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Conte lascia l’Inter: dopo il trionfo manca il progetto

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Due mondi che si scoprono lontani: dopo il trionfo, l’addio. Antonio Conte lascia l’Inter e una societa’ in difficolta’ che non puo’ garantire al momento ne’ crescita, ne’ sviluppo, men che meno certezze di vittorie future. Un orizzonte pieno di nubi perche’ l’Inter e’ costretta a rivedere i propri piani soprattutto economici, un fatto di sopravvivenza. Resta l’amarezza di una festa durata pochi giorni soltanto e gelata da un addio doloroso, dopo uno scudetto conquistato con quattro giornate d’anticipo che aveva fatto sognare il mondo nerazzurro. Sembrava l’inizio di una nuova storia ma poi il sogno e’ finito tra le proteste dei tifosi sotto la sede dell’Inter. Contestata la proprieta’ cinese, Suning e il presidente-ragazzo Steven Zhang al quale gli ultras chiedono con due striscioni di levare le tende e tornare a casa propria. Un brutto epilogo accelerato dalla volonta’ della societa’ di tagliare i costi, ridimensionare gli stipendi, mettere sul mercato i ‘gioielli di famiglia’, forse anche Lautaro e Lukaku. Condizioni impossibili da accettare per Conte che ama vincere e non vuole tornare indietro. Per lui due anni di lavoro durissimo, di alterne fortune, di sacrifici e di vittorie per interrompere lo strapotere juventino. Il tecnico salentino e’ fatto cosi’, chiedeva garanzie per portare avanti la propria idea di calcio e non era disponibile a compromessi. Alla fine l’unica soluzione e’ andare via. Se ne parlava da giorni, stamattina la certezza. Una giornata difficile culminata con un comunicato ufficiale di poche righe: “FC Internazionale Milano comunica di aver trovato l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’allenatore Antonio Conte. Tutto il Club desidera ringraziare Antonio per lo straordinario lavoro svolto, culminato con la conquista del diciannovesimo Scudetto. Antonio Conterimarra’ per sempre nella storia del nostro Club”. Si parla di una buonuscita di sette milioni.Conte lascia un segno forte in una Inter che deve trovare nuovamente un equilibrio ma l’addio dell’allenatore salentino potrebbe portare ad altri terremoti, con un imprevedibile effetto domino. Fortissimo il rapporto tra Conte e i suoi calciatori legati dalle ambizioni europee e consapevoli delle proprie possibilita’. Adesso tutto e’ in discussione ed e’ gia’ partita la caccia al nuovo allenatore. Massimiliano Allegri e’ fra i candidati ma sembra difficile che possa accettare la panchina senza un progetto dai contorni ben definiti. In lizza anche Simone Inzaghi che deve discutere con Claudio Lotito termini e condizioni per una propria permanenza alla Lazio. Piu’ defilato Sinisa Mihajlovic. L’Inter accelera i tempi delle scelte per dare un po’ di stabilita’ in un ambiente che non trova pace, profondamente scosso da un addio – quello di Conte – al quale fino a un mese fa, nessuno credeva veramente.

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Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

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Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

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A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

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Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

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Tifosi contro Cuadrado: anti-Juve a festa Inter,via da J-Museum

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“Juan Cuadrado, durante i festeggiamenti per lo scudetto dell’inter, ha preso parte al coro ‘Chi non salta bianconero è’ saltando e di conseguenza ha messo una pietra tombale sulla sua avventura alla Juventus”. Esordisce così il testo della petizione online lanciata su Change.org da Tommaso Simonato per chiedere che il giocatore sia rimosso del J Museum. In meno di 24 ore dal lancio, l’appello ha già raccolto quasi 1000 firme. “Il gesto è molto grave perché significa non aver rispetto della squadra che ti ha fatto diventare grande. Neanche Antonio Conte, che da molti di noi è considerato un traditore, si è mai permesso di partecipare ad un coro o qualsiasi altra cosa contro la Juventus”, spiegano i tifosi. “Io ritengo, e penso di parlare per la stragrande maggioranza del popolo juventino, che qualsiasi riferimento a Juan Cuadrado presente nel J Museum debba essere rimosso perché non degno di rappresentare la nostra grande e nobile storia”, conclude il promotore.

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