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Dominio Ferrari in F1, telaio e motore sono un binomio perfetto

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Una Ferrari fortissima che ad Imola potrebbe rendere la festa dei motori “indimenticabile” e che per il resto del Mondiale promette bene anche se “e’ meglio andare con i piedi per terra, perche’ sono tre le gare fatte, non venti”. Una Rossa, la nuova F1-75 – spiega Giancarlo Minardi – rivelatasi un’alchimia perfetta tra telaio e motore grazie alla miglior interpretazione da parte della scuderia di Maranello dei regolamenti che hanno riportato dal 2022 nel Circus l’effetto suolo, gomme piu’ grandi, i sorpassi ed il tanto atteso spettacolo. Una Ferrari che ha riacceso l’emoziona di Luca di Montezemolo, presidente dell’ultimo mondiale piloti (2007): “Tanti complimenti, in particolare a Binotto, e a tutti i ragazzi della squadra. Con una macchina cosi’ competitiva anche Leclerc ha potuto dimostrare di essere un pilota di altissimo livello”. “Speriamo che sia un week end di festa a Imola – racconta il fondatore della Minardi e ora anche presidente del circuito di Imola – grazie a Dio e’ partito tutto prima che la Ferrari trionfasse in Australia. Speriamo che la fortuna ci assista, ci sono ancora posti per sabato e venerdi’. La Rossa e’ la piu’ forte, ma – avverte Minardi – abbiamo fatto tre Gran Premi, non venti. Speriamo a Imola – dove il 24 aprile si correra’ il quarto Gp di Formula 1 della stagione con qualifiche al venerdi’ e la gara sprint il sabato – ci sia anche il sole oltre ad una Ferrari vincente e la festa sara’ ancora piu’ bella”. Sull’inizio folgorante della Rossa Minardi invita a non abbandonarsi a facili entusiasmi in chiave Mondiale, perche’ i rivali piu’ forti non perderanno tempo per recuperare il gap con la Rossa: “ora godrei di quello che la Ferrari ha fatto e di questa superiorita’. Abbiamo una macchina al di sopra della concorrenza e la concorrenza non stara’ a guardare, stiamo con i piedi per terra. Il segreto di questa Ferrari sta nel fatto che hanno interpretato meglio il cambio del regolamento e non e’ vero che hanno avuto piu’ tempo rispetto agli altri”, ovvero Red Bull e Mercedes impegnate nella corsa al titolo nel 2021. Semplicemente, secondo Minardi, “sono stati piu’ bravi a interpretare il regolamento. Il merito e’ di tutto il team e del suo comandante, Binotto. Gli sviluppi della Ferrari? Non e’ vero che in questo caso la Rossa non sia forte, storicamente quando a Maranello hanno avuto una base buona sono sempre riusciti ad andare meglio. Hanno gia’ vinto il Gran Premio dell’affidabilita’ e questo rispetto agli altri e’ un gran passo in avanti”. “Sono moderatamente ottimista – aggiunge Minardi – ma gli altri, ripeto, non resteranno a guardare: incrociamo del dita”. Infine una parola sui piloti Ferrari. “Sono una grande coppia, Leclerc e’ in un momento di forma straordinario, mentre Sainz ha avuto solo sfortuna”.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Calcio: Coppa del Re, follia Rudiger, rischia pesante squalifica

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Il Clasico valido per la finale di Coppa del Re è stato vinto dal Barcellona ai tempi supplementari al termine di una partita ricca di episodi e colpi di scena. Nel finale, però, il Real Madrid oltre alla partita ha perso anche la testa protestando in modo troppo veemente nei confronti dell’arbitro.

Alla fine i giocatori espulsi nella squadra di Carlo Ancelotti sono così stati addirittura tre, ma a rischiare moltissimo è soprattutto uno di loro: Antonio. Nel finale dei tempi supplementari, col Barcellona avanti per 3-2 grazie al goal realizzato da Koundé, il Real Madrid ha protestato in modo veemente contro l’arbitro: alla fine il direttore di gara ha estratto ben tre cartellini rossi per proteste nei confronti di Lucas Vasquez, Jude Bellingham e Antonio Rudiger.

A rischiare più di tutti però sarebbe l’ex difensore, tra le altre, di Roma e Chelsea. Rudiger ha perso letteralmente la testa dopo un fischio dell’arbitro in favore del Barcellona ed ha lanciato un oggetto, sembra la borsa del ghiaccio, in direzione del direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso mentre i compagni cercavano di trattenere Rudiger per evitare il peggio. Ora il difensore dei blancos rischia una pesante squalifica.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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