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Politica

Election day, 51 milioni di italiani alle urne domenica 26 gennaio

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Elezioni Europee, elezioni in Piemonte, elezioni Comunali: per oltre 51 milioni di italiani residenti in Italia e all’estero (il dato esatto si precisera’ definitivamente a pochi giorni dal voto) domenica 26 maggio sara’ election day. Si andra’ al voto in Trentino-Alto Adige – oltre che per il rinnovo di alcuni consigli comunali – anche per le elezioni suppletive in due collegi uninominali della Camera. Il 26 maggio si svolgeranno infatti le consultazioni per la scelta di 76 europarlamentari e in quasi 4 mila comuni – la gran parte in quel giorno, in Sicilia e Sardegna in altre date – si rinnoveranno i sindaci e i consigli comunali. I cittadini con diritto di voto potranno recarsi alle urne dalle ore 7 alle ore 23. – Elezioni Europee: tutti i cittadini maggiorenni degli Stati membri sono chiamati a scegliere i rappresentanti del Parlamento europeo. L’organismo e’ composto da 751 deputati, compreso il presidente. Il numero di eurodeputati per ogni paese e’ approssimativamente proporzionale alla popolazione; l’Italia dovra’ eleggerne 76. – Elezioni Amministrative: il 26 maggio i cittadini sono chiamati a scegliere i sindaci e i consiglieri comunali, nonche’ i consiglieri circoscrizionali in oltre 3 mila comuni. Il successivo eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci avra’ luogo il 9 giugno 2019. Complessivamente, in questa tornata elettorale primaverile per le amministrative, andranno a votare 17.336.421 elettori per un totale di 3.856 comuni. Sono 6 in totale i Comuni capoluogo di Regione al voto: Firenze, Bari, Perugia, Cagliari, Potenza, Campobasso. I Comuni capoluogo di provincia chiamati al rinnovo sono 22: Ascoli Piceno, Avellino, Bergamo, Biella, Cremona, Caltanissetta, Ferrara, Foggia, Forli’, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Pesaro, Pescara, Prato, Reggio nell’Emilia, Rovigo, Sassari, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia. Per quanto riguarda le Regioni a Statuto Speciale, in Sardegna le elezioni comunali avverranno il 16 giugno prossimo (eventuale ballottaggio il 30 giugno) mentre in Sicilia 34 comuni (compresa Caltanissetta, unico capoluogo di provincia) sono andati al voto il 28 aprile scorso (ballottaggio il 12 maggio). Nei 7 comuni del Trentino Alto Adige e nei 118 del Friuli Venezia Giulia si votera’ il 26 maggio come nel resto d’Italia. – Elezioni Regionali: il 26 maggio si vota anche nella Regione Piemonte per la scelta del presidente e dei consiglieri regionali. – Elezioni suppletive alla Camera: sempre il 26 maggio si vota nella XXVIII Circoscrizione Trentino-Alto Adige, collegio uninominale n. 4 (TN) e n. 6 (Pergine Valsugana – TN), per la scelta di due deputati vacanti per dimissioni. Gli elettori affetti da gravi infermita’ che non possono allontanarsi dalla propria abitazione hanno la possibilita’ di votare a domicilio. La domanda, corredata da un certificato medico della ASL e dalla copia della tessera elettorale, deve pervenire entro il 6 maggio al comune di residenza.

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Politica

Elezioni comunali Napoli: sfida di Paolo Russo a Marigliano e ritorno degli ex sindaci

Paolo Russo in corsa a Marigliano, ex sindaci in campo e centrodestra solido: ecco come cambiano le elezioni comunali nella provincia di Napoli tra sorprese e conferme.

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Tornano tanti ex sindaci nella città metropolitana di Napoli, mentre il campo largo annaspa e crolla l’asse Pd-Cinque Stelle. Il Movimento fondato da Conte praticamente scompare, mentre il centrodestra, pur con qualche difficoltà, regge. Proliferano le liste civiche e resta alta l’attenzione sulle liste pulite e sull’eventuale presenza di “impresentabili”.

Marigliano: la sfida di Paolo Russo

A Marigliano la novità è Paolo Russo (nella foto Imagoeconomica in evidenza assieme a Mara Carfagna), ex deputato di lungo corso, che scende in campo nella sua città d’origine. La sua coalizione “Cuore civico” raccoglie pezzi di centrodestra, società civile ed esponenti progressisti. Il Pd ha invece scelto un altro candidato: Gaetano Bocchino, sostenuto anche da Azione, Verdi e Sinistra. Terzo candidato è Ciro Panariello, appoggiato da una lista civica.

Giugliano: centrodestra contro un centrosinistra diviso

A Giugliano, la città più popolosa della provincia, si sfidano Giovanni Pianese con il centrodestra, Diego D’Alterio con il centrosinistra senza il Movimento 5 Stelle, e Salvatore Pezzella, ex esponente grillino, ora sostenuto da una civica. Resta la spada di Damocle della commissione d’accesso prefettizia che potrebbe portare allo scioglimento per infiltrazioni.

Nola: il Pd rinuncia e resta fuori dalla corsa

A Nola il Pd si sfila a sorpresa e lascia il campo a quattro candidati: Maurizio Barbato (Fratelli d’Italia), Andrea Ruggiero (Per e civiche), Agostino Ruggiero (sostenuto dai socialisti) e Antonio Ciniglio (civiche territoriali). Il ritiro del candidato Pd Giuseppe Tudisco ha lasciato spazio a una corsa senza bandiere ufficiali del centrosinistra.

Volla: sei candidati e la conferma dell’instabilità politica

A Volla si conferma il record di instabilità politica: sei i candidati a sindaco. Tra loro due ex primi cittadini: Giuliano Di Costanzo (sostenuto dal Pd) e Pasquale Di Marzo (civiche). In corsa anche Lino Di Donato (centrodestra), Roberto Barbato (civica), Gennaro Burriello (Potere al Popolo) e Gianluca Pipolo (civiche).

Casavatore: sfida tra ex sindaci

A Casavatore la sfida è tra Vito Marino (appoggiato da cinque civiche), Fabrizio Celaj (Pd e civiche) e Mauro Muto (Fratelli d’Italia). Marino e Muto hanno entrambi già guidato il Comune in passato.

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Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

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“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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