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Diagnosticare l’epilessia in tempo reale: la ricerca di Neuromed con Federico II e Cira

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Attraverso le tecniche di “data mining” sarà possibile esaminare automaticamente i segnali cerebrali in tempo reale per una diagnosi più rapida e accurata dell’epilessia: migliorare la velocità e l’accuratezza del percorso diagnostico nei casi di epilessia. È l’obiettivo della ricerca coordinata dall’Unità di Bioingegneria Clinica dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli con la collaborazione dell’Università Federico II di Napoli e il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali (CIRA) di Capua.

Il lavoro scientifico è stato presentato alla IEEE International Conference on Data Science and Systems e pubblicato nei relativi proceedings. I ricercatori hanno utilizzato l’analisi temporale dei segnali cerebrali di pazienti epilettici e tecniche di “data mining” (capaci di individuare ed estrarre informazioni da grandi quantità di dati con una efficienza e rapidità impossibili per un essere umano) per riconoscere automaticamente le crisi.

“Nell’epilessia, soprattutto quella farmaco-resistente – dice l’ingegner Luigi Pavone, dell’Unità di Bioingegneria Clinica, che ha coordinato la ricerca – il gold standard per la diagnosi e il corretto inquadramento della patologia è l’esame del segnale elettroencefalografico (EEG). È qui che si possono trovare i segni caratteristici delle crisi epilettiche, che risulteranno fondamentali per stabilire i necessari passi successivi per il trattamento del paziente. Questa operazione, oggi, è eseguita dallo specialista epilettologo attraverso la metodica osservazione del tracciato. Si tratta di un’operazione che richiede molto tempo e molta accuratezza. Lo scopo del nostro lavoro è stato quello di creare un sistema interamente automatizzato, capace di individuare quei segni con affidabilità e rapidità molto maggiori. Significa offrire strumenti nuovi al neurologo, con un grande vantaggio per la qualità e la rapidità degli interventi terapeutici e soprattutto per la qualità di vita dei pazienti”.

Ingegner Luigi Pavone

Con il data mining, in poche parole, è possibile estrarre informazioni a partire dalla grande quantità di dati presenti in un elettroencefalogramma, scovando associazioni o schemi ricorrenti che rappresentano segnali caratteristici di una crisi epilettica. Le tecniche utilizzate appartengono a campi diversi, dalla statistica al machine learning alla matematica. “La sfida – continua Pavone – non è solo quella di avere un sistema capace di individuare con estrema accuratezza le crisi epilettiche nei segnali cerebrali, ma di farlo in tempo reale, al fine di implementare questi modelli all’interno di dispositivi closed-loop per il monitoraggio e il controllo delle crisi stesse”.

 

 

Ma l’obiettivo finale è ancora più ambizioso: prevedere le crisi epilettiche. “Stiamo lavorando – spiega l’ingegnere – in collaborazione con il dottor Gaetano Zazzaro del CIRA e il professor Paolo Bifulco dell’Università Federico II, a creare procedure e modelli informatici più sofisticati che, analizzando l’attività elettrica cerebrale in tempo reale, potranno prevedere le crisi prima ancora che si verifichino. Si tratta di una sfida molto difficile e sulla quale lavorano da anni prestigiosi gruppi di ricerca internazionali”.

Fabio Sebastiano, Consigliere delegato alla ricerca del Neuromed

“Gli scenari della medicina dei prossimi anni – commenta l’ingegner Fabio Sebastiano, Direttore Operativo e Consigliere delegato alla ricerca del Neuromed – saranno sempre più basati su una ricerca traslazionale e interdisciplinare. Proprio come quella che è stata portata avanti in questo lavoro. Tecnologie avanzate e medicina saranno sempre più interconnesse, e questo rappresenta il nucleo centrale dell’innovazione portata avanti da Neuromed”.

L’IRCCS Neuromed
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso. Un centro in cui i medici, i ricercatori, il personale e gli stessi pazienti formano una alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all’avanguardia, guidate dagli sviluppi scientifici più avanzati.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Cinema

Cristina Comencini: il cinema delle donne è una nuova ricchezza. Io dalla parte delle donne sempre

Cristina Comencini racconta al Corriere della Sera il successo de “Il treno dei bambini”, la sua visione sul cinema delle donne, la politica e il suo nuovo amore.

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Cristina Comencini (le foto sono di Imagoeconomica), con il suo ultimo film “Il treno dei bambini” tratto dal romanzo di Viola Ardone e disponibile su Netflix, ha raggiunto quasi trenta milioni di visualizzazioni. «Mi sembra incredibile», racconta, «ma credo che il tema profondo del dopoguerra, del trauma che la guerra lascia sui sentimenti, abbia colpito il pubblico di tutto il mondo».

Il cinema tra piattaforme e sale

«Portare la gente in sala è bellissimo, ma difficile. Le piattaforme e il cinema possono coesistere. L’importante è, come diceva mio padre Luigi Comencini, mantenere sempre la massima verità e bellezza in quello che si crea», afferma Cristina, riflettendo sulla trasformazione del mondo cinematografico.

Il successo e la nuova generazione di registe

Comencini riconosce l’importanza del successo ma non lo vive come un punto di arrivo: «È un mestiere da montagne russe». È felice dell’affermazione di tante donne nel cinema italiano, come Paola Cortellesi, sottolineando: «Il cinema si è finalmente aperto alle storie delle donne, arricchendosi di nuove prospettive».

Il rapporto con la famiglia e il film di Francesca Comencini

Cristina racconta il forte legame con le sorelle e commenta il film di Francesca Comencini su loro padre Luigi: «Una scelta giusta. Ognuno vive un padre a modo suo». Nessuna gelosia, ma un affetto profondo che ha sempre unito la famiglia.

CRISTINA COMENCINI REGISTA

Politica, femminismo e il ruolo di Giorgia Meloni

Comencini ribadisce la sua radice di sinistra e il suo impegno per il femminismo: «Il sostegno reciproco tra donne non deve mai venir meno». Sul premier Giorgia Meloni, pur nella distanza politica, riconosce: «Per la sua parte politica sta facendo bene».

I cambiamenti nell’estetica e il coraggio delle attrici

Parlando di Giovanna Mezzogiorno, Cristina denuncia il problema della discriminazione estetica nel cinema: «Finalmente si inizia a dare meno peso all’apparenza e più al talento».

La maternità precoce e l’amore ritrovato

Diventata madre a 18 anni, Cristina confida di non aver rimpianti: «Mi ha dato la ricchezza di tutto ciò che ho scritto». Oggi vive una nuova fase felice della sua vita con il documentarista francese François Caillat, tra Roma e Parigi.

Il futuro: un nuovo romanzo in arrivo

Cristina annuncia anche il suo prossimo romanzo, “L’epoca felice”, che uscirà a ottobre per Feltrinelli: «Parlerà dell’adolescenza e della capacità della vita di sorprenderci anche quando meno ce lo aspettiamo».

 

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Esteri

Tragedia al festival Lapu Lapu a Vancouver: suv travolge la folla, morti e feriti

Durante il festival filippino Lapu Lapu a Vancouver, un suv ha investito la folla causando diversi morti e feriti. Arrestato il conducente. La città è sconvolta.

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Diverse persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite durante il festival del “Giorno di Lapu Lapu” a Vancouver, nell’ovest del Canada, quando un suv ha investito la folla. La polizia locale ha confermato che il conducente è stato arrestato subito dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 20 ora locale (le 5 del mattino in Italia).

Il cordoglio della città e della comunità filippina

La tragedia ha sconvolto l’intera città e, in particolare, la comunità filippina di Vancouver, che ogni anno organizza il festival in onore di Lapu Lapu, eroe della resistenza contro la colonizzazione spagnola nel XVI secolo. Il sindaco Ken Sim ha espresso il proprio dolore: «I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite e con la comunità filippina di Vancouver in questo momento incredibilmente difficile», ha scritto su X.

Le drammatiche immagini dell’incidente

Secondo quanto riferito dalla polizia e riportato dalla Canadian Press, il suv ha travolto la folla all’incrocio tra East 41st Avenue e Fraser Street, nel quartiere di South Vancouver. I video e le immagini diffusi sui social mostrano scene drammatiche: corpi a terra, detriti lungo la strada e un suv nero gravemente danneggiato nella parte anteriore. Testimoni parlano di almeno sette persone rimaste immobili sull’asfalto.

Il dolore delle autorità

Anche il premier della Columbia Britannica, David Eby, ha commentato la tragedia: «Sono scioccato e con il cuore spezzato nell’apprendere delle vite perse e dei feriti al festival». La comunità è ora unita nel cordoglio, mentre proseguono le indagini per chiarire le cause dell’accaduto.

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