Collegati con noi

Politica

Fabrizio Maroni si candida contro la Lega per supportare il sindaco uscente Pd di Lozza

Pubblicato

del

Fabrizio Maroni, figlio minore di Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno, presidente della Lombardia e storico esponente della Lega, si presentera’ alle prossime elezioni comunali correndo per la lista che sostiene il sindaco Pd uscente di Lozza, paese del Varesotto. Secondo quanto riporta il quotidiano ‘La Prealpina’, il diciannovenne, studente di Scienze Politiche, si presenta con la lista civica ‘Comune e comunita’ uniti per Lozza’, a favore del sindaco Giuseppe Licata, che si ripresenta. Fabrizio Maroni, secondo l’articolo, coltiva il sogno di fare il giornalista e non il politico di professione; da liceale ha vinto il “Premio Chiara giovani”. Il sindaco Licata – scrive ‘La Prealpina’ – afferma: “Sono molto contento che abbia deciso di mettersi a disposizione della comunita’ ma non perche’ e’ figlio di Roberto Maroni, ma per il tipo di persona che e’. Un giovane che ha dimostrato in altre occasioni di essere capace e volenteroso: questo e’ il primo gradino per misurarsi con la comunita’”. “Sono abituato a essere considerato “il figlio di”, credo che sia inevitabile – ha detto a sua volta Fabrizio Maroni – mi aspettavo che questa mia scelta facesse notizia e comprendo anche che i giornalisti ne scrivano, del resto vorrei diventarlo anche io”

Advertisement

Economia

Pier Silvio Berlusconi: no alla politica, sì allo sviluppo di Mfe-Mediaset

Pubblicato

del

Pier Silvio Berlusconi (nella foto Imagoeconomica in evidenza), amministratore delegato di Mfe-Mediaset, ha ribadito la sua posizione netta rispetto a un possibile ingresso in politica. Durante un incontro con la stampa negli studi di Cologno Monzese, ha dichiarato: “Non ho nessuna intenzione di scendere in politica, punto. Amo Mediaset e penso che il mio lavoro qui non sia finito”.

Il numero uno del Biscione ha spiegato che, anche qualora ci fosse un interesse, “non ritengo serio improvvisarsi dall’oggi al domani. La politica richiede preparazione e una lunga gavetta”. Inoltre, ha sottolineato il suo apprezzamento per l’attuale governo, definendolo stabile e in grado di affrontare un momento storico complesso con buoni risultati.

Progetti per Mediaset e l’espansione internazionale

Pier Silvio Berlusconi ha poi parlato dello sviluppo di Mfe-Mediaset, evidenziando il momento cruciale che l’azienda sta attraversando. “Siamo in un periodo positivo dal punto di vista dei risultati, soprattutto in Italia, ma è anche un momento complesso per lo sviluppo futuro”.

Tra i progetti più ambiziosi c’è la possibilità di acquisire il controllo del gruppo tedesco Prosieben, di cui Mfe-Mediaset è già il principale azionista con il 29,9% del capitale. Grazie a un finanziamento di 3,4 miliardi di euro guidato da Unicredit, il Biscione si dice pronto a valutare operazioni strategiche non solo in Germania ma anche in altri Paesi.

“Crediamo nel nostro progetto industriale, come dimostrano le sinergie create in Spagna. Tuttavia, la situazione in Germania è complicata: crisi economica, politica e dell’automotive. Stiamo valutando il momento giusto per agire”, ha dichiarato l’amministratore delegato, sottolineando l’importanza di dialogare con le autorità locali e centrali tedesche.

Sanremo e il futuro del Festival

Sul possibile passaggio del Festival di Sanremo a Mediaset, dopo la sentenza del Tar della Liguria che ha giudicato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato: “Sanremo è un pezzo di Rai, ed è la Rai il vero motore del Festival. Mi auguro che rimanga in Rai. Per ora la situazione è troppo fumosa per esprimere un giudizio”.

Prospettive per il 2025

Guardando al futuro, Berlusconi ha auspicato che il 2025 sia l’anno del “cambio di passo” per la strategia internazionale di Mfe-Mediaset, ma ha ammesso che la situazione è complessa. Ha ribadito l’impegno del gruppo a rispettare le logiche nazionali nei Paesi in cui opera e ad aumentare l’occupazione, se necessario.

Con un occhio rivolto all’espansione internazionale e l’altro alla crescita interna, Pier Silvio Berlusconi ha tracciato una visione chiara per Mediaset: consolidare le basi in Italia, cogliendo al contempo opportunità di sviluppo in Europa.

Continua a leggere

Politica

Cassazione, ok al referendum per abrogazione Autonomia

Pubblicato

del

La Cassazione ha dato l’ok al referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata. Per l’Ufficio centrale della Suprema Corte, come anticipato da Repubblica on line, dunque è legittima la richiesta di abrogazione. L’ordinanza della Cassazione arriva dopo il pronunciamento della Consulta che aveva, tra l’altro, considerato “illegittime” specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. La parola definitiva torna ora alla Corte Costituzionale.

La decisione della Suprema corte è illustrata in una ordinanza di circa trenta pagine. Gli ermellini non hanno dato invece il via libera al quesito presentato dai consigli regionali che puntavano all’abrogazione parziale. Nella sentenza del 3 dicembre scorso la Consulta, chiamata ad esprimersi sulle questioni di costituzionalità e accogliendo parzialmente i ricorsi di quattro Regioni, ha affermato che “il regionalismo corrisponde a un’esigenza insopprimibile della nostra società, come si è gradualmente strutturata anche grazie alla Costituzione” e “spetta, però, solo al Parlamento il compito di comporre la complessità del pluralismo istituzionale”. E ancora: “la vigente disciplina costituzionale riserva al Parlamento la competenza legislativa esclusiva in alcune materie affinché siano curate le esigenze unitarie (art. 117, secondo comma, Cost.)”.

Continua a leggere

Politica

De Luca e Piantedosi, duello a distanza ad Avellino: sfida elettorale in vista?

Pubblicato

del

Il teatro Carlo Gesualdo di Avellino è stato lo scenario di un incontro carico di tensioni politiche in vista delle prossime elezioni regionali. Protagonisti il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospiti degli 80 anni di Confindustria Avellino. Entrambi evitano i cronisti e si limitano a un formale saluto reciproco, sedendosi fianco a fianco nella prima fila.

Sul palco, però, il clima cambia: i due ingaggiano un confronto pacato, ma pungente, che alcuni osservatori non esitano a interpretare come un possibile anticipo di una sfida elettorale. De Luca è già ufficialmente in campo per un nuovo mandato, mentre Piantedosi viene indicato dai partiti di centrodestra come il candidato ideale per sfidarlo.

Piantedosi, il nome che unisce il centrodestra

Matteo Piantedosi, stimato dalla premier Giorgia Meloni e dagli alleati di governo, è l’unico nome capace di trovare consenso trasversale nel centrodestra. Il suo profilo di prefetto e ministro lo rende una figura simbolica di legalità, un aspetto considerato cruciale per il futuro della Campania. Nonostante ciò, la sua attuale posizione al Viminale, strategica per il governo nazionale, potrebbe frenare una sua discesa in campo.

Il botta e risposta: infrastrutture, autonomia e risorse idriche

Durante gli interventi, De Luca e Piantedosi si lanciano frecciate ben calibrate, pur mantenendo toni istituzionali. Il governatore della Campania apre criticando il governo nazionale:
«In Campania abbiamo perso un anno e mezzo sui fondi di coesione, e il nostro accordo non è ancora arrivato alla Corte dei conti. Fortunatamente, l’autonomia differenziata è stata bocciata dalla Consulta grazie alla battaglia della Regione Campania».

Piantedosi risponde difendendo l’esecutivo e attaccando indirettamente la gestione regionale:
«Vorrei tranquillizzare De Luca sul contributo del governo per le aree interne, ma vorrei sottolineare che qui manca l’acqua nonostante le numerose sorgenti. Mi sembra che sia mancata una visione generale, visto che si perde ancora il 60% della risorsa idrica».

Il ministro chiude evidenziando i ritardi nella gestione regionale:
«Sui ritardi dei fondi di coesione, un anno e mezzo è poco rispetto ai problemi protratti per dieci anni in Campania».

Uno scenario da definire

Se da un lato De Luca mira a rafforzare il suo ruolo di amministratore locale sottolineando i successi regionali, dall’altro Piantedosi si presenta come una figura solida, in grado di unire il centrodestra e portare una visione alternativa per la Campania.

La partita per le prossime regionali si preannuncia aperta e combattuta. Resta da vedere se il confronto di Avellino sarà ricordato come il primo round di uno scontro elettorale che potrebbe ridisegnare gli equilibri politici in Campania.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto