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Corona Virus

Covid, tutte le domande aperte sulle varianti

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A sorpresa, ben due varianti del virus SarsCoV2 sono capaci di trasmettersi molto facilmente nonostante una carica virale molto bassa, ossia si trasmettono anche se sono poche le copie del materiale genetico del virus presenti in un millilitro di materiale biologico prelevato con il tampone. E’ solo l’ultimo dei tanti punti interrogativi sulle varianti in circolazione e si aggiunge alle tante domande gia’ aperte: dalla capacita’ di sfuggire ai vaccini ai nuovi scenari che si potrebbero determinare. Basandosi sul sequenziamento del genoma del virus e sull’analisi della carica virale, il gruppo della Johns Hopkins School of Medicine guidato da Adannaya Amadi ha scoperto che l’alta capacita’ di trasmettersi nonostante la bassa carica virale sono caratteristiche sia variante Alfa (B.1.1.7) identificata per la prima volta in Gran Bretagna, sia della Beta (B.1.351) identificata in Sudafrica. Il risultato e’ stato presentato nel congresso mondiale di Microbiologia in corso negli Stati Uniti, a Baltimora, fino al 24 giugno. “Sebbene le due varianti siano associate a una capacita’ di trasmissione piu’ elevata, i pazienti nei quali sono state rilevate non mostrano di avere cariche virali piu’ alte nelle vie respiratorie superiori rispetto al gruppo di controllo”, osservano i ricercatori. I risultati indicano poi che le persone colpite dalle varianti Alfa e Beta “hanno meno probabilita’ di essere asintomatiche rispetto al gruppo di controllo” e che “sebbene non abbiano una rischio maggiore ne’ di morte ne’ di ricovero in terapia intensiva, hanno maggiori probabilita’ di essere ricoverate in ospedale”. Il perche’ le due varianti si trasmettano nonostante la bassa carica virale, “non e’ ancora chiaro”, ha detto Amadi. Fra le ipotesi, c’e’ quella secondo cui “la piu’ alta trasmissibilita’ delle varianti Alfa e Beta non sia dovuta a una maggiore replicazione del virus che determina un’intrinseca piu’ alta dose infettiva, ma potrebbe essere associata a un attachment, ossia a un aggancio piu’ forte al recettore Ace”, ha osservato il virologo Francesco Broccolo, dell’Universita’ di Milano Bicocca, riferendosi al recettore delle cellule umane che e’ una delle principali porte d’ingresso del virus SarsCoV2. Finora il legame fra trasmissibilita’ e alta carica virale era stata una certezza, ma il nuovo risultato costringe ad alzare la guardia in fatto di tracciamento, considerando che non tutti i test sono in grado di rilevare la presenza del virus se la carica virale e’ bassa. Se le varianti dovessero sfuggire ai controlli, la circolazione del virus potrebbe aumentare e, con essa, la probabilita’ che avvengano delle mutazioni capaci di portare alla comparsa di nuove varianti. Un problema analogo si porrebbe se le varianti riuscissero a sfuggire ai vaccini e, in generale, resta da capire il ruolo che la loro capacita’ di trasmettersi potrebbe avere nella loro diffusione durante l’estate, in seguito alle riaperture e alla ripresa dei viaggi.

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Covid: indicatori in salita, Rt sopra soglia epidemica

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Il Covid rialza la testa. Nell’ultima settimana, secondo i dati del monitoraggio della Cabina di regia del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità, tutti gli indicatori sono in salita. Crescono i casi, che raggiungono il 44.953 settimanali, con un’incidenza di 76 nuovi casi per 100 mila abitanti, con un aumento di circa il 30% rispetto alla settimana precedente, quando erano 58 per 100 mila. In salita anche l’indice di trasmissibilità Rt che è pari a 1,12 (era a 0,93 sette giorni fa) e ha superato la soglia epidemica.

L’incidenza è in aumento in quasi tutte le Regioni con il Veneto che registra i tassi più alti, più che doppi rispetto alla media nazionale (176 per 100 mila). La fascia di età più interessata è quella degli ultranovantenni. Non ci sono, invece, variazioni di rilievo nella mortalità. Anche se l’occupazione dei posti letto in area medica resta limitata (al 7,7% con 4.811 ricoverati), è cresciuta di 1 punto percentuale rispetto alla settimana precedente. In lieve aumento anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva: è pari al’1,5% (137 ricoverati) rispetto all’1,4% della scorsa settimana. Tra le varianti, resta confermato il ruolo predominante di EG.5 (Eris).

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Voci sul riassetto di Aspi con l’ingresso di Gavio

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Tornano le voci di una riorganizzazione dell’assetto azionario di Autostrade per l’Italia (Aspi), ma i due colossi dell’asset management Blackstone e Macquarie smentiscono le indiscrezioni. Non commenta Cdp. A riportare al centro dell’attenzione il tema è stato il quotidiano La Stampa: sul tavolo del governo ci sarebbe un progetto firmato Jp Morgan e datato ottobre, che prevede il conferimento degli asset di Astm all’interno di Autostrade per l’Italia in modo da dare vita a un unico grande soggetto autostradale italiano”. Aspi non commenta. L’ipotesi allo studio sarebbe quella di “un azionariato tripartito con quote paritetiche tra il gruppo della famiglia Gavio, Cdp e Blackstone”.

“In base alla simulazione – si legge – Macquarie e Ardian (socio di Astm) potrebbero entrambi uscire dalla partita delle autostrade. La nuova società avrebbe un nocciolo duro italiano che controllerebbe il 67% delle quote. La considerazione non è secondaria visto che è chiaro che un’operazione del genere potrebbe vedere la luce solo con il via libero definitivo della premier Giorgia Meloni e più in generale di Palazzo Chigi.” conclude il quotidiano. Il fondo Blackstone chiarisce di non avere intenzione di uscire nè di diluirsi in Aspi e riafferma il suo impegno. “Ogni speculazione relativa al coinvolgimento di Blackstone in una potenziale riorganizzazione dell’assetto azionario di Aspi o dei relativi asset e’ destituita di ogni fondamento. Blackstone è fortemente impegnata come investitore di lungo periodo in Aspi insieme ai suoi partner, ed è entusiasta di supportarne la crescita futura” dichiara un portavoce di Blackstone.

“Tale impegno e’ stato dimostrato dagli oltre 7 miliardi di euro investiti sulla rete autostradale dal 2020, con molti altri in programma per il futuro. Blackstone è profondamente impegnata nel continuare ad investire in Italia e nel suo sistema infrastrutturale per le prossime decadi”. Anche il colosso australiano Macquaire nega. “Le recenti notizie diffuse dai media che speculano sul nostro coinvolgimento in una potenziale vendita o riorganizzazione di Aspi – spiega un portavoce – sono completamente false. Siamo impegnati a portare avanti il programma di investimenti multimiliardario di Aspi, che è fondamentale per lo sviluppo e il rafforzamento a lungo termine della rete autostradale italiana”. Sulla vicenda del riassetto Aspi nelle scorse settimane si è parlato di un coinvolgimento della famiglia Dogliani che si è aggiudicata alcune concessioni autostradali del gruppo Gavio e gestirà 350 chilometri di rete autostradale.

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Covid: vaccino aggiornato riduce del 75% rischio di ricovero

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Il vaccino contro Covid-19 aggiornato a XBB.1.5 riduce di circa il 75% il rischio di ricovero nelle settimane immediatamente successive alla vaccinazione. È il dato che arriva da uno studio condotto dallo Statens Serum Institut di Copenhagen. La ricerca è stata pubblicata sulla piattaforma Social Science Research Network (Ssrn), che rende disponibili gli studi prima della revisione da parte della comunità scientifica. La ricerca si riferisce a circa 400 mila ultrasessantacinquenni vaccinati in Danimarca nelle prime settimane di ottobre e seguiti per quasi 3 settimane dalla somministrazione del vaccino. Dal confronto con un campione della popolazione con caratteristiche analoghe, ma non vaccinato, è emerso che chi aveva fatto il vaccino aggiornato aveva un rischio del 75% più basso di ricovero per Covid. Tra i vaccinati anche un rischio inferiore del 14% di ricoveri per cause diverse da Covid. “Nel complesso, i nostri primi risultati indicano un livello elevato di protezione con i vaccini XBB.1.5”, scrivono i ricercatori. Non ci sono però indicazioni sulla durata della protezione.

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