perso tutto e sono rinata”

La confessione dell’ex showgirl: “Il dolore mi ha formata. Ma oggi ho una vita sana e felice”.

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In un’intervista al Corriere della Sera, Sara Tommasi (foto Imagoeconomica) si racconta con tenerezza e consapevolezza, rievocando il passato tra luci e ombre, e descrivendo il presente con un sorriso nuovo, accanto al marito e agente Antonio Orso, sposato nel 2021 in piena pandemia.

Ora sto bene”, dice. Non prende più farmaci da quando si è sposata, vive tra Terni e Sharm el-Sheikh, ha una vita regolare, dorme bene, fa palestra, lavora con equilibrio. E soprattutto si sente amata.

Il passato doloroso e la malattia

La Tommasi racconta con sincerità gli anni più difficili, segnati da un disturbo bipolare che lei stessa con coraggio ha ammesso pubblicamente: “Il problema è quando non si accetta la malattia. Si fanno errori da cui non si può più tornare indietro”. Fa riferimento anche ai film porno, al processo per violenza sessuale poi conclusosi con l’assoluzione degli imputati, e al dolore per non aver ascoltato la madre, che le chiedeva di curarsi. “Ce l’ho con me stessa”, confessa.

Gli affetti, le radici, il nuovo inizio

Ricorda con amore la madre Cinzia, scomparsa tre anni fa per il Parkinson, e la sua infanzia a Terni tra le merende in pasticceria dai nonni e i sogni da bambina. Confessa di essersi persa con le droghe, cercando conforto fuori dai farmaci prescritti: “Mi ha fatto uscire di testa”. Ma oggi, grazie ad Antonio, è rinata: “Quando mi parla, io mi sento bene”.

Carriera e ricordi felici

Rivive con emozione i momenti d’oro della carriera: Paperissima, l’Isola dei Famosi, Chiambretti Night, il calendario per Max. Parla con affetto di Gerry Scotti, Fabrizio Frizzi, Simona Ventura, e rivela che una delle esperienze più belle è stata proprio l’Isola, nel 2006.

A sorpresa, aggiunge: “Mi piacerebbe condurre un programma solare. E c’è l’idea di un docufilm sulla mia vita, per parlare di bipolarismo”.

Il futuro tra sogni e consapevolezza

Non esclude l’adozione: “Ho avuto un’operazione all’utero, la gravidanza sarebbe a rischio. Ma ci stiamo pensando”. Intanto si gode i piccoli gesti, il gelato con il marito, gli incontri con i suoi suoceri. E ammette: “Siamo ancora nella fase adolescenziale del nostro amore”.

Infine, il senso profondo del suo percorso: “Il dolore ti forma. Ma bisogna imparare a valorizzare quello che si ha. Io l’ho capito quando ho perso tutto”.

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