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Cronache

Dal branco calci, pugni ed insulti contro coppia gay

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Due ragazzi gay che si tenevano per mano in strada a Roma la notte di Capodanno: è bastato questo per scatenare la furia del branco. Una decina di giovani sui 18 anni in un appartamento al primo piano nel quartiere Pigneto, dove si erano riuniti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, poco dopo l’una sono scesi in strada e per 15 minuti hanno picchiato la coppia con calci e pugni, apostrofandola con insulti omofobi. Hanno infierito soprattutto su Sthefano, un ragazzo residente nella Capitale originario del Perù che al pronto soccorso del Vannini è stato giudicato guaribile in 25 giorni per trauma cranico, ossa nasali rotte, ferite e contusioni varie al volto e al corpo.

“Ho saputo difendermi in qualche modo, ma mi hanno aggredito in 10 in modo tale che altri ragazzi non sarebbero sopravvissuti – racconta Sthepano all’associazione – Abbiamo denunciato e vogliamo che la nostra storia sia da esempio. Vogliamo che tutto questo finisca, tenersi per mano o scambiarsi uno sguardo romantico deve essere un gesto normale per tutti. Vogliamo reagire alla paura, perché con la paura di essere se stessi non si vive”. Un’esperienza simile l’hanno vissuta lo scorso 22 dicembre a Milano Ivano e il suo compagno Alfredo: tornavano a casa verso mezzanotte anche loro camminando mano nella mano, quando sono stati prima offesi da un gruppo di italiani sui 30/40 anni e poi Ivano è stato colpito da un pugno alla testa ed è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

Mentre Fabrizio Marrazzo Portavoce Partito Gay Lgbt+, ha denunciato che a Torino un’altra coppia di gay di 18 e 20 anni è stata aggredita a Capodanno. I due ragazzi sono stati “pestati dal branco che ha rotto i denti ed il labbro ad Andrea” e poi li hanno derubati dei cellulari. Marrazzo è tornato a proporre di “sanzionare con 500 euro chi compie atti di omobitransfobia o di violenza verso le persone Lgbt+”. Non è un caso che ben il 53% delle persone Lgbtqia+ evita ancora oggi di tenersi per mano in pubblico, come ricorda Gaynet citando i dati rilevati dall’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali (Fra).

“Quello che è successo a Sthepano – commenta Rosario Coco, presidente di Gaynet – è il risultato di tutte quelle leggi di uguaglianza che ancora non ci sono, visto che l’Italia registra un vergognoso 36/mo posto sulla parità Lgbtqia+ nella Rainbow Map di Ilga Europe, nonché della peggiore maggioranza parlamentare sui diritti civili che l’Italia ricordi, dal disastro nei consultori alla persecuzione di famiglie arcobaleno e persone trans”. Per Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’Ufficio Diritti Lgbt+ di Roma Capitale “essere aggrediti perché si cammina mano nella mano con la persona che si ama è un atto violento e intollerante che non può trovare posto nella nostra città”. E per sconfiggere la rabbia e la paura e “non arrendersi” un presidio per sabato 4 gennaio alle 17 al Pigneto è stato promosso dalle realtà Lgbtqia+ con le associazioni del territorio.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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