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Cresce la rete italiana, +2,24% per i domini .it

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Cresce la rete italiana nonostante la pandemia. Nel 2021 si contano 550.257 nuovi nomi a dominio .it, segnando un +2,24%. Ora, in totale, ci sono 3.450.337 nomi .it online. “Un risultato ottimo soprattutto se rapportato a un biennio monopolizzato dalla crisi sanitaria e dalle evidenti conseguenze sul tessuto sociale e imprenditoriale”, riferisce Registro .it, l’organismo dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa, anagrafe dei domini a ‘targa italiana’. A marzo 2021 c’e’ stato il record mensile di registrazioni (+60.537) in coincidenza col picco della terza ondata di Covid-19 in Italia e al varo del nuovo Dpcm, con restrizioni in tutto il Paese. Invece, tra gennaio e ottobre sono spariti piu’ di 5.300 (-18,7%) domini .it di liberi professionisti rispetto allo stesso periodo 2020, dato in linea coi rapporti delle associazioni di categoria che parlano di circa 40.000 liberi professionisti in meno nel 2020. Giu’ anche le imprese: per queste -6,3% di registrazioni sul 2020. L’unica categoria a segno piu’ e’ quella delle persone fisiche, +12,3% che sono oltre la meta’ (53,7%) del totale delle nuove registrazioni. “Analizzare questi numeri ci sta restituendo una panoramica piuttosto puntuale e attendibile di quello che avviene in generale in un Paese fortemente provato da due anni di pandemia – commenta Marco Conti, Responsabile del Registro .it e Direttore dell’IIT-Cnr – Se il 2020 e’ stato l’anno dell’approdo provvidenziale e necessariamente improvvisato alla rete, di chi correva ai ripari per salvare il proprio business dalle chiusure o per avviarne di nuovi, il 2021 e’ senz’altro l’anno della consapevolezza e della resilienza, in cui moltissime persone hanno continuato a credere nel digitale come strumento di ripresa e rilancio”. Lo studio calcola anche l’indice della diffusione di Internet in Italia sulla base del tasso di penetrazione per ogni regione e provincia, ovvero quanti domini .it ogni 10mila abitanti. Da gennaio a ottobre 2021, e’ il Trentino Alto Adige la Regione con il tasso di penetrazione piu’ alto, davanti a Lombardia, Valle d’Aosta, Toscana, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna. Basilicata, Sicilia e Calabria nelle ultime tre posizioni. Tra le province, Milano conquista il primato, con quasi 555 domini (554,8) ogni 10mila abitanti maggiorenni, seguita da Bolzano (493,8), Firenze (466,7) e Rimini (452,7). Ultime in classifica, anche qui, province del Sud e delle Isole: tutte le ultime dieci posizioni con in coda Crotone (164,3), Caltanissetta (149,9) ed Enna (145,7).

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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